20.

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Alex tenne fra le braccia Belle, per quelle che sembravano ore. La ragazza si era addormentata e parlava nel sonno. Preoccupato, anche se esausto la tenne stretta a sé, rassicurandola. Arther si sfregó con forza il viso, guardando per la millesima volta in direzione di sua figlia. Doveva ammettere che era quasi esploso di gelosia vedendo la sua "bambina" stretta in quell'abbraccio con il suo giovane compagno...e poi lui non aveva nemmeno una maglietta! Infatti sul giovane petto nudo poggiava il viso addormentato della figlia, totalmente rilassato.
Ma gli atteggiamenti del piccolo Hale erano del tutto privi di lussuria. Stringeva sua figlia con un'amore profondo negli occhi e una preoccupazione vivida.
-La febbre sembra essersi abbassata. - mormorò sottovoce per non svegliare Belle.
Erano circa le 4 del mattino e la luna ormai scomparsa lasciava posto ad una nuova alba.
-So che pensa che lei debba stare al sicuro, ma... Ha bisogno di sapere la verità. Questa notte ho avuto quasi un attacco di cuore a vederla lì, sul cornicione della mia finestra, pallida e scalza. Il suo Istinto l'ha portata da me. E se lo ha fatto ci sarà un motivo. -
Arther fissó il ragazzo. Cercava con un giovane ruggito di farsi temere, ma a tradirlo erano i suoi occhi che con straordinaria dolcezza accarezzava il viso di Belle.
-È palese che sia venuta qui. Sei il suo compagno. Se come hai detto, parlava nell'antica lingua, il suo spirito di lupo ha cercato te perché siete innegabilmente legati. Ma ti avverto ragazzo, non sarò clemente se le spezzerai il cuore. Ti uccideró con queste mani. - mostrò lui i palmi, con sguardo serio.
Alex annuì. Scostò delicatamente una ciocca di capelli dal viso di Belle.
-Dobbiamo cambiarla e metterla a letto... -
-Oh, giovane! Tu non ti azzarderai a vedere nuda mia figlia! -
Alex ridacchió sotto lo sguardo furioso di Arther.
-No certo che no. -

Gli occhi di Belle si aprirono, la bocca le sembrava così arsa e secca come il deserto, si sentiva a pezzi. Le ossa le duolevano come se le fosse passato un camion addosso. Si sentiva debole e stremata.
Sospirò tentando di mettersi a sedere, il letto sembrò che la tirasse nuovamente giù.
-Sei sveglia. - borbottó una voce assopita accanto a lei. Alex la guardava con gli occhi semi chiusi, le ciglia che gettavano un ombra sensuale sul suo viso.
-Cosa è successo? -
-Belle. Dobbiamo parlare.. -
-Sono nella tua stanza? Come diavolo ci sono fin... Oh! Il sogno! Avevo sognato... - si voltó verso Alex con occhi sgranati. Come diavolo era finita lì?!
-Avevo sognato di venire qui da te.... E ti ho raggiunto.. -
-Belle, devi ascoltarmi. Questa notte sei venuta da me, con la febbre alta.-
Belle scosse la testa, incredula.
-Sono sunnambula? -
-Non è questo.. È molto complicato da spiegarti... -

Alpha's HEART.SOSPESA. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora