(Inglese---> Grassetto)
(Italiano---> Sottolineatura)
-OTIS!
Oddio no, cosa vuoi?-
-SONO IN PERICOLO!
Ma che dici?!-
Amaranta?-
-DEVI VENIRE A CASA MIA, SUBITO!
-Amaranta, non è divertente.-
-Rossa???-
-AMARANTA?!-
Otis, spaventato, getta il telefono sul letto e si infila velocemente le sue scarpe bianche. Afferra una giacca marrone dall'attaccapanni e si fionda rapido fuori casa. Dopo quello che è successo nella soffitta di Carrie, quando è svenuta, cadendo sul pavimento, la preoccupazione di Otis è aumentata. E tutto per colpa sua. Di lui. Adesso ha paura di qualsiasi cosa. Per questo motivo, in questi ultimi giorni, ha cercato di passare più tempo possibile insieme a lei. Per non lasciarla sola. Carrie gli ha raccontato cosa le ha riferito la preside. E il senso di protezione che prova nei confronti della Rossa è aumentato a dismisura. Non vuole perderla. Non può perderla. Sono scomparse troppe persone dalla sua vita, è giunto il momento di finirla. Continua a correre verso casa della Rossa. L'ansia aumenta. Ma si blocca, appena vede la ragazza seduta comodamente nelle poltroncine, sul portico, che legge un libro. Mentre il vento le scompiglia i capelli, gli sfugge un leggero sorriso per l'espressione concentrata di Amaranta. Ha un lungo vestito verde con sopra un coprispalle marrone con lunghe maniche, molto larghe per il suo esile corpo. Ha anche degli stivaletti neri con sopra disegni di qualsiasi tipo. Foglie, fiori, stelline, alberi, funghi, falene e chi più ne ha più ne metta. -Ma non dovevi essere in pericolo?- Otis la guarda contrariato, mentre lei sobbalza, spaventata. Si porta una mano al petto, mentre lo fulmina. -Ma sei scemo? Comunque sì, sono in grave pericolo!- Il ragazzo alza gli occhi al cielo. -Lo vedo. Comunque, solo te puoi andare a giro con questi stivali. Sembri una bambina.- Amaranta alza il viso, in segno di sfida. -Eh, lo so. Dopotutto, io porto il peso di essere la ragazza più stilosa di tutta Annapolis. Ma quando voi comuni mortali lo capirete, ormai sarà troppo tardi.- Otis scuote la testa, divertito. -Non hai detto che eri in grave pericolo?- Amaranta spalanca gli occhi. -Certo, ma te al posto di farmi parlare ti metti ad insultare i miei bellissimi stivali. Ti dovresti vergognare.- La ragazza si alza, apre la porta di casa e gli fa un cenno, invitandolo ad entrare. -Tuo padre?- La ragazza alza le spalle. -Allora, sono in grave pericolo perché...- Otis alza un sopracciglio. -Perché?- -...Perché non trovo mercatini che vendono oggetti orientali, etnici! Come faccio a decorare camera mia. E i gioielli, quelli belli, dove li trovo? Ne vale della mia intera esistenza, capisci? Senza queste cose non posso sopravvivere!- Il ragazzo si alza in piedi, scioccato. -Cioè... Tu mi hai fatto correre fino a qui perché non sai dove trovare negozi che vendono oggetti orientali?!- Amaranta prova ad assumere un'espressione da angioletto. Otis è un po' alterato. -Tu lo sai oppure no?- Il ragazzo sospira esausto. -Possiamo provare a cercare da qualche parte, ma qua mi sa che sei l'unica a cui interessano queste cose.- -Te l'ho detto... Voi Annapolitiani non capite proprio niente. Menomale che non sono come voi comuni mortali.- Il ragazzo scoppia a ridere di gusto. -Annapolitiani?- Si porta le mani alla pancia, che gli duole per le risate. -Mi prendi in giro?- Otis prova a scuotere la testa, ma le risate non si placano. E, questa volta, contagia anche la buffa ragazza dai capelli rossi. -Comunque, come va la testa?- Amaranta si porta la mano proprio nel punto in cui ha sbattuto quando è svenuta, a casa di Carrie. -Tutto ok, tranquillo. Ancora mi chiedo come sia potuto succedere. Mi dispiace di avervi fatto spaventare, ma sono contenta che non abbiate chiamato l'ambulanza. Sarebbe stato inutile... Credo.- Lei non si ricorda di lui, delle minacce. Fortunatamente. Anche se Otis vorrebbe raccontarle tutto, deve prima aspettare che Carrie riesca a riunire tutto il vecchio gruppo. Anche se qualcuno, purtroppo, mancherà. -Tranquilla, Rossa. L'importante è che tu stia bene, del resto non me ne frega niente. Quindi, andiamo a cercare questi negozi, oppure no?- La ragazza lo guarda confusa. -Adesso?- Otis annuisce. -Sì, adesso.-
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AISNA
HorrorTra le case di questa cittadina, tra le mura di qualsiasi quartiere, si nasconde una leggenda... Un'inquietante leggenda, che si aggira silenziosamente negli angoli più bui e spaventosi del paese, che viene sussurrata all'orecchio da bambino in bamb...