Credevo che nel tragitto in macchina la mia voglia di lui sarebbe svanita, il formicolio sotto pelle, le scariche elettriche nella mia intimità si sarebbero attenuate, frenate dalla ragione, invece più il tempo scorreva , più il desiderio aumentava.
Sopratutto considerando che la sua mano, durante la strada di ritorno, si era insinuata sotto alle mie mutandine con avidità ed aveva incominciato a stuzzicarmi facendomi perdere il controllo e provocandomi dei versi che non erano mai usciti dalla mia bocca.
Fuori controllo, ecco com'ero.
Guida freneticamente ed in un lampo siamo nel androne del nostro piccolo condominio.
Ci baciamo con desiderio, mi sbatte alla parete e le sue mani mi stringono i seni, provo dolore ma è il dolore più piacevole mai sentito.
Le sue labbra sanno di liquirizia e con i denti morde talmente forte il mio labbro inferiore che sento il gusto metallico del ferro.
Questo ragazzo mi desiderava tanto quanto lo desideravo io, la chimica era esplosa in un modo talmente imprevedibile che rischiavamo di farci del male.
Avvolgo le gambe attorno ai suoi fianchi stretti e ci dirigiamo, senza staccarci, alla porta del suo appartamento, dopo qualche tentativo fallito riusciamo ad entrare nel buio ed in un batter d'occhio mi lancia sul letto sovrastandomi con il suo corpo.
Nella frenesia mi si rovescia anche la borsa a terra e lui si china a raccogliere tutto ciò che mi è caduto sul pavimento, mi alzo leggermente sui gomiti ansimante, con i capelli in un groviglio selvaggio e le labbra dolorando, osservandolo senza maglia, i miei occhi affamati scrutano la bellezza della sua pelle ambrata ed i capelli neri scompigliati dove pochi secondi prima ho passato le mani tirandoglieli.
Nella passione gli ho succhiato la pelle del collo lasciando dei piccoli ricordi della mia presenza ed arrossisco al pensiero che qualcuno possa sapere di questo mio sbaglio, elencarmi come la "nuova puttana" di Blake Parker, ma in un secondo lo sguardo di Blake è rivolto a me togliendomi dalle mie riflessioni e preoccupazioni.
Mi guarda con rabbia e gelo, anche un altro sentimento che non riesco ad identificare e sono confusa-"Cosa cazzo ci fa il numero di Sebastian nella tua borsa?"-chiede a denti stretti, io strabuzzo gli occhi per la sorpresa ed osservo il biglietto stropicciato tra le sue mani, avevo completamente rimosso l'incontro strambo che avevo avuto con il suo amico in biblioteca-"Mi ha chiesto di uscire e mi ha lasciato il numero, m-ma non ho intenzione di uscirci"-dichiaro sbigottita ed a disagio.
Perché mi stavo giustificando?
Lui si alza in piedi e si passa una mano nei capelli neri-"però il numero lo hai temuto, non mi dire cazzate, vuoi scopartelo?"-mi ringhia addosso ed io sobbalzo-"non mi ricordavo nemmeno di averlo in realtà e no, non voglio scoparmelo sennò non sarei qui, con te"-sono infastidita dalle sue allusioni, non ero nemmeno mai stata a letto con nessuno, figuriamoci se avevo intenzione di infilarmi in due letti in così breve tempo-"Forse aveva ragione Brooke, uno solo non ti basta"-mi guarda con un ghigno diabolico ,la sua intenzione era quella di ferirmi, ci stava riuscendo ed io presa dalla rabbia scatto in piedi, prendo la mia borsa e mi dirigo verso la porta-"Non ho intenzione di farmi insultare da uno come te, anche fosse? Scelta mia, non usciamo insieme io e te, non siamo niente. Sapevo che tutto questo era uno sbaglio ma adesso ne ho la conferma. Non osarti mai più a rivolgermi la parola"-alzo la voce che trema appena, i suoi occhi si fanno neri, il ghigno svanisce lasciando posto ad una espressione dura, priva di sentimento, ma si volta e mi lascia ad osservare le sue spalle nude-"Hai finito? La strada la conosci"-apro la bocca e poi la richiudo, la vista incomincia ad annebbiarsi e prima di farmi umiliare ancora varco la soglia e me ne vado.
Quando mi ritrovo nel mio letto, fissando il soffitto sono confusa, non mi capacito di molte cose, non mi spiego la sua reazione, gelosa? Anche se la gelosia è un sentimento che si riserva a chi ha in importanza nella nostra vita, a chi riteniamo nostro, cose che non hanno nulla a che vedere con la cosa che c'è tra me e Blake, eppure qualcosa di malsano in lui era scattato.
Forse non gli piaceva che le sue conquiste fossero anche quelle del suo amico, non gli piaceva la rivalità? Più probabile.
Non mi spiegavo anche la mia eccitazione, la mia lucidità e razionalità svanire completamente e come il mio corpo fremesse nel volerlo avere completamente e più di tutto, non mi spiegavo la tristezza che provavo.
L'universo mi aveva salvato dalle sue grinfie, da un errore che avrei rimpianto tutta la vita, eppure ero triste.
Così , sopraffatta dai pensieri mi accoccolo tra le coperte e chiudo gli occhi, con il batto ancora irregolare a farmi da "ninna nanna".Il giorno dopo a scuola sono scontrosa , sopratutto quando capita la lezione in cui io e Blake partecipiamo insieme.
Chris si siede accanto a me e osserva il mio collo-"Piccola sgualdirina con chi ti sei vista? Damon Salvatore?"-scoppio a ridere imbarazzata e mi copro di più con la maglia anche se il tessuto continua a mostrare la mia vergogna a piena luce-"No io non.."-sto per terminare la frase quando Blake Parker varca la soglia con il suo solito alone scuro e tenebroso mostrando anch'esso non solo uno, ma ben tre succhiotti viola sul collo, grandi e poco distanti l'uno dall'altro, tremo al ricordo della notte precedente, dei baci, la passione, i graffi sulla schiena e le sue mani nelle mie intimità.
Arrossisco, persa nei pensieri senza rendermi conto che Chris mi guarda sbigottito, fa saltare lo sguardo da me a Blake che prende posto vicino a Brooke e spalanca la bocca-"O Mio Dio"-io scuoto la testa cercando di negare l'evidenza-"Ti sei fatta Blake Parker o mio Dio"-sembra sul punto di svenire ed io gli chiudo la bocca con le mani-"Non voglio che nessuno senta, parla piano , Gesù. E no , non me lo sono fatta proprio al cento per cento,all'ottanta"-lui sgrana ancora di più gli occhi e mi guarda preoccupato-"Tu sei pazza. Voglio tutti i dettagli oggi a mensa"-annuisco debolmente-"Ok ma non raccontarlo a nessuno, racconterò tutto io a tua sorella"-lui mi stringe la mano e sorridendo divertito tira fuori i materiali dal suo zaino.
Sento la schiena bruciare , sono sicura di riuscire a percepire gli occhi color ghiaccio di Blake puntati su di me, non voglio girarmi a guardarlo, ma la tentazione è troppa, così lentamente mi volto e come mi ero immaginata mi scruta con aria severa.
Il cuore capitombola.
Lui invece di distogliermi lo sguardo, prende Brooke per il viso e se l' avvicina, lei non oppone resistenza, schiude le labbra e lo bacia.
I due incominciano a baciarsi con trasporto e poca decenza, il tutto con lo sguardo di quel Lucifero, fisso nel mio.
Mi agito sulla sedia, innervosita.
Quelle labbra fino a qualche ora fa bramavano le mie.
Vuole provocarmi.
E ci riesce.
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SOULFUL
RomanceMadison sta per incominciare il collage dei suoi sogni, sembrerebbe tutto perfetto, se non fosse che dietro di sè, non vi sono semplici scheletri Nell'armadio, ma mostri abominevoli pronti a rovinarle tutto ciò per cui lei ha lavorato duramente . E...