Lo segui
«che ti prende?» l'unica cosa che ricevetti fu il silenzio e il suono dei passi pesanti di Justin.
Arrivati al portone un uomo di 40 anni circa, aprí la porta e senza proferire parola Justin gli lanció la giacca
«prendi pure la sua e lasciaci in pace» gli disse, cosí si avvicinò e gli porsi la giacca
«grazie» gli dissi, lui mi guardò come se quella parola fosse a lui sconosciuta e mi sorrise.
All'intero si presentava un entrata ampia con un corridoio e una porta scorrevole, una foto di famiglia sull'arco decorava il piccolo spazio e posti per terra in vasi decorosi c'erano dei fiori.
Presi il corridoio seguendo Justin, in fondo trovai un ampio salotto, la televisione spuntava da un mobile, due divani circondavano il tutto e in mezzo un tavolino di vetro con all'interno un'affresco di un tramonto, per dare un tocco speciale.
Justin si sedette sul divano, con un telecomando spense le luci e accese la televisione
«ti siedi o stai li imbambolata a guardarmi?» mi chiese battendo con la mano il posto vicino al suo, cosí senza esitare mi sedetti affianco a lui
«che film ti va di guardare?» pensai ad un film, quando mi passò per la mente 'the last song' di Miley
«the last song» lui aggrottò le sopracciglia, ma senza aggiungere niente scrisse il titolo
«é questo?» guardando la copertina annui, cosí lo fece partire.
Quando venne la parte di Ronnie che baciava Will, lui sorrise
«se tutti i primi baci avvenissero così, sarebbe orribile» mi sussurrò all'orecchio, io mi limitai a sorridere.
Finito il film mi girai verso Justin, accorgendomi così che era nel mondo dei sogni
«hey Justin» gli baciai la guancia, ma non si mosse nemmeno
«andiamo svegliati» lo tirai per il braccio
«che c'é?» mi chiese aprendo un occhio e poi l'altro
«il fim é finito» gli feci notare dai titoli di coda che segnavano il finale del film
«hai fame?» mi chiese mettendosi seduto, solo allora mi resi conto che la mia pancia stava brontolando così annui, lui si alzò e prendendomi le mani, fece alzare anche me e mi condusse in cucina dove una signora vedendoci venne verso di noi
«allora cosa desidera signorina?» io sorrisi
«mi dia pure del tu e mi chiami Vale perpiacere» lei ricambiò il sorriso «comunque vorrei due ciambelle gentilmente» dissi
«con cioccolato, marmellata, crema o vuote?» mi chiese
«una cioccolato e l'altra marmellata, grazie» lei sorrise e si voltò verso Justin
«lei cosa vuole?» lui portò il suo sguardò su di lei
«caffé» dalla sua orribile maniera, gli tirai un calcio sotto al tavolo così aggiunse «grazie» lei sorridendo si segnò tutto e scomparí dietro il balcone
«chi é lei?» lui mi guardò e sorrise «lei é Bridget ed é la cameriera, Lucas l'autista, Lilly la domestica, Viky la ragazza di Lucas, ma per restare al suo affianco a deciso di lavorare con "bagnina" e in fine Brude il maggiordomo che hai visto all'entrata» io scranai gli occhi e la mia bocca si aprí di sua volonta, lui scoppiò a ridere
«Si lo so, mia mamma é esagerata» io richiusi la bocca e mi leccai le labbra
«ma come mai non vivi, ma con i tuoi?» lui si portò le mani fra i capelli
«perche la scuola é piu vicina ai miei che a me, quindi appena la finirò, mi trasferirò qui definitivamente» mi disse come se la cosa fosse la piu normale di sempre «anche se adesso con la mia famiglia stiamo discutendo di farmi rimanere qui, perché dicono che ormai ho 19 anni, ma la verità è che vogliono mandarmi via» io risi, ma prima che Justin parló arrivò Bridget
«ecco le due ciambelle per te e il caffé per lei, buon appetito» poi si girò e tornò in cucina
«ma loro vivono tutti qui o vengono la mattina?» lui sorseggiò il caffé fino a riporlo a posto vuoto
«no no loro stanno tutti qui, ormai sono la mia famiglia» io sorrisi, era dolce da parte sua definirli cosi.
Mangiai di fretta e furia le ciambelle, perché avevo davvero tanta fame.
«Andiamo?» mi chiese
«dove?» lui fece un sorriso malizioso
«in camera mia» io ingoiai la saliva che mi si era formata in gola e mi leccai le labbra
«s-si» mi prese la mano e mi fece alzare, tornammo lungo il corridoio di prima ritornando così all'entrata principale, ma questa volta attraversammo la porta, c'erano tante stanze chiuse e in fondo si presentava una scala a chiocciola, le salimmo e ad accoglierci c'era un altro corridoio con altre tante stanze, entrammo in una di esse.
La stanza che mi si presentò davanti era magnifica, il letto era in mezzo alla stanza, attaccati alla parete c'erano poster di giocatori di hockey, una porta chiusa era in mezzo ad essi, sicuramente portava al bagno, di fianco una scrivania bellissima fatta di legno chiaro era ricoperta da tanti fogli e libri, dall'altro lato tantissime medaglie e trofei abbellivano il quadro appeso poco più sotto di Justin in divisa , davanti invece si presentava una libreria e attaccata al muro difronte al letto c'era la televisione .
«vuoi vedere una figata?» mi chiese mentre i suoi occhi si illuminarono, io annui, cosí si alzò e andò accanto alla libreria, spostò un libro, ed essa si girò presentando delle scale, lui sorridendomi mi accompagnò in fondo ad esse, dove c'era un corridoio con delle porte gia aperte, in una si intravvedeva uno studio, nell'altra una sala computer, in un altra ancora una piscina interna, ed in fondo una porta era chiusa insieme ad un altra, lui l'apri e una palestra enorme si presentò ai miei occhi, era divisa in due, da una parte c'era una palestra per fare muscoli, dall'altra invece era vuota con due canestri ai lati.
«Ti piace?» mi chiese girandosi
«si é stupendo» lui sorridendo si avvicinò
«qui organizzo tutte le feste migliori, ovviamente non li faccio entrare dalla mia stanza, ma li dietro c'é una porta che si confonde con il muro che porta all'esterno, ed é divertentissimo vedere i ragazzi ubriachi che cercano di uscire sbattendo la testa sul muro» dopo questo ci guardammo e scoppiammo a ridere.
STAI LEGGENDO
❤BELIEVE IN US❤
FanficJustin Bieber un ragazzo stronzo,ma romantico allo stesso tempo, difficilmente esprime le proprie emozioni o sentimenti. Valeria Tood una ragazza dolce e timida, ha paura ad innamorarsi, darebbe la vita per la sua famiglia e per le persone a lei car...