𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 1

121 5 0
                                    






Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.





Le onde s'infrangono contro le rocce sotto di noi, un suono così familiare che ormai è quasi rilassante. 

Il cielo è scuro, appena punteggiato di stelle, mentre il vento porta con sé il profumo salato del mare. 

Siamo qui, nel nostro angolo di mondo dimenticato, una casa che cade a pezzi, aggrappata al bordo della scogliera come se volesse sfidare il tempo e le maree.

Kiara è seduta sul pavimento, con le spalle appoggiate a una parete scrostata e la testa che oscilla leggermente, un misto di risate e ubriachezza che ormai la sta travolgendo. 

Mi lancia un'occhiata mentre alza il suo bicchiere, che trabocca di un miscuglio imprecisato di alcol.

"Questo posto... è perfetto," biascica con un sorriso sognante, scuotendo i capelli scompigliati dal vento."

Perfetto per morire sotto un crollo," ribatte Pope, che è seduto su una vecchia cassa di legno.

JJ ride, seduto con le gambe incrociate su un tappeto sporco, i capelli biondi che gli cadono davanti agli occhi. 

È già su di giri, gli occhi lucidi per l'alcol e qualcos'altro che ha fumato prima. 

Sta armeggiando con una bustina di erba e una cartina, il sorriso da cattivo ragazzo incollato al volto.

"Chi vuole unirsi alla festa?" chiede, mostrando la cartina con un gesto teatrale."

JJ, sei incredibile," gli risponde, scuotendo la testa mentre bevo un sorso dal mio bicchiere.

L'alcol mi brucia la gola, ma c'è qualcosa di liberatorio in tutto questo."

Lo so," ribatte lui, senza nemmeno alzare lo sguardo. 

"È per questo che mi amate tutti."

John B è appoggiato contro il telaio della porta, con lo sguardo rivolto verso il mare. 

Tiene in mano una birra ormai calda, ma sembra troppo perso nei suoi pensieri per accorgersene. 

È sempre così: il leader silenzioso, quello che non ha bisogno di dire molto per farsi ascoltare.

"Questa casa ha qualcosa di strano," dice all'improvviso, la sua voce bassa che taglia il silenzio tra le risate ei sussurri del vento.

Kiara scoppia a ridere, alzando il bicchiere. 

"Geniale, John B. Siamo seduti in un rudere infestato da ratti. Ovviamente è strano."

"Non sto scherzando," ribatte lui, con una nota di serietà che ci fa tutti zittire per un momento. "C'è qualcosa... qui, qualcosa che non va."

Ti amo, mi dispiaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora