𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 4

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Il suono di un toc, toc leggero sulla porta mi fece svegliare.

Mi stiracchiai, cercando di mettere a fuoco la stanza ancora immersa nel silenzio della mattina presto.

Non riuscivo a capire che ora fosse, ma qualcosa mi sembrava diverso.

Un mugolio sordo e incomprensibile mi fece voltare, e fu allora che realizzai che stavo appoggiata su qualcosa di duro, ma caldo.

Sollevai lentamente la testa e mi accorsi che, con mia grande sorpresa, la mia guancia era adagiata sul petto di JJ.

Il suo respiro lento e regolare mi ha tranquillizzato per un attimo, ma lo strano imbarazzo prese presto il sopravvento.

La sua mano sinistra era posata sulla mia pancia, i suoi muscoli tesi e rilassati allo stesso tempo, come se ci fossimo trovati nella stessa posizione per ore.

Un altro toc, toc più forte provenne dalla porta, facendomi trasalire. Dall'altra parte si udì una voce, ormai familiare.

"Cloe? Tutto ok?" Era Kiara.

In quel momento, la porta si aprì senza preavviso, e la figura di Kiara comparve nell'infisso, seguita da un John B che avanzava a passo deciso. 

Quando ci vide, il suo sguardo si fissò su di noi, e la sua espressione cambiò all'istante, come se avesse visto un fantasma.

"JJ!" urlò, facendoci sobbalzare entrambi.

JJ si svegliò di colpo, quasi come se fosse stato scosso da un incubo.

I suoi occhi si aprirono velocemente, ma il suo stato di confusione fu evidente.

Si alzò a fatica, mentre cercava di allontanarsi dal letto.

La sua testa colpì lo spigolo del comodino, e con un'espressione da ubriaco, iniziò a cercare di aprire la finestra.

"Cazzo, devo uscire da qui," mormorò tra sé, afferrando la maniglia con mani tremanti.

Lo guardai mentre con insistenza cercava di aprire la finestra, ma sembrava che tutto fosse complicato. Dopo pochi secondi, finalmente, riuscii a farla cedere, e con un movimento rapido, si lanciò fuori, correndo via.

"Ehi!" urlò John B, e con una velocità sorprendente, lo raggiunse subito, fermandolo. "Non scappare, stronzo!"

Kiara si voltò verso di me, con un'espressione esasperata, e senza dire una parola, si sedette sul mio letto. "John B ammazzerà, JJ."

Ti amo, mi dispiaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora