Vuoto

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Frammenti di luce oscillavano nella mia testa, fondendosi in un mare di energia informe che mi avvolgeva completamente

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Frammenti di luce oscillavano nella mia testa, fondendosi in un mare di energia informe che mi avvolgeva completamente. Tutto era leggero, calmo come in un sogno eterno dal quale non desideravo svegliarmi.

Poi ci fu un bagliore improvviso, e il mondo cominciò a vorticare. Un lieve calore mi pervase tutto il corpo, riportandomi alla coscienza. Ma con la coscienza arrivò anche il dolore, così acuto da togliermi il respiro. Lentamente si concentrò nel cuore, alleggerendosi fino a svanire del tutto.

Quando aprii gli occhi, davanti a me si stendeva un'infinita distesa di nulla; tutto era immerso nell'oscurità più totale, così densa da impedirmi persino di vedere le mani.

Per quanto ci provassi, non riusciva a venirmi in mente la ragione per cui mi trovassi in quel luogo, se così si poteva definire. Anzi, per la precisione non riuscivo a ricordare nulla, come se la mia mente fosse offuscata da uno sciame tenebroso che rendeva difficile perfino pensare.

Il mio primo istinto fu quello di fuggire, ma senza visibilità era impossibile capire dove andare. Aguzzai la vista sperando di scorgere una luce, ma senza successo.

Iniziai così a camminare senza una direzione precisa in cerca di una via, ma non era affatto un'impresa semplice. Il terreno non era pianeggiante; presentava parecchi dislivelli e la sua superfice era appiccicosa, facendomi sprofondare ad ogni passo di più in quello spazio umido e melmoso. Mi resi conto toccandolo che sembrava respirare, innalzandosi e abbassandosi a un ritmo quasi regolare.

Il tempo scorreva, ma senza riferimenti non potevo scandirlo. Continuai a camminare, la fatica aumentava, le speranze svanivano, ma continuavo a non vedere né sentire nulla.

Sto davvero andando da qualche parte? E se non ci fosse nessun'uscita? Forse mi sto solo immaginando tutto...

Ero assalito da paure e paranoie, domande senza risposta mi tormentavano. Iniziai a tremare, forse anche a causa del freddo pungente che permeava quel posto. Mi fermai solo un attimo per riprendere fiato, ma fu lì che accadde.

Un terribile boato tuonò tutto attorno a me, rompendo l'assurdo silenzio che vi era prima e riecheggiando in ogni dove.

Sussultai dalla paura rimanendo però immobile, ignaro di cosa stesse accadendo.

Improvvisamente, delle luci apparvero nell'oscurità, dapprima flebili come una candela, per poi ingrandirsi mentre fluttuavano verso una voce lontana e incomprensibile. Mi sentii ipnotizzato dalla loro danza, mentre si avvicinavano sempre più alla fonte del suono.

Solo dopo essere arrivato ad un palmo dai bagliori riuscii a capire cosa fossero. Piccole lucciole emettevano quella luce gentile e calorosa, che sembrava stonare con quel tetro e freddo luogo. Allungai la mano per toccarne una, e quasi fulmineamente l'insetto vi si posò sopra. Mossi la mano, e l'insetto riprese a svolazzare assieme ai suoi compagni.

Leggeri brusii continuavano a riecheggiare, dapprima leggeri e di sottofondo, poi sempre più intensi, come se le lucciole stessero trasportando con sé il suono stesso.

Il Sussurro Delle OmbreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora