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passarono 2 mesi, e tutto andava un po' meglio ma ogni volta che c'era la possibilità di vederlo in qualche posto, io correvo via.
non riuscivo neanche a vederlo sulle storie dei cantanti che seguivo, per me era autolesionismo guardarlo.

a tirarmi su furono proprio gaia e tony, che mi fecero uscire di casa anche se non me la sentivo, mi accompagnarono ovunque io in realtà volessi andare, ma soprattutto mi tennero compagnia quando ero a casa da sola.

non mi era mai capitato di soffrire così tanto per un ragazzo, e fu in quel momento che mi resi conto di essere proprio persa.

non volevo soffrire di nuovo però.

a disturbare questi miei pensieri fu gaia che suonò al campanello di casa mia.
andai subito ad aprirle la porta e la feci entrare.
si accomodò sul divano e, come ogni giorno, iniziammo a parlare del più e del meno evitando sempre il solito discorso, o meglio la solita persona nonché francesco.

dopo poco arrivò anche tony con delle buste del mc, e fu così che ci rallegrò la giornata.
io e gaia impazziamo quando vediamo
il mc.

"posso dire una cosa?"
chiese tony, interrompendo la discussione fra me e gaia.
"se proprio devi"
rispose gaia scherzando.
"ho visto francesco"
"e quindi?"
risposi abbastanza nervosa.

"no nulla, mi ha chiesto di te"
"che ti ha detto?"
intervenì gaia ancora più infastidita di me.
"mi ha chiesto come stai e se ancora ha qualche possibilità, ma ovviamente ho detto di no"
"quanto cazzo lo odio"
rispose gaia passandosi una mano fra i capelli.
io invece rimasi immobile e zitta, non avevo tanto da esprimere se non odio.

forse una parola troppo grande, ma
non si merita neanche un minimo della mia attenzione, però peccato che l'ho capito solo ora.

lasciammo stare questo discorso, anzi, continuammo ad evitarlo più di prima
ma il mio pensiero andava solo a quello, solo a lui.

"nessuno mi conosce davvero, se non tu"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora