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Apro gli occhi sentendo un mal di testa atroce. Mi alzo mettendomi seduta e guardandomi intorno noto che la luce entra dalla finestra rendendomi conto che non sono più ad Hogwarts ma nella mia stanza a casa. Mi metto seduta sul letto poggiando i piedi per terra e vedendo l'orologio noto che sono le dodici.

Quanto ho dormito?!

Mi alzo di scatto dal letto e vado in bagno a vestirmi. Non ci penso neanche a fare colazione perché ormai è tardi e poi non ho neppure fame. Faccio una doccia veloce vestendomi con un paio di jeans e un maglione grigio e poi mi viene in mente che mi sono completamente dimenticata di scrivere a Draco.

"Ciao Draco, scusami se non sono riuscita a scriverti subito ma era tardi e dovevo andare da mia zia. Sono arrivata ieri pomeriggio tardi e va tutto bene. Scusami ancora per quello che è successo la scorsa sera e ti ringrazio per aver compreso e anche per i libri. Ti faccio sapere per Capodanno, non so cosa ha in mente mia zia. Ti scrivo appena posso"

Scrivo qualcosa di breve perché non so cosa dire in realtà, per poi prendere il pezzetto mettendolo in una busta e trasfiguro la penna in un gufo nero. Gliela porgo che la prende con il becco e vola via. Mi avvicino alla finestra e noto che tutte le strade sono ricoperte di neve dando di più quell'aria natalizia. Di solito quando ero piccola io e mia zia uscivamo presto per andare a giocare con la neve ma ormai le cose sono cambiate diventando più grande e quelli sono solo dei ricordi.

Chiudo la finestra sentendo che l'aria fredda sta entrando nella stanza e scendo giù trovando mia zia all'impresa con le decorazioni natalizie. Ha già decorato ogni angolo con varie cose natalizie e mi colpiscono subito le calze sul camino con le nostre iniziali.

«Buongiorno» esclama raggiante mentre sta sistemando le ghirlande sulle porte.

«Buongiorno» ricambio il saluto preparandomi una tazza di caffè latte.

«Tutto bene?» domanda avvicinandosi a me e faccio un cenno con la testa acconsentendo.

«Senti....mi dispiace per ieri sera. So che non è facile per te ma ti sto solo proteggendo e mettendomi in guardia. Ho paura che ti possa succedere qualcosa e non me lo perdonerei mai»

«Lo so, zia. Lo capisco...ma devi stare tranquilla perché io sto bene e poi so badare a me stessa. Non mi succederà nulla» la rassicuro e lei posa una mano sulla mia guancia accarezzandola.

«Si, sei forte come tua madre». Quelle parole pronunciate da lei mi fanno venire le lacrime agli occhi sentendo un groppo alla gola.

Capisco che ha perso sua sorella a cui era molto legata e non vuole perdere anche me. Glielo leggo nei suoi occhi che ha il terrore che mi possa succedere qualcosa e deludere sua sorella perché non è riuscita a proteggermi ma io non voglio questo, non voglio che lei stia in pensiero per me; quindi mi limiterò a fare finta di nulla tenendo le cose per me.

«Comunque oggi noi due abbiamo dei piani» dichiara mentre sistema i barattoli natalizi. «Andiamo a fare shopping!» esclama euforica vedendo la sua felicità negli occhi ma io non sono così tanto contenta perché andare a fare shopping significa, specialmente in questo periodo, che ci saranno un sacco di persone in giro che sono sicura che impazzirò.

Ma ci avrei scommesso dopotutto l'ho facciamo ogni anno e come sempre compra qualcosa di diverso e non so a cosa serve finendo solo per riempire il ripostiglio che è pieno solo di cose di Natale ma non le dico niente perché tanto non mi ascolterebbe. È strano che non abbia sentito una canzone di Natale, mi ricordo che le mattine mi svegliavo sempre con la stessa canzone tanto da tapparmi le orecchie esausta.

Harry Potter:Il prigioniero di Azkaban.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora