Inizialmente, quando aprì gli occhi, si sentì abbastanza confuso. Gli ci volle qualche secondo per rendersi conto che era a casa. Si passò una mano sulla faccia e tra i capelli. La sveglia sul suo comodino segnava le dieci e mezza del mattino. Non dormiva fino a quest'ora da troppo. Si stiracchiò e prese in mano il telefono per controllare se gli fossero arrivati dei messaggi.
Per la maggior parte c'erano delle mail di Manu che gli ricordavano quello che avevano già discusso per la prossima gara e una copia del calendario delle riunioni della settimana seguente. Ancora gli sembrava impossibile che avrebbe corso il Gran Premio di Spagna in Ferrari.
Controllando tra le notifiche, ne vide alcune dei suoi amici, che lo invitavano ad uscire per rivedersi dopo quasi un anno o che gli confermavano che sarebbero venuti alla festa, ma anche alcune dei ragazzi del Team che aveva invitato, che lo informavano che non vedevano l'ora di festeggiare.
Era una cosa un po' infantile forse, essere felici per la propria festa di compleanno, ma lui non poteva non esserlo quando aveva tutte le persone che amava riunite in una sola stanza. Sarebbe stata una meraviglia.
Sorridendo mandò un messaggio a Martin.
___
Ciao🦦
ciao cuore
perché la lontra?Così
Perché mi ricordi una lontra
Come stai?ahahah
bene
mi sono appena svegliato
ci vediamo dopo?Ovvio🤍
Salutami i tuoipure tu, che mi mancano
anche loro___
Si alzò dal letto per andare in cucina, dove trovò sua madre, già in piedi, che armeggiava con la macchinetta del caffè per prepararsi la colazione.
"Ciao mamma", disse lui, entrando e sedendosi su una delle sedie.
Lei si girò per fissarlo amorevolmente, "Buongiorno tesoro, ti preparo il caffè?".
La sensazione di essere coccolato da sua madre dopo tutto il tempo, in cui aveva dovuto fare le cose da solo, prese il sopravvento, e accettò con un sorriso ancora mezzo assonnato. Mentre la donna preparava ad entrambi la bevanda, si alzò per prepararsi del pane tostato.
L'aria di calma e pace nella stanza lo fece sentire subito meglio. Chiuse leggermente gli occhi e inspirò profondamente, fino a quando non sentì la mano di Nieves sulla spalla.
"Dormito bene stanotte?".
Annuì, "Sì. È quasi strano dormire qui a casa dopo aver passato mesi tra un hotel e l'altro", ridacchiò un po' prendendo un coltello e iniziando a tagliare un pomodoro.
"Sono felice di vederti a casa per un po'. Ieri sera sei andato a letto tardi?".
Lui la guardò mordendosi l'interno della guancia, per poi distogliere lo sguardo e tirare fuori il pane che era sul punto di bruciarsi. La sentì scuotere la testa ridendo, "Sono venuta a spegnerti il telefono mentre dormivi. Eri in videochiamata con Martin?".
Il ragazzo finì di prepararsi la colazione aggiungendo al suo pane tostato una fetta di prosciutto e il pomodoro di prima. "Sì. Mi ha chiamato perchè voleva parlare un po'", rispose scrollando le spalle e sedendosi per mangiare. Nieves lo fissava con uno sguardo criptico, si sedette in fronte a lui tendendogli una tazza di caffè caldo che lui accettò senza parlare.
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Tutto questo sei tu || Juanjo e Martin
FanfictionDove Juanjo è un pilota di Formula Uno all'inizio della sua carriera e Martin diventa il suo nuovo ingegnere di gara. ___ "Cosa avevi pensato?" "Beh", si avvicinò a Juanjo per sistemargli il colletto della maglietta rossa che indossava, alzando gli...