Harry Potter:Il prigioniero di Azkaban.

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Mi sto fissando allo specchio da più di dieci minuti e la festa di Capodanno comincerà tra pochi minuti. Non sono mai stata così agitata come in questo momento, non tanto per vedere i miei amici ma piuttosto per le persone che ci saranno, sicuramente molti ricchi e con un certo ego. Ho soprattutto paura di non essere all'altezza e di sentire qualche parola in più.

Sii te stessa Allison.

Mi vengono in mente le parole di mia zia che mi disse alla partenza per andare ad Hogwarts. Avrei voluto veramente passare il Capodanno con lei ma forse certe cose devono andare in un certo modo, allora pensi che sia meglio così.

Se mia zia dovesse mandarmi qualche lettera e scrivermi che mi dirà la verità allora andrò da lei ma conoscendola non l'ho farà mai perché è troppo ostinata su una cosa e poi sia Silente che mia zia possono nascondermi la verità quanto vogliano ma presto scoprirò qualsiasi cosa sia.

E' meglio se non ci penso altrimenti non farei altro che pensare a questo durante la festa e non mi va di rovinarmi l'ultimo dell'anno, almeno per un giorno, specialmente che in queste vacanze non ho fatto altro che sfogliare libri senza trovare niente. So solo che sono una purosangue anche se non sono tanto convinta di questa cosa perché non credo a questa ideologia del sangue ma ora accolgo anche solo un elemento che può essere stupido perché anche solo una cosa può essere utile.

Decido di sistemarmi i capelli in una coda alta perché i miei capelli stanno diventando sempre più ricci e non capisco quale sia il motivo, non ho mai avuto i capelli così; ma sono insopportabili perché mi cadono sul davanti da non farmi vedere niente. Mi guardo un'altra volta e credo che sia molto meglio così. Guardo il bracciale che mi hanno regalato i genitori di Draco e devo ammettere che sotto questo vestito si abbina perfettamente.

Draco.

Mi viene subito di pensare a lui. Stamattina siamo stati in salone e mi ha insegnato a giocare a scacchi. E' davvero molto bravo, nonostante mi avesse insegnato le regole del gioco, e noto come è attento a non lasciare nessun dettaglio ma a dirmi tutto.

Sono rimasta incantata ad ascoltarlo soprattutto quando si è alzato le maniche della camicia bianca arrotolandole fino ai gomiti, tanto da lasciare le braccia scoperte e la sua pelle è bianca come porcellana se non fosse per un braccialetto d'argento a catena. Pensavo che un ragazzo come lui non usasse cose del genere ma vedendolo con un semplice bracciale sono rimasta piuttosto sorpresa.

I capelli gli cadevano come fili biondi sulla fronte ma sempre in ordine e gli occhi concentrati a seguire ogni mia mossa. Alcune volte mi distraevo e un sorriso quasi un ghigno compiaciuto usciva dalle sue labbra quando mi vedeva in difficoltà.

E' chiaro che lo faceva apposta.

Credo che mi servirebbero altre lezioni per imparare meglio perché riesco ad imparare in fretta le cose ma quando si tratta di questi tipi di giochi, ho bisogno ancora di più tempo ma sono convinta che se la prossima volta ci riprovo, potrei vincere di sicuro.

Ogni volta che spostava un pezzo, non mi saltava all'occhio il suo anello luccicare nella mano sinistra. Si, alla fine me l'ha fatto vedere perché ero troppo curiosa ed è un serpente dicendomi che proviene da generazioni in generazioni e ce l'ha avuto anche suo padre poi gliel'ha regalato il giorno del suo compleanno, che per fortuna gli entra e devo ammettere che gli sta parecchio bene.
Troppo persa nei miei pensieri a fissare quel braccialetto, che non mi ero accorta che qualcuno avesse bussato alla porta. Vado ad aprire la porta e mi ritrovo proprio Draco.

Oh mamma....

Ero sempre rimasta colpita dal suo essere elegante ma stasera, aveva qualcosa in più...Ha indosso un abito elegante nero con una camicia bianca e un papillon, sempre dello stesso colore, legato al collo. Sul suo viso c'è un sorrisetto compiaciuto mentre con i suoi occhi mi squadra dalla testa ai piedi e i suoi capelli.