CAPITOLO 7: OCCHI GIALLI GRIGI E BLU.

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Non era stato difficile per Jenny raggiungere il Quartier Generale ora che sapeva utilizzare i portali, il problema era resistere alla tentazione di scappare via. In cima alla Torre non aveva incontrato altro che esseri bizzarri, ricoperti di scaglie, squame, piume, placche, o con tre, quattro, ma anche cinque braccia e gambe in più, dalla pelle che variava dal viola più scuro al giallo più chiaro, metà uomini e metà animali o con altre stranezze ancora.
-N-noi dovremmo andare in missione con tutti questi...- Jenny abbassò la voce -...mostri?-
Oak le lanciò un'occhiataccia, Tristan si limitò a roteare gli occhi -Sarah ha già selezionato coloro che fanno al caso nostro, questi sono solo alcuni candidati scartati-
Jenny inghiottì la preoccupazione e continuò a seguire Tristan e Oak attraverso la folla di creature mistiche.
Raggiunsero Sarah, che stava seduta come al solito ad occhi chiusi e con le gambe incrociate sul ciglio della torre. A fianco a lei c'era un gruppetto di quattro esseri che parlava tranquillamente tra loro. Il più grande di loro le dava le spalle. Era a torso nudo, forse perchè non aveva ancora trovato una maglietta taglia XXXXXXL. La schiena blu era puntellata di lucine e per un attimo a Jenny sembrò di stare fissando un cielo stellato. Come se avesse sentito il peso del suo sguardo, il bestione si girò, le braccia incrociate, gli occhi gialli e da rettile, i capelli, o meglio, gli aculei che fremevano in testa. Jenny si fece piccola piccola
-S-salve-
Gli altri tre membri del gruppetto si sporsero per vedere chi aveva parlato. C'erano due ominidi completamente grigi, un ragazzo e una ragazza, forse gemelli, che sembravano fatti di cenere. E forse era proprio così.
L'ultimo membro invece... non si riusciva a scorgere molto di lui, era completamente avvolto da bende nere, che a tratti si confondevano con i vestiti, tranne per gli occhi, di un intenso blu elettrico, che si intravedevano nonostante il cappuccio calato in fronte.
Il bestione blu la salutò con un cenno della testa, i gemelli di cenere sollevarono le mani in sincronia e strizzarono gli occhi grigi sorridendo mentre l'uomo con le bende nere rimase muto e immobile.
-Ciao Jenny- disse Sarah -Per quanto preferiremmo non farti partecipare alla missione di recupero dato che sei preziosa per noi e inesperta, siamo costretti a fartene prendere parte-
-Per quale motivo?-
-È una regola. Se Venius è stato preso, la colpa è principalmente tua e di Tristan, quindi per le Leggi della Scintilla scritte dopo le Battaglie del Cielo, siete voi a dover rimediare. Con un supporto, si intende- informò Sarah voltandosi verso il gruppetto, come se potesse fissarlo anche tenendo gli occhi chiusi, poi aggiunse -Quindi siete tutti d'accordo nel partecipare?-.
-Conosco Venius da quando ero alto così- intervenne il bestione blu segnando un'altezza con la mano che superava di almeno trenta centimetri Jenny -Potete contare su di me-
I gemelli di cenere sorrisero e la ragazza parlò -Venius era grande amico dei nostri genitori, c'è sempre stato per loro. Ricambieremo noi il favore-
Poi dopo un istante di silenzio, tutti si voltarono verso l'incappucciato perchè non stava dicendo niente. Non appena ebbe lo sguardo di ognuno puntato su di lui, si limitò ad annuire.
Jenny rabbrividì. Quel tizio le ricordava l'inverno, la notte, il freddo, la morte. Quasi quasi preferiva il bestione blu. Si accigliò rendendosi conto che nei suoi pensieri continuava a chiamarlo "bestione blu" senza sapere il suo vero nome, così decise di chiederlo. L'omonide però sembrò sorpreso -Non sai chi sono io?-
-Mm...no-
-Ah- sembrava amareggiato, forse era qualcuno di importante -Io sono Trond Waage, gigante nano della Norvegia-
Gigante nano? Ce ne erano di più grandi?
I gemelli di cenere si presentarono prima che Jenny potesse chiedere il loro nome -Io sono Evert Berg e questa è mia sorella Ann Berg-
Jenny sorrise loro e poi puntò lo sguardo sull'incappucciato, il quale non disse niente, solo sostenne lo sguardo.
Alla fine fu Jenny a distoglierlo per prima. I gemelli ridacchiarono e la ragazza spiegò -Lui è Heban. Non parla molto.-
"Ho notato" a Jenny sarebbe piaciuto commentare.
-Quindi è questa la squadra...- osservò Tristan -Interessante-
-Quando si parte?- domandò impaziente Trond.
-Stanotte. Capisco che i nostri poteri saranno indeboliti dall'assenza del sole, ma dovremo approfittare delle ombre-
Jenny però alzò le mani interrompendolo -C'è un problema, o due: i miei genitori-
-Manderò Oak a tenere sotto controllo la situazione, non si accorgeranno nemmeno della tua assenza-
-Bene. Cosa facciamo fino al tramonto?-
Sarah sorrise e intromettendosi rispose -Ci organizziamo-

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