Il verde assoluto è il colore
più calmo che esista:
esso non si muove in nessuna
direzione e non ha alcuna
nota di gioia, di tristezza,
di passione, non desidera nulla,
non aspira a nulla.*
Dopo essere stato scaricato a qualche isolato lontano dalla struttura scolastica, cosa della quale non riesco nemmeno a lamentarmi, dal momento in cui il mio autista decide di piantarmi in asso senza darmi modo di emettere fiato, afferro il cellulare e compongo un numero che al terzo squillo mi dà rapidamente risposta.
«Jungkook?!?» sbraita l'altro interlocutore.
«Dove sei, Jimin?» gli chiedo dopo essermi stordito un timpano.
«Ti sto aspettando da dieci minuti davanti scuola, come al solito!!!» mi comunica. «La campanella suona tra cinque minuti esatti!!! Dove sei?!?»
«Se nel frattempo non mi scoppia un orecchio per i tuoi ultrasuoni dammi due minuti e sono da te».
Aumento il passo mentre rifletto in quale lingua maledire il teppista con cui abito, e dopo qualche minuto mi ritrovo davanti l'ingresso scolastico, in cui scorgo la figura di un Jimin che ha perso la pazienza. Adesso chi lo sente...
«Ma sei venuto a piedi?» mi domanda intontito, per poi proseguire da solo. «Nah, tua madre non te lo avrebbe mai permesso...»
Chiudo gli occhi per qualche istante perché comincia a borbottare così tante cose che di prima mattina mi risultano incomprensibili. «Veramente-».
«Oh, ecco tuo fratello» mi interrompe come suo solito mentre il signore oscuro attraversa il cortile scortato da Namjoon e da un altro ragazzo di cui non conosco il nome, «Taehyung, giusto?» si rivolge ancora verso di me con un volume di voce un po' troppo alto per i miei gusti.
«Sta' zitto, Jimin!» mi affretto a tappargli la bocca.
«Ma che è tutto 'sto mistero sulla vostra parentela, insomma!!!» si lamenta, mentre lo trascino rapidamente all'interno. «Siete fratelli, o comunque lo sarete presto, e quindi?»
«Lui non vuole che si sappia in giro» gli dico, per poi schioccare la lingua, «e a me sta bene così. Non voglio problemi».
«I problemi te li ha causati lui ieri sera» constata mentre ci dirigiamo verso la nostra classe, «perciò mi dispiace fartelo sapere ma oramai ci sei dentro con tutte le scarpe».
«Da quando sei così perspicace?» gli chiedo con fare sarcastico, beccandomi un colpetto al braccio. «Va be', a me comunque non interessa averci alcun tipo di rapporto, perciò è meglio stare lontano da lui e dalla gang del bosco».
«Sarà...» pronuncia dubbioso, «ma a casa invece come si comporta?»
«Normale» limito ancora una volta i dettagli, «non abbiamo parlato poi così tanto...»
Ma con Jimin è inutile. «Pf, attento Pinocchio, ti cresce il naso, specialmente dal momento in cui tutti alla festa hanno visto che sei andato via con lui».
«Passando a delle cose importanti, piuttosto che mettere in evidenza il mio grado di parentela col corvo del Trono di Spade, Seokjin?» decido di divagare infine, ed immediatamente lo sguardo del mio migliore amico si incupisce.
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stepbrothers - taekook
FanfictionIl quieto vivere di Jungkook viene stravolto impetuosamente dall'arrivo di una scia di disordine che compierà una carneficina nella sua mente, stravolgendone ogni dettaglio. Il caos era a lui ignoto fin quando non è stato battezzato con il nome di K...