#valeria
Entrai in classe dove tutti erano gia presenti ed imbarazzata mi incamminai verso il mio banco dove, come mi aveva detto la ragazza sta mattina c'erano tutti i libri posati sopra
«scusi lei sarebbe?» mi girai per vedere la professoressa con le braccia incrocate e l'espressione confusa
«ehm io sono Valeria Tood» e subito gli comparve un sorriso sul volto
«sei la ragazza nuova?» io annui e le guance cominciarono ad diventarmi rosse
*stupida timidezza*
lei venne verso di me e mi incitò a sedermi «dovrei farti compilare un ritardo, ma dato che sei nuova chiudo un occhio» io sorrisi e lei contraccambiò girandosi e tornando a spiegare la lezione di matematica, dati i numeri sulla lavagna.
Suonò la campanella, potevo finalmente tornare a casa, uscii dalla classe e sentii il mio telefono vibrare nelle tasche dei mie Jeans, lo accesi e notai che c'era un messaggio da parte di mia mamma
DA MAMMA: Hey tesoro come é andato il primo giorno? Senti vicino a casa c'é un supermercato potresti prendere il pane grazie ❤
Sorrisi e risposi
A MAMMA: molto bene gli insegnanti sono tutti simpatici... Va bene esco da scuola e vado, a dopo mamma❤
Bloccai il telefono e lo misi in tasca, ranggiungendo l'uscita una mano mi prese il braccio «non ti sei dimenticata di salutare nessuno?» mi leccai le labbra e poi sorrisi
«hey Juss non pensavo dovessi salutarti sempre» cosi come sorrisi io lo fece pure lui
«vuoi venire con me a fare un giro?» io annui, ma poi mi ricordai del piacere che dovevo fare a mia mamma
«ehm Justin io dovrei andare a prendere il pane per mia mamma, se vuoi puoi accompagnarmi» lui annui mi prese la mano e mi accompagnò verso il primo supermercato «ma non hai la macchina?» lui toccandosi i capelli sorrise «si certo, ma casa dei miei é qui vicina non mi serve la macchina, la lascio sempre parcheggiata li per quando mi serve per viaggi piu lunghi» io annui.
Pochi minuti dopo arrivammo nel supermercato, mi indirizzai verso il pane, dove c'era una signora di mezza età al di la del balcone
«buongiorno desidera?» e poi mi sorrise
«4 spaccate grazie» e contraccambiai il sorriso,dopo averlo pesato me lo porse e prendendolo andai alla cassa, notai come Justin guardasse ogni movimento che io facessi e non riusci a trattenere una risatina soffocata
«che c'é di divertente» la sua esperessione era confusa
«niente mi sento solo un po osservata» lui mi prese per i fianchi, mi tolse i capelli che mi incorniciavano il viso e me li porto dietro all'orecchio dove sussurò in modo che senta solo io
«perche sei bella» le mie guance divennero rosse e mi nascosi il volto con i capelli, ma lui me li sposto «hey piccola non coprirti» cosi mi spostai dalla sua presa e mi accorsi che era arrivato il mio turno, pagai e uscii con Justin dietro di me, mi si affiancò e mi prese la mano intrecciando le nostre dita assieme cosi lo guardai «che c'é perche mi guardi cosi?» io non sapendo cosa dire stetti zitta cosí si fermò e mi prese il viso fra le mani «davvero non evitarmi dimmi che hai?» io lo guardai
«io ho solo paura» lui mi guardò confuso
«paura? Paura di cosa?» io mi leccai le labbra e ingoiai la saliva che mi si era formata in gola
«si ehm paura che tu faccia cosi con tutte e io mi sto solo illudendo» lui sorrise
«hey piccola adesso ti accompagno a casa se no tua mamma si preoccupa, parliamo di tutto sta sera» io aggrottai le sopracciglia
«sta sera?» lui sorrise e mi accarezzò la guancia
«speravi di non rivedermi piu eh?» Subito un sorriso comparve sulle mie labbra, mi staccai dalla sua presa lasciandolo con uno sguardo perplesso sul suo volto, ma prima che potessi aprire bocca lui mi si avvicinò «dovresti darmi il tuo numero» io mi fermai e lo guardai mentre cercava qualcosa nelle tasche dei jeans, poi estrarre il suo telefono porgendomelo, io inseri il numero e glielo diedi «beh allora ci sentiamo dopo» io annui ed entrai in casa vedendo con mia sorpresa mia mamma e mio papà sul divano che guardavano la TV
«hey il pane dove lo metto?» loro si alzarono di colpo e vennero verso di me
«hey tesoro mettilo pure in cucina e raggiungici ci devi raccontarci come é andata» io sorrisi ed entrai in cucina posando il pane sul tavolo per poi raggiungerli sedendomi sul divano
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❤BELIEVE IN US❤
Fiksi PenggemarJustin Bieber un ragazzo stronzo,ma romantico allo stesso tempo, difficilmente esprime le proprie emozioni o sentimenti. Valeria Tood una ragazza dolce e timida, ha paura ad innamorarsi, darebbe la vita per la sua famiglia e per le persone a lei car...