The Kingdom's Prophecy

Capitolo 15

Vespera camminava senza sforzo, il suo corpo che si muoveva con una grazia letale, ogni passo in perfetto silenzio. Il bosco, profondo e inquietante, la avvolgeva con la sua oscurità impenetrabile, ma lei non si sentiva più sola. La sua mente correva a mille, rivedendo ogni dettaglio del piano che aveva tessuto per distruggere Morax. Ogni mossa, ogni parola, ogni alleanza. Aveva costruito una rete sottile, ma potente, fatta di persone che avevano subito le atrocità del mago oscuro e che ora lottavano per un unico scopo: distruggerlo. Il cuore di Vespera batteva forte, il respiro leggero, ma la determinazione era più forte della paura. Doveva agire, doveva correre più veloce di lui. Morax era sempre un passo avanti, ma non questa volta. Non avrebbe mai potuto prevedere ciò che Vespera stava per fare. Non avrebbe mai potuto prevedere Anemone.

Anemone. La ragazza che possedeva il potere che Morax temeva più di qualsiasi altra cosa. La ragazza che, per tutto questo tempo, aveva vissuto nel buio, ignara di ciò che realmente fosse, ignara della sua vera forza. Ma adesso lo sapeva. E anche Vespera lo sapeva. Se Anemone riusciva a dominare il suo potere, avrebbero avuto una possibilità. Se no, sarebbero stati spacciati.

La pioggia aveva finalmente smesso di cadere, ma la notte era ancora più densa, avvolta da un’oscurità opprimente, come se il cielo stesso volesse nascondere tutto. Le ombre sembravano farsi più lunghe, come se avessero preso vita, si allungassero e si torcessero attorno agli alberi, alle rocce, a tutto ciò che avevano incontrato sul loro cammino. Un silenzio spettrale avvolgeva ogni cosa, ma Vespera non si lasciava distrarre. Ogni suono nel buio le sembrava un segnale, ogni fruscio un avvertimento. Eppure, si sentiva più vicina al suo obiettivo che mai. Il rifugio di Liora e Anemone era ormai a poche ore di distanza. Poi, sarebbe venuto il momento di agire.

Il piano era stato pensato nei minimi dettagli, ma una parte di esso, la parte più importante, restava ancora incerta: Anemone. Solo lei poteva fermare Morax, ma solo se fosse stata pronta a controllare e capire il suo potere. Vespera non lo sapeva con certezza. Non sapeva se la ragazza sarebbe riuscita a fare quel passo. Ma dovevano provarci. Non c'era più tempo.

Ogni passo nel bosco sembrava portarla più vicina a una fine inevitabile. Ma la determinazione di Vespera non vacillò mai. Se Morax fosse stato più vicino di quanto pensassero, sarebbe stato solo un altro passo verso la loro liberazione. La guerra era imminente. Non c’era modo di fermarla.

Quando il Consiglio si era riunito per la prima volta, Vespera aveva parlato a lungo di un piano per sconfiggere Morax. Le altre fazioni, quelle che avevano sofferto per mano sua, avevano ascoltato attentamente, alcune perplesse, altre scettiche. Ma quando Vespera aveva rivelato la verità su Anemone, su ciò che la ragazza era destinata a diventare, la stanza era esplosa in un mormorio unanime. Alcuni avevano paura di credere che il potere di una sola persona potesse fare la differenza, ma altri avevano visto una scintilla di speranza. Con il potere di Anemone, avrebbero avuto una possibilità. Solo così, forse, avrebbero potuto sconfiggere Morax. Ma la grande incognita era quanto forte fosse il potere di Anemone e quanto Anemone stessa fosse disposta a combattere per dominarlo.

"Vespera!" Liora la chiamò dal buio, il volto sollevato da un'espressione di sollievo che si mescolava a una preoccupazione palpabile. Le sue mani erano bagnate di sudore, ma gli occhi avevano la luce della determinazione. "Ce l’abbiamo fatta! Siamo riuscite a scappare dal palazzo, ma non è stato facile. Morax ha piazzato trappole in ogni angolo. È come se sapesse già cosa stiamo facendo."

Vespera non rispose subito. Annui lentamente, ma il suo viso tradiva la sua preoccupazione. Non c'era più tempo. Ogni minuto che passava, ogni secondo di ritardo, li avvicinava ancora di più al pericolo. Morax era troppo potente. Le sue sentinelle si avvicinavano. Ma non potevano fermarsi.

"Lo so," disse infine, fissando Liora con uno sguardo fermo. "E proprio per questo non possiamo fermarci. Non possiamo abbassare la guardia neanche per un istante. Morax è troppo potente, troppo vicino, ma non possiamo permetterci di esitare."