Correvo.
Cercavo di lasciarmi alle spalle ogni cosa: JJ, il suo volto sconvolto, le sue parole che mi avevano lacerata come lame. Il dolore rimbombava nel petto, più forte di ogni passo, più violento di ogni respiro. Correvo, ma quel peso... non se ne andava. Mi schiacciava.
Le lacrime bruciavano, scendendo silenziose lungo il viso, ma non osavo fermarmi. Perché fermarmi significava affrontare tutto, e io non avevo la forza di farlo. Non ora.
Il freddo mi graffiava la pelle, ma era nulla in confronto al gelo che sentiva dentro.
Avevo fallito.
Con JJ, con mio padre, con me stessa. Ogni scelta che avevo fatto mi portava a questo: un'oscurità senza via d'uscita.
Camminavo senza meta, ma ogni passo era una condanna. Non c'era rifugio, non c'era tregua.
Poi lo vidi.
Era appoggiato al lampione rotto, il suo viso nascosto tra le ombre. Conoscevo quel volto troppo bene.
Sapevo chi era e cosa faceva, ma quella sera non importava. Quella sera era solo un'ancora per sfuggire al dolore.
Quando mi avvicinai, sollevò lo sguardo, studiandomi con attenzione. "Cloe... cosa ti è successo?" chiese, la voce calma, quasi morbida, come se davvero gliene importasse.Mi fermai davanti a lui, i muscoli tesi, il respiro irregolare. "Non importa," risposi, la voce roca. "Hai qualcosa di forte?"
Barry inarcò un sopracciglio, valutandomi. "Forte quanto?"
"Forte abbastanza da non sentire più niente."
Un sorriso sottile gli si dipinse sul volto, un sorriso che aveva visto troppi disperati chiedere la stessa cosa. Tirò fuori una bustina, la polvere bianca brillava debolmente sotto la luce fioca. "Questa è roba pesante. Non per tutti."
"Perfetto per me, allora."Barry esitò per un istante, poi mi porse la bustina. "Attenta, Cloe. Questo non è un gioco."
Lo fissai per un lungo momento, stringendo la bustina tra le dita. "Chi ti ha detto che sto giocando?"
Mi allontanai senza aspettare una risposta.
Trovai una panchina sotto un albero spoglio e mi sedetti, aprii la bustina con le mani tremanti.
Avevo bisogno di spegnere tutto: il dolore, le voci, i rimorsi.
Guardai il cielo. Nessuna stella, solo nuvole, chiusi gli occhi e mi lasciai andare.☁️☁️☁️☁️☁️
𝑷𝑶𝑽 𝑱𝑱
Le lenzuola del letto di Cloe avevano il suo profumo, un mix dolce e inconfondibile che avrebbe dovuto confortarmi.
Invece, era come se ogni respiro bruciava, riempiendomi di rimorsi.
Ero disteso lì, nel buio della sua stanza, con i pensieri che si accavallavano senza sosta.
Ogni parola che le avevo detto mi rimbombava in testa, come un'eco incessante.Perché avevo cercato di ferirla? Perché non ero riuscito a trattenermi?
"Dannazione," mormorai tra i denti, alzandomi bruscamente a sedere.
Sapevo di aver esagerato, ma non avevo idea di quanto. Cloe era forte, lo era sempre stata, ma c'era una fragilità in lei che pochi notavano.
Io, però, la conoscevo troppo bene. Il modo in cui se n'era andata, con quel silenzio pesante, mi aveva fatto gelare il sangue.Non potevo restare lì.
Mi precipitai fuori dalla stanza, le luci erano spente, il silenzio rotto solo dai miei passi frettolosi.
Appena uscii, l'aria fredda della notte mi colpì, ma non me ne importava. Avevo un solo pensiero fisso in testa: trovarla.Il mio intuito mi portò verso il bosco, i miei occhi scrutavano ogni ombra.
Poi la vidi.
Era sdraiata su una panchina sotto un albero, immobile e il cuore mi si fermò per un istante."Cloe!" gridai, correndo verso di lei.
Mi inginocchiai accanto, scuotendola con delicatezza, il suo viso era pallido, le labbra socchiuse, il respiro lento e irregolare.
Non rispondeva.Il panico mi colpì con una forza devastante, e quando vidi la bustina vuota accanto a lei, mi sentii mancare. "No, Cloe, no," mormorai con voce spezzata, prendendola tra le braccia. "Che cosa hai fatto?".
Il suo corpo era leggero, troppo leggero, e quel pensiero mi fece stringere i denti.
Sentivo il suo calore, ma sembrava così fragile, quasi irreale. Mi alzai, con lei stretta al petto, e iniziai a camminare verso casa mia.Sapevo che portarla allo château sarebbe stata la scelta sbagliata.
Entrai in casa con un senso di panico che mi bruciava nel petto, il respiro corto per l'ansia e la paura.
Con attenzione, la portai nella mia stanza e la adagiai sul letto.
Il materasso si affossò sotto il suo peso, e per un attimo rimasi lì, a guardarla. Sembrava così piccola, così diversa dalla Cloe che conoscevo.I suoi vestiti erano sgualciti, i tacchi le pendevano dai piedi in modo innaturale e con il trucco sbavato.
Con mani tremanti, iniziai a toglierle le scarpe. Le dita dei piedi erano fredde, quasi ghiacciate, e mi colpì quanto fosse vulnerabile in quel momento.
Appoggiai i tacchi a terra e mi chinai su di lei.Le spalline del vestito aderente che indossava erano scivolate giù, e io esitai, combattevo tra il desiderio di proteggerla e il timore di fare qualcosa di sbagliato. Alla fine, con delicatezza, le sfilai il vestito, cercando di non guardare troppo, cercando di rispettarla.
Quando rimase in intimo, il nodo allo stomaco si fece ancora più stretto. Mi avvicinai all'armadio e presi una delle mie magliette, una larga, nera, che usavo per dormire.
Aveva il mio profumo e sperai che potesse darle un po' di conforto.Le infilai la maglietta con movimenti lenti, attento a non svegliarla. Quando finalmente fù vestita, le sistemai la testa sul cuscino e mi sdraiai accanto a lei. Il suo respiro sembrava più regolare adesso, ma io non riuscivo a calmarmi.
Mi passai una mano tra i capelli, il senso di colpa che mi stringeva come una morsa. "Mi dispiace," mormorai, anche se non poteva sentirmi. "Mi dispiace così tanto, Cloe."
Il mio sguardo si fermò sul suo viso. Aveva un'espressione serena, quasi come se dormisse, ma io sapevo che non era così.
Rimasi lì, con il suo profumo che riempiva la stanza, mentre il peso delle mie colpe mi schiacciava.spazio autrici
ciaooo, ci fa piacere che state leggendo la nostra storia, volavamo chiedervi come vi sembra? essendo la nostra prima, se vi piace lasciate una ★.
E se volete anche un commento.
grazieee.
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Ti amo, mi dispiace
FanfictionJohn B e Cloe, membri dei Pogues, cercano il padre scomparso che ha lasciato ai due ragazzi una mappa del tesoro e indizi misteriosi. Con l'aiuto degli amici, affrontano pericoli, segreti e nemici, scoprendo antichi misteri legati al loro passato...