4.Starry Night

8 1 0
                                    

Stavo osservando lo schermo del telefono illuminarsi,con il pollice sospeso sopra la tastiera.
Le dita tremavano appena mentre scrivevo il messaggio che avevo tanto esitato a mandare.Mi
sentivo sciocca, ma allo stesso tempo impaziente. Dopo qualche secondo di esitazione, invio
un semplice:

Noah: Ciao Chloe :)

Passarono solo pochi istanti, ma mi parve un'eternità prima che la scritta "Sta scrivendo..."
comparisse sotto il nome di Chloe. Quando finalmente il messaggio arrivò, sentì il cuore
accelerare.

Chloe: Ciao Noah!... come stai?

Noah: Bene, direi... o almeno ci provo. Sai, ho capito che la musica è l'unica cosa che mi tiene
compagnia nelle notti come questa.

Chloe: Lo capisco. Per me è l'arte a fare quel lavoro. In qualche modo mi sembra che riesca a
dire tutto quello che io non so dire.

Decido di lasciarmi andare e rispondere senza filtri, come se Chloe potesse capire ogni cosa,
persino ciò che nessuno sapeva di me.

Noah: La musica per me è tutto, ogni nota, ogni accordo... è come se mi parlasse
direttamente. Mi fa sentire viva.

Chloe: Posso capirlo. Ho ereditato questa passione per l'arte da mia madre, lei era una
pittrice,ma poi si è data all'insegnamento. Mi ha insegnato che anche i piccoli dettagli
possono raccontare una storia. Ad esempio... la fotografia è come fermare il tempo, catturare
un'emozione e tenerla con sé per sempre.

Noah: Sembra incredibile.Immagino che tu sia daverro bravissima,si nota anche dagli scatti
che hai nelle storie in evidenza.

Chloe: Non lo so... non mi sento mai davvero all'altezza, ma ogni volta che guardo le mie foto
mi sembra di aver rubato un pezzo di mondo, come se lo stessi congelando. Tipo il cielo di Van
Gogh in "Notte stellata", no? Ha catturato il caos e la bellezza della notte in un modo che
nessuno aveva mai visto prima.

Rimasi in silenzio per un momento, immaginando quella "Notte stellata", con le sue spirali
caotiche e le stelle che sembravano esplodere nel buio. Era una tela viva, come la sensazione
che Chloe mi stava suscitando,lei è il caos che riporta all'ordine le mie emozioni.

Noah: Mi hai fatto venire voglia di vedere il cielo proprio ora, sotto le stelle.

Chloe: Sarebbe bellissimo.
In quell'istante ho sentito una scossa, una connessione profonda che non avevomai provato
prima. Era come se Chloe stesse scoprendo pezzi di me che avevo sempre tenuto nascosti, e
lo stava facendo con una naturalezza disarmante. Prima di pensarci troppo, scrissi qualcosa
di impulsivo:

Noah: Ti va di fare una pazzia?

Chloe: Che tipo di pazzia?

Noah: Incontrarci adesso, fuori, sotto il cielo stellato. Giuro che è la cosa più folle che abbia
mai proposto, ma... non mi sono mai sentita così libera.

Chloe: (dopo un momento di silenzio) Sei proprio pazza, lo sai? Ma... sì, va bene. Dove ci
vediamo?*

Noah: Al parco. Sotto le stelle.

Pochi minuti dopo, esco di casa, cercando di non fare rumore, con il cuore che mi batteva
come un tamburo. Il parco era immerso nel silenzio della notte, e l'aria fredda mi pizzicava la
pelle. Quando arrivo,finallmente, vedo Chloe già seduta su una panchina, illuminata dalla
luce argentea della luna e dalle stelle sopra di loro. Sembrava quasi un'apparizione, qualcosa
di troppo bello per essere vero.

"Noah..." disse Chloe piano, alzando lo sguardo e sorridendo. "Non posso credere che siamo
qui." "Sì, è... è folle. Ma credo che ne avevamo bisogno,"risposi, avvicinandomi e sedendomi
accanto a lei.

Starry NightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora