Ti amo, mi dispiace

capitolo 12

POV JHON B 

Mi svegliai nel letto di Sarah.
"Ehi," le dissi abbracciandola.
"Ehi," rispose lei, dandomi un bacio.

Mi alzai e mi preparai per andare a pesca con Ward. Quando arrivò, gli dissi: "Buongiorno."  
"Buongiorno a te. Vedo che sei già al lavoro, mi piace," risposelui.

"È pronto?" gli domandai. "Guffy dice che ce ne sono un mucchio a nord di Big Rock."
"Guffy, eh?" chiese Ward con un sorriso.
"Sì," rispondo.

Ward scosse la testa. "Noi andiamo a sud, a Swansboro Hole. Ci saremo solo noi due."
Lo guardai perplesso, ma lui insistette: "Andiamo, forza"
"Andiamo," sussurrai.

Stavamo navigando. Era una giornata perfetta. "Che dici? Giornata ideale, no?" mi chiese Ward.
"Eccome" risposi.

Ward sorride. "Sai che ti dico? Fatti un bicchierino."
"Veramente... io ho 16 anni, signore," risposi.
"John B, lo so che hai 16 anni, okay? Tranquillo, è solo un drink. Siamo in mezzo all'oceano, festeggiamo, no?" insistette.

"D'accordo, d'accordo," dissi, bevendo il bicchiere.
Ward diventò improvvisamente serio. "Per me è importante la fiducia, John B."
"Capisco, certo," risposi.
"Allora alla fiducia, John B," disse, scontrando il suo bicchiere con il mio.
"Alla fiducia," ripetei.

Mi guardò in un modo strano, mettendomi a disagio ma feci finta di niente. Bevvi il bicchiere e, il gusto amaro mi provocò una smorfia.
"Tutto okay?" chiese ridendo.
"Sì, sì," risposi.

Dopo un po', mi tolsi la maglietta e mi appoggiai al bordo della nave a guardare l'oceano.
"Novità?" chiese Ward.
"Niente," risposi.
Ward sbuffò. "Guffy aveva ragione, eh? Ma non mi importa tanto di tirare su dei pesci. È che sto bene qui," disse, fissandomi.

"Mio padre diceva la stessa cosa," risposi.
Ward mi guardò negli occhi. "John B, voglio essere sincero con te, e ti chiedo di esserlo con me."
"Certo," risposi.

Ward annuii. "Bene. Prima di tutto, ti devo chiedere scusa. Ti ho detto di smettere di cercare l'oro, ma non mi hai dato retta. E cavolo, l'hai trovato."
Rimasi in silenzio, il cuore batte forte. Come fa a saperlo? pensai.

Ward rise nervosamente. "Puoi continuare a giocare, ma so che l'hai trovato. È incredibile, davvero. La gente cerca quel tesoro da 150 anni e tu ce l'hai fatta. Però c'è un problema: appena lo trovi, è finita la ricreazione e iniziano i veri guai. Parliamo di una quantità impressionante di oro, John. Questa cosa è più grande di te. Io ti servo." Mi avvicina. "So che non sei da solo e che i tuoi amici ti hanno aiutato. Ne avranno una parte, come me e te. Non essere nervoso, sono qui per aiutarti. Devi solo fidarti di me. Che ne dici? Affare fatto?" concluse, mettendomi una mano sulla spalla.

"Non so di cosa stai parlando," risposi.
Ward mi guardò. "Okay, okay, vuoi giocare. So che l'hai trovato e che ne hai avuto un assaggio. So che è scomparso un drone sottomarino, forse l'avete tirato fuori dall'acqua o forse è a terra. So che vi aggirate a Figure Eight ultimamente, e so che c'è un collegamento con Redfield."

A quelle parole mi girai di scatto. "Che cosa hai detto?" chiesi.
"Figure Eight," rispose.
"No, l'altra cosa!" insistetti.

FLASHBACK
Avevo in mano la bussola di mio padre.
"Che cos'è Redfield?" aveva chiesto Cloe.                                                                                                                 FINE FLASHBACK