Quando Yoongi ritornò al quarantottesimo piano incrociò Taehyung che usciva dal bagno un paio di porte più in là ancora intento ad asciugarsi le mani dagli ultimi residui di acqua.
“Avevano terminato la senape, glielo ho preso senza.”
Disse il corvino che aggrottò le sopracciglia quasi impercettibilmente nel vedere come sul volto del rosso lo stress pareva persino aumentato rispetto a quando era uscito dall’ufficio non più di venti minuti prima.
Possibile che il suo avergli portato i suoi tanto amati toast fosse stato inutile?
Non disse nulla ed entrò nello studio andando diretto alla propria scrivania per controllare il contenuto della borsa e dividere i loro pranzi.
Quando Taehyung gli venne accanto, Yoongi gli porse il suo toast e l’americano.
Fece poi anche lui una rapida capatina alla toilette per pulirsi le mani e quando tornò non fu sorpreso nel trovare Taehyung seduto sul divano con la postura più rilassata possibile, le cosce aperta, la cravatta sfilata del tutto e le maniche arrotolate.
Yoongi senza darvi peso andò dritto verso la propria poltrona dietro la scrivania, ma il rosso gli parlò bloccandolo a metà strada.
“Puoi mangiare qui?”
Eh?
Sbatté le palpebre un paio di volte per assicurarsi di essere sveglio e di non starsi sognando quelle parole.
Perché mai avrebbe dovuto mettersi lì sul divano insieme a lui?
“Per favore.”
Aggiunse Taehyung e Yoongi alzò appena un sopracciglio con perplessità davanti a quella richiesta gentile decisamente strana.
Che avesse qualche secondo fine?
La cosa non lo avrebbe affatto sorpreso considerando tutto ciò che era disposto a fare pur di scappare dal suo futuro di ceo.
Cercò quindi di analizzare la sua espressione alla ricerca di un qualche dettaglio che gli suggerisse di mantenersi prudente, ma non vide altro se non il solito stress.
Non riuscì allora tirarsi indietro, non quando non vedeva motivi validi per farlo, e annuì lentamente.
Anche perché, dopo una domanda tanto inaspettata, era un po’ curioso di scoprire la ragione dietro di essa.
E se gli fosse venuto troppo vicino, non avrebbe esitato ad alzarsi ed andarsene.
Un po’ titubante si sedette nell'angolo opposto cercando di tenersi il più lontano possibile da Taehyung che rimase fermo a fissarlo mentre anche lui si sfilava la giacca e si tirava su le maniche per non sporcarsi.
Al contrario suo però, mantenne una postura più composta, le gambe chiuse e la schiena diritta, e non aveva ancora afferrato il proprio toast che il rosso sbuffò appena.
“Siamo in pausa pranzo, non c'è bisogno di essere così rigidi.”
A quell’ennesima frase Yoongi non riuscì a rimanere in silenzio ancora una volta e con le sopracciglia appena aggrottate si voltò verso l'altro.
“Come mai vuole mangiare assieme così?”
Chiese a bruciapelo.
Non riusciva proprio a capirlo: non solo voleva condividere il pasto su quel divano, doveva pure rilassarsi vicino a lui? Mica erano amici!
Certo, l'atmosfera fra di loro sembrava starsi pian piano distendendo negli ultimi due giorni, ma rimanevano semplici colleghi anzi, direttore e assistente.
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Forza Signorino Kim! [TAEGI]
FanfictionLavorare per la Kim's Silk, leader nel mercato della seta, è il sogno di molti coreani. Sorprendentemente Min Yoongi viene assunto :sarà l'assistente di Kim Taehyung, nuovo presidente operativo nonché erede dell'azienda. Ma cosa accadrebbe se Taehyu...