Un forte baccano mi fece balzare dal letto, guardai l'ora erano le 6:00 di mattina, strofinandomi gli occhi presi i vestiti e la biancheria intima dai cassetti e andai in bagno per farmi una doccia.
L'acqua mi fece svegliare e rillassare allo stesso tempo, ma non potevo fare tardi così uscì, mi asciugai e mi vestii.
Andai in camera presi le ultime cose per la scuola e mi diressi da basso, dove i miei, erano gia seduti per la colazione.
«Allora dove sei stata signorina?» disse mio padre con tono deciso
«mm da un' amica» la scusa non lo fece smettere di parlare
«é una della tua scuola?» io annui «cosa andavi a fare alle 8:30 di sera da lei?» mi chiese alzando un pò la voce
«era a casa da sola e mi ha chiesto compagnia» mentii e notaì lo sguardo lievemente divertito di mia mamma per la scarsa bugia che avevo detto, anche se sembrava funzionare.
«Chi é questa ragazzina? La conosciamo?» io scossi la testa
«non credo si chiama Stephanie Jones, é in classe con me» lui annui, ma non sembrava che gli bastasse per cambiare discorso
«dunque mi stai dicendo che questa Stephanie era a casa da sola e tu da buona amica sei andata a trovarla passando del tempo con lei?» fece una pausa per capire se era esattamente cio che ho detto cosi annui «allora la domanda sorge spontanea, come mai sei tornata a casa cosi tardi?» io mi guardai le mani per poi alzare lo sguardo e fingere una risata
«ci siamo addormentate, e sua mamma mi svegliò per chiedermi gentilmente se volessi fermarmi da loro a dormire, ma io gli risposi di no che non serviva, cosí mi accompagnò a casa» mia mamma scranò gli occhi e si tappò la bocca con le mani
«ah capito, beh é stato gentile da parte sua» mi sorrise, così credendo che avesse finito mi alzai, ma mi prese un braccio «la prossima volta avvisaci, io e tua mamma eravamo molto in pensiero per te» io annui e cosi lasciò la presa dal braccio, uscì di casa e mi ritrovai Justin con le braccia incrociate e lo sguardo fisso su di me
«alle tante piccola» io sorrisi
«che ci fai qui?» lui scoppiò a ridere
«secondo te? Non sono venuto di certo qui per contare quanti fili di erba hai nel prato» disse con tono secco
«okay andiamo» gli risposi avanzando verso di lui.
Arrivati a scuola lui si stacco da me come se qualcosa lo turbasse
«succede qualcosa?» lui mi guardò
«no niente ora va in classe» mi disse con fredezza
«ma -» cercai di dire, ma mi fermò
«vai in classe ti ho detto!» cosi senza dire niente mi avviai all'interno della scuola.
Andai all'armadietto per predere i libri delle ore che avrei avuto, mi girai e vidi Justin con un'altra ragazza in fondo al corridoio e la rabbia si impossessò di me, appena mi vide gli sorrisi, ma lui distolse subito lo sguardo portandolo su di lei.
Ero persa nei miei pensieri, quando, sentì sbattere l'armadietto di fianco al mio, facendomi spaventare, così guardaì chi era quel imbecille.
Era un ragazzo abbastanza alto capelli neri e occhi di un azzurro intenso
«hey non ti ho mai vista da queste parti, ti ho spaventata?» mi disse con un leggero sorriso sulle labbra
«no no tranquillo» gli dissi portando una ciocca di capelli dietro all'orecchio
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❤BELIEVE IN US❤
FanficJustin Bieber un ragazzo stronzo,ma romantico allo stesso tempo, difficilmente esprime le proprie emozioni o sentimenti. Valeria Tood una ragazza dolce e timida, ha paura ad innamorarsi, darebbe la vita per la sua famiglia e per le persone a lei car...