POV NICEA
Mi sveglio di soprassalto, come se avessi fatto un incubo.
La testa mi gira e le ossa mi fanno male.
Mi guardo attorno e sono sola, Leon è andato via, per sempre.
Mi chiedo quanto tempo io abbia prima di dimenticarlo.
Accanto a me ci sono degli oggetti: il mazzo di carte, la chiave del limbo e qualcosa che non riconosco.
È un pezzo di carta, un po' striminzito, dev'essere uno dei suoi promemoria e se l'ha lasciato qui vuol dire che posso leggerlo."Cara Nicea,
Sto usando le mie ultime ore per scriverti una lettera, adesso che ti amo, adesso che so cosa provo per te.
Mi dispiace averti lasciata, forse per qualche giorno sentirai la mia mancanza, ma io vivrò ancora molto sentendo la tua.
L'eternità è un fato troppo crudele, ma tu lo hai reso più dolce.
Stare con te mi ha fatto desiderare più volte di vivere per sempre.
Ora il mio destino è incerto, ho molto da sistemare nel passato, ma ti prometto che ti ritroverò nel mio futuro.
Ti assicuro che ricorderò come mi facevi sentire e non l'apatia.
Non è stato un viaggio semplice, ma tu l'hai reso meno doloroso.
Avevo il cuore rotto e tu lo hai guarito.
Hai sciolto il ghiaccio che lo aveva avvolto e forgiato una chiave per aprire la gabbia che lo teneva prigioniero.
Anche se ormai non è più come un tempo, anche dopo aver spezzato la maledizione, voglio che tu lo tenga come un trofeo.
Lo lascio a te, di buon grado.
So che non è molto, una vincita banale, ma è tutto ciò che posso offrirti.
I pezzi sono scomposti e da rimettere in ordine, ma voglio che tu lo faccia secondo il tuo volere.
Voglio che mi aggiusti ancora una volta, voglio che rimetti insieme i pezzi adesso che sapranno rimanere incollati.
Saprai prendertene cura e risanarlo fino a farlo tornare come nuovo, perché se adesso batte, è merito tuo.
Ti lascio le mie carte, so che troverai il modo di farne buon uso.
È come un regalo a metà, ti dono il mezzo per riportare indietro tua madre.
Sei forte e sei una maga, saprai accumulare abbastanza sentimenti in una carta ed esprimerai il tuo desiderio.
Torna a casa, presenzia al matrimonio di Mikaela e Xavier e iniziate la vostra avventura.
E se lei non volesse seguirti, incamminati da sola e io sarò al tuo fianco.
Va' a Ignis, Rhea ti farà entrare ben volentieri nel quartier generale, se vorrai visitarlo.
Confido che anche Maddox sarà lì, felice di rivederti.
Va' a cercare Vivienne a Calyx, ti mostrerà la foresta d'argento sul dorso dei suoi draghi.
Ci sono tante cose che puoi fare, rendi la tua vita degna di essere vissuta e poi racconta a tua madre le tue avventure.
Ti ringrazio, per tutto ciò che hai fatto per me.
Mi hai guarito e ho perdonato il mondo, l'ho fatto grazie a te. Per sempre tuo,
Carter Lionel ... Leon Carter"Una lacrima mi solca il viso, non posso credere che lo dimenticherò.
Piego il foglio e lo infilo nella tasca, voglio portarlo sempre con me.
So che è stupido, ma sento che in qualche modo anche lui mi ha guarita.
Afferro le carte e la chiave del limbo, sono sfinita ma credo di essere in grado di riportarmi a casa.
È semplice, devo solo incanalare la magia della chiave sull'asso di Leon.
Stringo entrambi gli oggetti tra i palmi, «Riportami a casa», gli chiedo.
Sbatto le palpebre, in una frazione di secondo ritorno a Valerian.Sono seduta sul selciato del vialetto di casa mia e da lontano riesco a vedere Reynold attraverso la finestra.
Arranco fino alla porta d'ingresso e busso con le nocche.
«Xavier? Sei tu?» Sento la sua voce, così familiare.
Apre la porta e lo stupore si fa spazio sul suo viso quando mi vede.
«Nicea, sei tornata!» Io sorrido e mi lancio in un abbraccio.
«Ero preoccupato, te ne sei andata senza dire nulla. Xavier mi ha spiegato che eri tornata a Legea.»
«Mi sei mancato, papà.»Non l'ho mai chiamato così, ma grazie a quest'esperienza ho imparato che se c'è qualcuno che merita il mio affetto, quello è Reynold.
Ero troppo arrabbiata per rendermi conto che stava nascondendo il suo dolore per prendersi cura di me.
Lui amava la mamma, tanto quanto l'amavo io.
Non devo più nascondermi, posso mostrarmi vulnerabile perché condividiamo la stessa pena.«Anche tu, questa casa è vuota senza te.»
«Chi si è occupato della libreria? Non credevo che sarei stata lontana da casa per così tanto...»
«È stata Mikaela, era preoccupata come me. Abbiamo scritto parecchie lettere all'accademia, ma tu non ci hai mai risposto.»
Sospiro, non ho mai risposto perché non mi sono mai arrivate.
«Mi dispiace avervi lasciato in pensiero, sono state settimane intense.»
Reynold mi accarezza i capelli e continua a stringermi, le sue braccia forti mi fanno sentire a casa.
«Non importa, ciò che conta è che tu sia tornata.»
Questa è la parte migliore della fine di un viaggio: fare ritorno a casa e scoprire che sei mancato a qualcuno.
«Dovresti passare da Mika, sarà felice di sapere che sei qui.»
Io annuisco e abbandono l'abbraccio. «La trovo alla libreria?»
«Sì, va' a cercarla.»Corro con le gambe stanche, sento che potrebbero cedermi, ma non mi importa.
Quando arrivo alla porta, mi manca il fiato.
«Si può?»
«Entri pure», dice e sono sicura non mi abbia riconosciuta.
Mi faccio strada, rivedere la libreria è bellissimo, mi era mancata.
Mikaela è girata di spalle, intenta a riordinare dei volumi sugli scaffali.
Mi avvicino quatta, poi le tocco la spalla con il dito e quando si gira, la sua espressione è impagabile.«Nicea?»
«In carne e ossa, è bello vederti.»
Mika è radiosa, mi basta guardarla per ritrovare le energie.
Si lancia in un abbraccio e inalo il suo profumo di fiori, mi era mancato anche questo.
«Non posso credere che tu sia tornata, appena in tempo per il mio matrimonio!»
«Non me lo sarei perso per nulla al mondo.»
Stavolta è vero, non vedo l'ora di vedere lei e Xavier all'altare, felici e innamorati.
Non sono più arrabbiata, perché so che quello che provano è reale, reale come ciò che provo io per Leon.
Un amore nato da un incantesimo non sarebbe mai stato lo stesso.
Non credevo lo avrei mai detto, ma sono grata Xavier non abbia scelto me.«Hai badato ai miei libri per tutto questo tempo... grazie.»
Mika mi prende le guance tra i palmi, riesco a vedere le sue iridi chiare.
«Te lo dovevo, mi hai aiutata così tanto, anche mentre piangevi tua madre. È stato brutto starmene qui senza di te, non avevo nessuno con cui parlare.»
«Ma tu sei piena di amici!»
«Gli altri non sono come te, dovresti saperlo.»Ho sbagliato tutto, il dolore della perdita di mia madre mi aveva accecata, mi ha fatto pensare che Mikaela non tenesse a me.
Mi ha fatto credere che lei e Xavier mi stessero lasciando sola ad annegare nella mia sofferenza.
Niente di tutto questo è vero.
Ho tante persone che mi amano, tante persone che amo e posso tornare a vivere.
Adesso è tutto chiaro.
Grazie Leon, questo è merito tuo.
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IGNIS "quanto sei disposto a sacrificare per amore?"
FantasyQuanto è importante l'amore per gli esseri umani? Molto, e Leon Carter lo sa bene. Da quando è stato maledetto, ogni donna di cui si innamora finisce per morire inspiegabilmente dopo ventiquattro ore. Nicea invece, nell'amore non ci crede, è una st...