capitolo 10

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#Valeria

Un rumore fastidioso mi fece svegliare, controllai la sveglia ed erano le 6:00, mi alzai e presi dei vestiti dal armadio, dei leggins neri e una maglia a fiori, poi presi l'intimo dai cassetti e mi diressi in bagno.

Mi guardai allo specchio, avevo i capelli tutti disordinati, delle occhiaie enormi e tutto il trucco mi era colato.

Accesi l'acqua e aspettai diventasse calda per poi entrarci, pensai molto a quello che mio padre possa aver detto a Justin, speravo non mi avesse fatta vergognare parlandogli di me da piccola.

Mi vestii, usci dal bagno e mi diressi in camera, mio padre era seduto sul letto con le braccia incrociate che scrutava ogni mia singola mossa

«buongiorno tesoro» ruppe il silenzio e mi sorrise

«buongiorno papy» contraccambiai il sorriso

«ricordi che dovevamo parlare?» mi chiese alzandosi e venendo verso di me

«mmm si» gli dissi girandomi verso di lui

«bene ti aspetto giu in cucina fra 10 minuti, asciugati i capelli e preparati» io annui e lui si girò e uscì chiudendo la porta dietro di sé.

Asciugati i capelli, mi dedicai al trucco, misi un pò di mascara e della matita, mi spruzzai del profumo, mi guardai dalla testa ai piedi e sorrisi a me stessa.

Scesi e vidi mio padre seduto al tavolo da solo che mi aspettava, appena mi vide un sorriso gli comparve sul volto

«siediti pure» cosi mi avvicinai e mi sedetti di fronte a lui «ieri come sai ho parlato con Justin» io inzzuppai un biscotto nel latte e lo portai alla bocca «é un ragazzo molto simpatico» io scranai gli occhi e ingoiai tutto sorseggiando un po di latte

«c-cosa vi siete d-detti?» balbettai

«nulla di che, mi ha parlato di lui e del fatto che gli interessi davvero» io arrossì e sorrisi «anche a te piace non é vero?» io annui e mi nascosi dietro ai miei capelli

«gli ho chiesto di non farti soffrire e lui mi ha risposto che non lo farebbe mai, perche lui ama il tuo sorriso» lui sorrise e mi accarezzò il braccio «é un bel ragazzo, mi piace» non sapendo cosa rispondere non dissi nulla e sorrisi come un ebete fino a quando il telefono vibrò

"Pronto"

"Buongiorno piccola" riconobbi la sua voce subito e sorrisi

"Buongiorno" dissi dolcemente

"Che stai facendo?" mi chiese

"Ho appena finito di parlare con mio papà, ora mi lavo i denti e vado a scuola" dissi alzandomi dal tavolo e salutai mio papà con una mano

"Okay" mi disse e la chiamata terminò.

Andai in bagno e sentí il campanello di casa suonare e mio padre aprí

«Buongiorno signor Tood»

Quella voce, non poteva esser lui

«Buongiorno signor Bieber, mia figlia si sta lavando i denti e presto starà qui con noi»

Non poteva esser vero, cosi mi lavai i denti di corsa e scesi, vidi lui seduto sul divano che parlava con mio padre, stava sorridendo.

«Hey scusa il ritardo» lui si girò di colpo e venne verso di me abbracciandomi

«tranquilla piccola» mi diede un bacio sulla fronte

«vabbeh io vi lascio che devo sacappare al lavoro» disse mio padre alzandosi, dando una pacca sulla spalla di Justin e un bacio sulla guancia a me

«buon lavoro signor Tood» e con questo mio padre scomparí in garage.

«Forse dovremmo andare a scuola» guardandolo annui, presi le chiavi di casa e uscimmo.

Arrivati a scuola lui mi salutò dandomi come sempre un bacio sulla guancia e sussurandomi all'orecchio

«sei bellissima» io arrossí

«grazie» dissi leccandomi le labbra, lo salutai con un dolce bacio sulla guancia dove poi lui sorrise

«ci vediamo dopo piccola» e detto questo andò verso i suoi amici che lo stavano aspettando.

Arrivai in classe e come sempre Stephanie mi accolse insieme a tutta la classe

«buongiorno Vale come stai?» io mi avvicinai e l'abbracciai

«molto bene te?» lei si stacco e mi guardò

«conosco bene quello sguardo chi é lui? É Jake?» io mi irrigidi

«no no» lei sorrise alzando le bracca in segno di arresa

«e chi é il fortunato?» io arrossi e una ragazza che venne da dietro mi spinse

«é Justin, Justin Bieber, quel ragazzo di quarta» io la squadrai, lei mi sorrise e mi porse la mano

«piacere Jessica e tu devi esser Valeria» io gli strinsi la mano e annui «il gatto ti ha mangiato la lingua?» e insieme a lei due ragazze scoppiarono a ridere «come ha fatto Justin ad innamorarsi di te quando potrebbe avere per esempio» fece una pausa guardandosi attorno per poi riguardarmi e sorridermi «me» io ingoiai la saliva e mi leccai le labbra cercando le parole per potergli rispondere

«se davvero lui avrebbe voluto te sarebbe gia venuto due mesi fa, quando io non c'ero neanc'ora, ma evidentemente non é te cio che vuole» lei si irrigidi e i suoi occhi diventarono cupi, Stephanie mi strinse la mano e mi trascino verso di lei, io la respinsi e andai di nuovo da lei

«aspetta non mi dire» lei mi guardò e io le sorrisi «a te piace» tutti si fermarono da cio che stavano facendo e vennero li, Jessica mi prese per un braccio e mi fece sbattere contro il muro

«ascoltami bene, se fossi in te non mi metterei contro di me» io alzai un sopracciglio e la spinsi allontanadola da me

«altrimenti?» lei rise

«non credo tu voglia saperlo» io scrutai ogni gesto che faceva

«é Justin cio che vuoi?» mi girai verso la voce che stava parlando e notai che era Stephanie

«si» disse Jessica, cosí Stephanie sorrise, mi guardò e indicò senza farsi vedere la porta, dove era appena entrato lui, si proprio Justin, cosí mi allontanai prendendolo per un braccio e trascinandolo vicino a me

«tesoro, lui non é un trofeo da vicencere» lei incavolata al massimo mi guardò senza nemmeno accorgersi della sua presenza

«tanto vincerò io» io scoppiai a ridere e Justin prese la parola

«tu vincerai che cosa?» lei portò lo sguardo da me a lui dove diventò subito rossa.

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