capitolo 21

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Mi svegliai per via di un dolce bacino sulla fronte, sperai fosse Justin, ma appena aprí gli occhi capí che era mia mamma

«tesoro»disse scostandomi i capelli che mi caddero sul viso durante il sonno «Le ragazze saranno qui a breve» mi misi seduta guardando la sveglia erano le 10:30 «vogliono comprare dei regali per natale, tu saprai sicuramente dove portarle» disse sorridendomi, per poi alzarsi e uscire dala stanza lasciandomi sola.

Mi ero completamente dimenticata dei regali, cosa avrei regalato a Justin? Magari troverò qualcosa al centro

Mi tolsi il pigiama e misi dei jeans attilati neri con degli strappi, una maglietta bianca con delle scritte nere, sopra misi una felpa grigia e ai piedi misi delle vans dello stesso colore.

Mi truccai lievemente con un filo di mascara e della matita nera.

Finii giusto in tempo che il campanello suonò, mia mamma aprí la porta e le voci delle ragazze rimbombarono in tutta casa.

Presi il portafoglio, la porsa e scesi.

«oh wow Vale stai benissimo» mi disse Lisa squadrandomi e io arrossí.

Presi la giacca e salutando mia mamma uscimmo.

L' aria gelida di quella mattina si fece sentire sul mio viso provocandomi un leggero brivido lungo la schiena.

Arrivammo al centro dopo 10 minuti e subito Lisa e le ragazze si precipitarono all'interno del primo negozio, era piccolino, vendeva profumi di ogni genere , trucchi e cose per il bagno.

Curiosai fra il settore maschile per vedere se c'era un profumo adatto per Justin, ne spruzzai alcuni per sentire la fragranza, ma sembravano tutti uguali, quindi ci rinunciai.

Michelle prese un profumo per sua mamma, mentre le altre ragazze, proprio come me, uscirono senza nulla in tasca.

Passammo il pomeriggio alla ricerca di regali, ma ad ogni negozio in cui mettevo piede mi demotivavo, non riuscendo a trovare nulla di adeguato e di soddisfacente per Justin.

Entrammo nell'ultimo negozio, ed i miei occhi caddero su quelli che sembravano dei cuscini personalizzabili, c'erano di tanti tipi e misure, scelsi quello a forma di cuore e sul retro scritto

"A che mi serve il sole se la luce mia sei tu...a che mi serve il cielo se la mia stella sei tu..."

Presi il telefonino e andai sulla galleria cercando l'unica foto fatta assieme, non era bellissima, ma non importava, ne avremmo fatte altre più avanti.

Quando diedi la foto al signore non ci volle molto prima che ritornasse con il mio cuscino pronto, era perfetto come immaginavo, lo feci incartare e soddisfatta pagai.

Alle ragazze inizialmente la mia idea non piaceva, ma una volta finito pure loro ne erano elettrizzate quanto me.

Uscimmo e l'aria di dicembre mi colpì in pieno viso facendomi rabbrividire tutta, le ragazze riuscirono a comprare qualcosina e ne ero felice, eravamo tutte fiere dei nostri regali e non vedevamo l' ora di vedere le facce dei destinatari una volta scoperto il contenuto.

Ogni anno ci radunavano tutti intorno al fuoco, seduti sul divano, scartando i regali, per poi cenare con le prelibatezze di mamma, tutti gli anni li abbiamo passati assieme e ogni anno era più bello di quello precedente, ma quest'anno sarebbe stato anche meglio, perché per la prima volta ci sarebbe stato pure Justin.

Arrivammo a casa, la neve cominciò a scendere facendoci sorridere tutte, iniziamo a correre con la testa alta e la bocca aperta provando a prendere i fiocchi di neve che cadevano da tutte le parti, per le mie amiche, sembrava una cosa facilissima, ma per me non proprio, sembrava che i fiocchi si rifiutassero di essere presi da me

«ragazze rientrate che se no prenderete freddo e poi passerete il Natale nel letto con la febbre» disse mia mamma, così annuimmo e rientrammo, mi tolsi la giacca seguita da tutte e poi ci accomodammo sul divano.

«Vale prima ha chiamato Justin, chiedeva se eri qui, era abbastanza preoccupato, chiamalo» disse mia mamma.

Mi ero completamente dimenticata di avvisarlo, non avevo nemmeno guardato il telefono, così lo tirai fuori e lo sbloccai

10 chiamate senza risposte
4 messaggi

Aprì i messaggi erano tutti di Justin

DA JUSS: "piccola buongiorno❤️"
DA JUSS: "ci sei?"
DA JUSS: "piccola rispondi"
DA JUSS: "ho chiamato a casa, dove sei? Rispondimi"

Mi diressi in camera, composi il suo numero e lo chiamai, rispose al primo suono

"Vale grazie a dio, dove diavolo eri? Ho provato a chiamarti, ho chiamato pure a casa, dio mi stavo preoccupando, se non mi avessi chiamato, avrei preso la macchina e sarei venuto a cercarti" disse tutto d' un fiato

"Justin scusa, ero al centro per prendere i regali" dissi cercando di tranquillizzarlo

"Regali?" Chiese confuso, potevo immaginarlo con le sopracciglia corrugate aspettando impaziente la mia risposta

"Si i regali per Natale, sei stato invitato pure tu qui a casa" dissi

Avrei preferito un momento migliore per dirglielo

"Diavolo piccola, potevi avvisarmi che ti avrei accompagnato io" disse per poi tirare un sospiro "Comunque per la cena ci sarò, dirò hai miei che mi hai invitato te"

"Perfetto, comunque non ero sola, c'erano Lisa, Michelle e Samantha con me e mi ero completamente dimenticata di chiamarti per avvisarti" cercai di giustificarmi

"Questa non è una buona motivazione, comunque non importa perché stai bene ed è quello che conta" mi disse "ci vediamo questo pomeriggio, ciao piccola"

"Ciao piccolo" dissi per poi riattaccare

Scesi e sentì una parte del discorso che le ragazze stavano facendo

«io vorrei poter dire lo stesso, ma non è così» disse Lisa

«perché? Non sarà così difficile, una volta detto» disse Michelle

«io credo che lei non ci perdonerà» disse Samantha

*Ma cosa sta succedendo? Lei chi? E cosa dovrebbero dire?*

«io mi tolgo fuori, le voglio bene...» continuò Samantha 

«non è che noi non le vogliamo più bene, solo credo sia giusto dirglielo. Si sta parlando comunque di suo padre, credo che dopo non mi rivolgerà più la parola dato che non gliene ho parlato prima, ma cosa potevo fare? non posso più stare zitta, non è colpa mia e non voglio perdere Valeria.» disse Michelle

*mio papà? Ma cosa sta succedendo?*

Mi avvicinai a loro e appena Lisa mi vide sgranò gli occhi e impallidì

«cosa succede a mio padre?» chiesi e subito Michelle si girò di scatto per poi ingoiare la saliva e leccarsi le labbra

«h-hai sentito tutto?» chiese portandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio

«ho sentito abbastanza per saperle che parlavate di me e di mio padre. Quindi che succede?» chiesi incrociando le braccia attendendo una risposta da parte di tutte


 

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