"Avrebbe voluto, con lui,
un rapporto di contiguità,
di appartenenza
ma non di possesso...
A "camere separate"
lui sarebbe stato fedele
fino alla morte".*
I raggi del sole filtrano appena attraverso le tende, avvolgendo la stanza in una luce morbida e dorata. Siamo ancora a letto, immersi in un torpore piacevole, come se il tempo si fosse fermato. Le sue braccia sono ancora attorno a me, e ogni tanto sento le sue dita accarezzarmi distrattamente, quasi senza rendersene conto. Non riesco a smettere di guardarlo, ad ammirare la tranquillità del suo viso rilassato e quella sottile curva delle sue labbra, che sembra sempre nascondere qualcosa.
«Che fai, mi guardi?» mormora Taehyung, aprendo un occhio e rivolgendo un sorriso a metà tra il divertito e il compiaciuto.
«Forse sì» rispondo, sfiorando la sua guancia con un dito. «Devo assicurarmi che tu sia reale».
Ride, ed è un suono basso e caldo che mi fa venire voglia di avvicinarmi ancora di più, come se non gli fossi già abbastanza vicino. «Ti piaccio così tanto?»
Prima che possa rispondergli, però, il mio telefono inizia a vibrare sulla scrivania accanto al letto. Lo prendo, sospirando, e quando vedo il nome del signor Kang sullo schermo, la magia del momento si dissolve in un istante.
Taehyung nota subito il cambiamento nel mio sguardo e solleva un sopracciglio.
«Chi è?» chiede, osservandomi attentamente.
«Il vecchio» rispondo a bassa voce. Accetto la chiamata e porto il telefono all'orecchio, cercando di mantenere un tono neutro.
«Jungkook, buon pomeriggio» inizia il signor Kang con una voce calma e decisa. «Oggi ho bisogno che tu mi faccia un favore insieme a Taehyung... ho saputo che è tornato in città. Verrà anche Jake a spiegarti meglio la situazione. È tutto chiaro?»
«Sì, signore» rispondo rapidamente, cercando di mascherare la tensione che mi ha assalito all'improvviso.
Riaggancio, cercando di capire come spiegare a Taehyung quanto appena detto, ma prima che possa farlo, il suo telefono inizia a vibrare. Lo guarda per qualche secondo, e riconoscendo il nome del mio precedente interlocutore, scambia uno sguardo con il sottoscritto, capendo immediatamente che le nostre chiamate sono collegate.
Risponde, ascoltando le parole dell'uomo senza interromperlo. «Sì, chiaro» mormora poi, prima di riagganciare e lanciare il telefono sul letto.
«A quanto pare dovremo fare un servizio insieme», dico, rompendo il silenzio.
Taehyung annuisce, un'espressione indecifrabile che attraversa il suo viso. «E ci sarà quel mc flurry scaduto a quanto pare. Che culo».
«Mc flurry?» chiedo istintivamente, senza riuscire a trattenere una risata.
Lui resta impassibile, dopodiché si alza dal letto lanciandomi la mia maglietta poco prima di proferire parola, «oh, sì, scusa» dice, «il tuo ragazzo».
«Sei un coglione, lo sai?» lamento immediatamente, volgendogli uno sguardo di commiserazione.
«Ma sono irresistibile» aggiunge lui, infilandosi la t-shirt con nonchalance, «e ti piaccio più di quanto tu possa immaginare».
Sono innamorato di te, deficiente.
Perciò arrossisco d'istinto, tentando di balbettare qualcosa, ma mi risulta impossibile.
![](https://img.wattpad.com/cover/375398479-288-k241991.jpg)
STAI LEGGENDO
stepbrothers - taekook
Fiksi PenggemarIl quieto vivere di Jungkook viene stravolto impetuosamente dall'arrivo di una scia di disordine che compierà una carneficina nella sua mente, stravolgendone ogni dettaglio. Il caos era a lui ignoto fin quando non è stato battezzato con il nome di K...