Proprio quando la lama era ad un palmo dal naso di Jhorin, un oggetto luccicante la colpì, facendo perdere la presa a Silk Razor. Era una freccia argentea dei Lunari. Altre due frecce seguirono la prima, spuntando dalla nebbia e centrando in testa i suoi soldati.
Jhorin approfittò dell'occasione per sfoderare dalla schiena il suo martello. Colpì con forza Silk Razor, che annebbiato dalla sorpresa non riuscì a schivare del tutto. Il martello lo colpì di striscio, facendoli volare via la spada.
Dalla nebbia una lama vibrò contro Razor, ferendolo con un grosso taglio sul braccio. Era Alinar, con una grinta e forza mai mostrata prima. Menò nuovamente un fendente, ma Razor scattò all'indietro con una velocità fulminea. Con prontezza, estrasse dalla cintura un coltello la cui lama era la metà del manico; fece due affondi verso Alinar, obbligandolo ad indietreggiare.
La distanza fra i due diede il tempo a Silk Razor di raccogliere la sua spada, mentre altri banditi dei BloodRunners si facevano avanti per difendere il loro capitano.
Quenya si lanciò all'attacco agilmente, scagliando dardi contro Silk Razor e i suoi soldati. Forniva supporto al suo compagno, limitando i movimenti dei nemici; tuttavia, altri BloodRunners stavano accorrendo, perciò mi mossi velocemente verso Jhorin, che con fatica si era rimesso in piedi.
"Tu non dovresti essere qui!" Ringhiò lui arrabbiato, mentre raccoglieva le asce.
"Potresti anche solo dire di essere contento di vedermi", commentai con tono scherzoso, dandogli una pacca sulla spalla.
Jhorin fece un sorriso, si serrò in spalla l'ascia e urlò a gran voce: "Ritirata! Ripieghiamo sul Lago di Vetro!"
"Non getterò vergogna su di me compiendo un'azione così sciocca!" tuonò Durghok in lontananza, mentre prendeva a testate un'armatura e le deformava completamente il cranio.
Jhorin lo guardò, allibito: "Non essere sciocco Durghok! Abbiamo bisogno di tutto l'esercito per batterli!"
Durghok rise con gusto, quasi come se la battaglia lo stesse facendo divertire. Spaccò a mani nude l'ennesimo elmo e si avvicinò da Jhorin.
"Uomini, ritiratevi verso il lago!" Urlò, con un tono che non lasciava spazio a obiezioni. Poi, abbassò la voce e afferrò con forza il braccio del suo commilitone. "Ma io ho ancora intenzione di vincere questa battaglia", mormorò, con un sorriso che sembrava nascondere qualcosa di più grande.
Guardai entrambi, confuso, ma prima che potessi chiedere spiegazioni, Durghok tirò fuori una strana palla di metallo. Era grande quanto il suo pugno, un insieme di placche metalliche a smussate. A circondare l'involucro di metallo, erano intrecciati dei tubi trasparenti che attraversavano le placche, al cui interno scorreva un liquido argenteo, identico a quello del cannone.
Jhorin sobbalzò di colpo, come se avesse riconosciuto quell'oggetto. "Ma questa...", iniziò a dire, con un misto di incredulità e apprensione.
Durghok lo interruppe, parlando con fierezza e solennità: "Si, è l'ultimo prototipo di Archiebald."
Jhorin e Durghok si scambiarono uno sguardo indecifrabile, un cenno d'intesa pieno di significato. Poi, senza perdere altro tempo, Durghok si lanciò nuovamente nella mischia, spazzando via i nemici con la stessa energia implacabile di sempre.
Fissai Jhorin, aspettando un'ulteriore spiegazione, ma non c'era tempo. "Quenya! Alinar!" Urlai, cercando di farmi sentire sopra il frastuono. "Ritiratevi verso il lago, subito!"
Quenya fece un cenno rapido e annuì, arretrando con agilità tra i nemici. Alinar, invece, cercò di seguire il suo esempio, ma prima che potesse raggiungerci, un gruppo di BloodRunners gli piombò addosso, accerchiandolo.
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Il Sussurro Delle Ombre
FantasyChi sono io, dove mi trovo? Queste sono solo alcune delle domande che mi porsi quando mi ritrovai nel cupo abisso. Sarei rimasto per sempre a vagare in quel luogo tetro e inospitale, ma li in fondo trovai un'entità tetra e buia, ma al tempo stesso a...