𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 3

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Il sole del primo pomeriggio batteva forte quando decidemmo, stanchi e ancora scossi dall'esperienza al motel, di organizzarci per una festa in spiaggia.

Non avevamo altro modo per scrollarci di dosso quel senso di tensione che ci portavamo dietro da giorni.

John B, JJ e Pope si offrirono di andare a prendere le birre in città.

Io e Kiara restiamo allo chateau per prepararci.

Mentre ci truccavamo davanti allo specchio del bagno, Kiara sembrava particolarmente nervosa, continuava a rigirarsi i capelli tra le dita, mordendosi il labbro come se volesse dirmi qualcosa ma non trovare il coraggio.

Alla fine sbottò.

"Devo confessarti una cosa," disse, fissando il rossetto tra le mani.

"Che c'è?" le chiesi, distratta mentre sistemavo i capelli.

"Mi piace tuo fratello."

Mi bloccai, la spazzola a mezz'aria.

"John B?", domandai incredula.

Lei annuì, le guance in fiamme. "Sì. Lo so che è assurdo, ma... è così. Ogni volta che mi guarda, è come se non riuscissi a respirare. Ma non so se dovrei dirglielo."

La guardai per qualche secondo, cercando di capire cosa dire.

Da una parte, Kiara era la mia migliore amica, e non potevo ignorare quanto fosse sincera. Dall'altra... John B era mio fratello. Quel tipo di confessione ti lascia sempre un po' spiazzata.

"Dovresti dirglielo," dissi infine, "John B non è un idiota, Kiara. Se sente qualcosa per te, lo capirai subito."

Lei sorrise, un po' più rilassata, e tornò a concentrarsi sul trucco. Io, invece, rimasi lì, pensierosa.

Le onde si infrangevano sulla riva come se ballassero al ritmo della musica che riecheggiava sulla spiaggia.

Era la festa dei Pogues, un'occasione per dimenticare, almeno per qualche ora, le tempeste ei problemi che ci perseguitavano.

Kiara stava parlando con John B, mentre Pope era impegnato con una turista e spero vivamente che non le stia parlando di matematica, perché sarebbe un disastro assicurato.

Io, invece, mi ero concentrato su una conversazione con un ragazzo incredibilmente bello. Non capita spesso di incontrare qualcuno così interessante, soprattutto qui. Stavo ridendo a qualcosa che aveva detto, quando sentii un braccio cingermi la vita.

Ti amo, mi dispiaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora