13.

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Alex sorrise, guardandosi a petto nudo, allo specchio. Il suo collo aveva un graffio e un piccolo morso che era diventato, una macchietta violacea. Ridacchió indossando la maglietta, la sua piccola donna lo aveva baciato con irruenza, con forza, lo aveva marchiato, e lui era felicissimo.
Sistemó i capelli, sospirando. Avrebbe avuto tempo di parlarle oggi?
Uscì dal bagno, trovando Belle in camera. Guance rosse e sguardo basso, timida come al solito, ma sempre bella.
-Sei pronta? -
Lei annuì, guardando il pavimento. Non aveva spiccicato parola. Si erano baciati a lungo, si erano stretti in un abbraccio movimentato e si erano addormentati. Ma la mattina lei si era... Pentita. O forse era solo in imbarazzo. Guardó Belle stringersi nella maglietta di Lilith. Le stava bene, ma era un po' troppo attillata sul seno. Mmm, seno che ieri lui aveva sfiorato, con le mani. E che avrebbero potuto notare gli altri, pensó ingelosito.
-Devo prendere solo la borsa. -
-Belle... - la fermò per un braccio, mentre gli passava accanto. Le porse la sua felpa rossa, - Potresti indossarla se... Se, insomma, hai freddo.. -
-Grazie. -
Le sollevò il viso e le depose un lieve bacio a stampo sulle labbra.
-Pronta? -
La ragazza annuí sentendosi sui carboni ardenti. Il cuore le batte a forte nel petto e pensava di svenire. La scorsa notte di erano lasciati andare, si erano consumati di baci e si erano toccati come se non potessero fare altro.
Per tutto il tragitto verso scuola, Belle rimase in silenzio sul sedile posteriore dell'auto, accanto ad Alex, Caleb che parlava ininterrottamente della lezione di biologia e della nuova supplente.
-Insomma, quella lì è davvero fuori! Sembra avere una faccia da rospo! -
Lilith ridacchió dal sedile dietro, con questa scusa Alex poté levare gli occhi verso lo specchietto retrovisore incontrando lo sguardo di Belle.
Era così bella!
Le ciocche di capelli le sfioravano il viso, mentre le labbra a cuore erano piegate in una smorfia lieve. Labbra che aveva baciato, labbra che voleva su di lui.
Riuscirono ad arrivare a scuola senza intoppi, quando lui avrebbe voluto inchiodare sulla strada, fermarsi in un posto qualsiasi, afferrare Belle e baciarla.
Sospirò pesantemente mentre varcavano i cancelli di scuola.
Lilith accompagnò Belle, al suo armadietto, scostando studenti troppo indaffarati a parlare, non riusciva a capire come le persone potesse avere così voglia di aprire bocca la mattina. A meno che la bocca non la usassero per i baci.
Cambiò velocemente i libri, prima che una figura si avvicinasse.
-Quindi sei viva? Che peccato. Pensavamo tutti che fossi morta, assieme a quell'uomo. E un peccato penso che al suo posto, avrebbero dovuto trovare il tuo cadavere.-
-Samantha smettila. Non è ferendo Belle che avrai le attenzioni di mio fratello. - Lilith si intromise piazzandosi davanti a Belle, mentre la ragazza bionda dagli occhi blu alternava lo sguardo furioso da una all'altra ragazza.
-Fatto sta che questo scempio dovrebbe bruciare con tutti i vestiti logori che porta. -
-Sbaglio o avevi detto che i miei vestiti ti piacevano?! - disse Lilith. - Perché sono i miei quelli che porta. -
-Lilith, non importa. Andiamo in classe.-disse Belle, volgendole uno sguardo implorante.
-Oh ma quindi il mostro parla! -
Cercó di mantenere la calma, stringendo i detti alle sue battute, ai suoi insulti. Lilith l'aveva protetta molte volte, ma era giunto il momento di smetterla.
-Senti stronza! Il mio nome è Belle, non bleah! Non ti ho chiesto consigli sull'abbigliamento e se avessi dubbi di certo non chiederei a qualcuno che si veste da puttana! Non mi interessano i tuoi pensieri, le tue cattiverie, le tue stronzate, d'ora in avanti tieni la bocca chiusa e gira alla larga da me! Non mi interessano le tue fottute opinioni del cazzo! -
Intorno a loro di formò un piccolo gruppetto, tutti a guardare sbalorditi la ragazza che teneva testa alla capo cheerleader! Gli occhi avevano iniziato a bruciare ma non perle lacrime, sembrava che la rabbia avesse accesso sul suo corpo un fuoco. La pelle, gli occhi, le labbra, le mani sembravano andarle a fuoco. E lei sembrava sul punto di saltare addosso a Samantha e strangolarla.
-Samantha!-la voce di Alex suonò forte e chiara. - Allontanati dalla mia ragazza! Non rivolgerle più la parola! -
Il braccio di Alex avvolse in fretta le sue spalle spingendola piano verso l'uscita.
-Lilith. - sussurrò solamente prima di trascinare Belle fuori dall'istituto.
-Alex?! Cosa stai facendo? Dobbiamo andare in classe! Fermati!-

Alpha's HEART.SOSPESA. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora