"Buongiorno."
Tutti i presenti all'ampio tavolo ovale della sala conferenze si alzarono in piedi a salutare Taehyung che aveva appena aperto la porta.
Yoongi istintivamente fece un mezzo passo laterale lasciando che fosse il rosso ad occupare l'intero stipite davanti a quell'inchino sicuramente rivolto a lui soltanto.
Lo osservò con la coda dell'occhio abbassare leggermente il capo controvoglia, come se non ritenesse gli altri degni di rispetto, e poi andare a sedersi capotavola.
Dopotutto era il direttore operativo per la distribuzione.
Il corvino si mise al suo fianco, i documenti ben stretti fra le braccia assieme a taccuino e penna per appuntarsi eventuali informazioni utili.
Gli sguardi di tutti i membri del Consiglio di amministrazione erano ovviamente su loro due, come puntatori laser di fucili da cecchino.
Sperò con tutto sé stesso che nessuno si accorgesse del brutto stato in cui era Taehyung.
Fortunatamente un poco si era ripreso rispetto a quando lo aveva svegliato, ma se messo a confronto col giorno precedente vi era una differenza abissale per quanto riguardava le sue occhiaie profonde e la pelle pallida.
Gli gettò un'occhiata veloce, trovandolo con lo sguardo serio chino sui propri fogli, e si sentì subito un poco più tranquillo.
Sembrava più serio di prima, grazie al cielo.
Alcune sedie erano ancora vuote, ma nei successivi minuti che rimanevano prima dello scoccare delle dieci esse si riempirono giusto in tempo e Yoongi diede una rapida occhiata a tutti.
Si accorse principalmente di due cose.
La prima: il rosso lì dentro era decisamente il più giovane fra i direttori, a giudicare dai capelli ingrigiti e dalle rughe sulla maggioranza dei presenti.
La seconda: Taehyung non era affatto visto di buon occhio.
Era semplice capire che dietro certi sguardi ed espressioni si nascondesse di tutto fuorché approvazione nei confronti del nuovo direttore e per certi versi Yoongi lo capiva.
Insomma, era un uomo alle prime armi che con fare svogliato ricopriva una carica di estrema importanza superiore a tutti i presenti; lui per primo si sarebbe incazzato nei loro panni!
Ma nonostante concordasse con loro stava detestando quel loro non nascondere affatto i propri pensieri.
Non solo era maleducato, ma non avrebbe affatto giovato al clima lavorativo, anzi, persino lui stava iniziando a sentire parecchia pressione sulle spalle, soprattutto essendo quella la sua prima riunione nonché prima volta che incontrava tutte quelle persone di alto livello che aveva visto soltanto nei telegiornali.
"Come sapete siamo qui per discutere riguardo le problematiche insorte dall'aumento dei costi nei trasporti. Il budget a nostra disposizione, per quanto alto, ha comunque un limite e dobbiamo assicurarci di non superarlo."
A parlare dopo essersi schiarito la voce era un uomo abbastanza tarchiato e con i capelli ormai completamente bianchi che sedeva all'altro capo della tavolata, di fronte a Taehyung.
Yoongi intuì si trattasse del responsabile più anziano e con maggiore esperienza sul campo e subito prese in mano la penna pronto a prendere appunti quando, con un cenno del capo, l'uomo indicò a quello seduto alla sua destra di alzarsi ed andare al proiettore.
Probabilmente un suo sottoposto diretto.
Le luci vennero abbassate, probabilmente vi era un interruttore proprio lì accanto al portatile collegato, e comparve davanti a loro un intricato diagramma con decine di dati e variabili segnate.
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Forza Signorino Kim! [TAEGI]
FanfictionLavorare per la Kim's Silk, leader nel mercato della seta, è il sogno di molti coreani. Sorprendentemente Min Yoongi viene assunto :sarà l'assistente di Kim Taehyung, nuovo presidente operativo nonché erede dell'azienda. Ma cosa accadrebbe se Taehyu...