26. nascondino

39 3 0
                                    

"Tutto si riduce
all'ultima persona
a cui pensi la notte:
è lì che si trova il tuo cuore".

*

Ad una certa la serata sembra finalmente volgere al termine. La conversazione rallenta, e si percepisce quell'atmosfera rilassata che segue una cena piacevole. Improvvisamente Hyun Bin si alza, alzando il suo bicchiere di vino e richiamando l'attenzione di tutti. «Prima di concludere, vorrei fare un brindisi a Junghwa e Soonyoung. Non capita spesso di avere momenti così piacevoli con delle persone a cui si tiene davvero».

Le sue parole risuonano intorno al tavolo, e tutti alzano i bicchieri per unirsi al brindisi. Io sento il calore del vino che mi risale in gola e si mescola a un senso di malinconia.

Dopodiché sollevo il bicchiere, cercando di nascondere il nodo che mi stringe lo stomaco, e incrocio lo sguardo di Taehyung dall'altra parte del tavolo. I suoi occhi mi catturano, più intensi di quanto ricordassi, e per un attimo tutto il resto svanisce. C'è una sicurezza, una promessa silenziosa nel modo in cui mi guarda, come a dire "andrà tutto bene". Perciò anche se non dice nulla, riesco a percepire quel messaggio con una chiarezza che mi fa battere il cuore un po' più rapidamente.

La cena volge al termine con i soliti saluti e ringraziamenti, e quando siamo alla porta pronti per andare, So-hee ci sorride. «Mi raccomando, tornate presto a trovare Sunwoo. È stata una gioia vedervi stasera» asserisce con serenità.

Annuisco accennando un sorriso, ma Taehyung si limita a salutare con un cenno e a spingermi verso l'uscita. Una volta in macchina, il viaggio di ritorno è breve e silenzioso, ma non appena siamo a casa il corvino fa un annuncio senza alcun preavviso. «Io e Jungkook usciamo a fare un giro».

Rimango a bocca aperta, un po' sorpreso perché non sapevo niente di questa uscita. Mia madre ci guarda perplessa, ma poi si limita a sorridere. «Va bene, ma non fate tardi. Domani avete scuola».

«Sì, sì» rispondo io, cercando di suonare naturale, anche se non ho idea di cosa stia succedendo. Seguo Taehyung fuori, con il cuore che accelera un po' per l'imprevedibilità della situazione.

Una volta in strada solo noi due, mi volto verso di lui. «Cos'è questo improvviso piano di uscire?»

Taehyung accende la moto e si volta a guardarmi con uno sguardo sfacciato. «Sali. Guiderai tu stasera».

«Cosa?» domando incredulo. «Non mi hai mai fatto guidare di sera prima».

Lui sorride, ed è un sorriso che sembra quasi una sfida. «Allora è il momento giusto per iniziare. La nostra gara sarà di sera, no? Meglio che ti abitui».

Prendo un respiro profondo, realizzando cosa sta facendo. Vuole prepararmi, farmi superare i miei limiti, seppure a modo suo. Ma non posso dire di no. Perciò annuisco e salgo sulla moto, afferrando il manubrio con un misto di eccitazione e paura. «Va bene, andiamo».

Dopodiché mi sistemo sulla moto, cercando di tenere a bada i nervi. Le mani sul manubrio sono leggermente sudate, e sento la presenza di Taehyung alle mie spalle come una costante. Accende il motore, che vibra subito sotto di noi, e il ruggito familiare della moto riempie l'aria.

Prima di partire sento la sua voce bassa e sicura, proprio vicino al mio orecchio. «Rilassati, Jungkook. Non serve correre, voglio solo che guidi».

Annuisco, anche se non sono del tutto sicuro di essere pronto. Ma non c'è tempo per pensarci troppo: spingo la moto in avanti e mi lancio nel buio della strada, cercando di controllare ogni movimento, di non lasciarmi sopraffare dal nervosismo. Guidare di notte è diverso. Tutto sembra più veloce, più sfuggente, e le luci delle altre auto mi passano accanto come lampi.

stepbrothers - taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora