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gaia si avvicinò a me.
"amo ma?"
"amo cosa? perché mi guardate"
"amo perché hai la maglietta, suppongo, di francesco?"
"chi ha detto che è sua?"
"è enorme, si vede"
"ma amo praticamente stanotte avevo caldo e mi sono spogliata, quando mi sono svegliata ho chiesto qualcosa per coprirmi e mi ha lanciato questa"
si mise la mano davanti la bocca ed iniziò ad impazzire dentro di sé.

"gaiaaaa, non farti film mentali"
"no vabbè amo, che mi stai raccontandooooo? impazzisco"
"tu sei scema"
"amo devo assolutamente raccontarlo a tony, ma magari non ora"
"perché?"
"guardalo, sta nel suo mondo"
disse guardandolo e facendomi scoppiare a ridere.

però non fu l'unica a sentire tutta la mia spiegazione, perché mi accorsi poco dopo che ad origliare c'era ginko.
infatti mi girai e lo vidi con la ciambella in mano ad ascoltarci, e questo ci fece ridere tantissimo.

"ma non potevi sederti almeno?"
gli chiesi.
"eh no volevo farmi i fatti vostri, anzi i fatti tuoi"
mi rispose.
"tu fai parte di noi quindi?"
chiesi ironicamente mentre gaia se la rideva.
"non da sempre ma per sempre"
"sisi zitto vaaa, comunque non dirlo a nessuno"
ma ecco qua che si intromise francesco.
"dire cosa?"
"per una volta che non hai ascoltato ti pare che te lo dico?"
gli risposi.
"certo"
"non penso proprio"
"ma state sempre a litigare?"
intervenne santo.
"sempre"
rispose gaia al posto mio.

comunque, quando finimmo di fare colazione i ragazzi andarono a fare delle prove per il giorno dopo, cioè per il giorno del concerto, ed io e gaia andammo nella mia stanza per stare un po' insieme.

ma io prima feci una doccia e skincare, come al mio solito, e misi una mia maglietta e un pantaloncino.

"insomma amo, guarda come si comporta con te e mettilo a paragone col modo in cui si comporta con gli altri"
mi disse mentre parlavamo dell'argomento che ormai mi tormentava da giorni.
"ma amo, forse perché vede che sono una nuova del "gruppo", boh"
"noo, amo fidati di me che c'è qualcosa infondo, poi col tempo vedremo se ho ragione io o tu"
"sicuramente io"
"convinta sofi?"
"convintissima"
dissi per poi tirargli una cuscinata,
sinceramente solo per cambiare discorso e farla distrarre dal fatto che forse poteva avere ragione.

"nessuno mi conosce davvero, se non tu"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora