Alpha's HEART.SOSPESA.

18.

Belle si mosse piano, allargando braccia e gambe sul materasso. Si sentiva bruciare la pelle, come se il calore provenisse all'interno del suo corpo, come se una febbre la consumasse dall'interno. Si lamentò spostando le lenzuola, il calore era insopportabile.  Annulla le erano servite le lunghe docce d'acqua fredda, nemmeno gli impacchi di ghiaccio. Aprì gli occhi verso il soffitto della sua "vecchia" camera. Era stata una settimana impegnativa, che l'aveva stressata. Venire a conoscenza di avere una famiglia, di essere la bambina che cercavano da anni, abbandonare la casa degli Hale... Ed Alex, trasferirsi.
Sospiró muovendosi sul letto. Stava andando a fuoco.
Le mancava vivamente. E il solo pensare a lui le faceva venire la pelle d'oca sulla braccia. Come se lui fosse una calotta di ghiaccio. Rabbrividì per un solo istante, prima di ritrovarsi di nuovo nell'inferno.
Chissà cosa stava facendo. La stava pensando almeno un po'?!
Oppure per lui era stato solo una sciocchezza baciarla. Eppure lei continuava a perdere il respiro al pensiero dei suoi baci sulla pelle. D'un tratto le sembrò di assopirsi, di cadere in quel fuoco bruciate. Chissà se Alex sarebbe stato in grado di farlo passare.
Si ritrovò in un sogno. Il suo corpo caldo dalla febbre si muoveva come in autonomia verso la finestra aperta. La brezza fresca però non l'aiuta a a raffreddarsi. Le sue mani si aggrapavano al bordo, guardando fuori gli alberi smosso dal leggero vento e la bellissima luna che baciava tutto con i suoi gentili raggi.
La luna...
Bellissima. Crescente.
D'un tratto si accorse di volerla raggiungere. Raggiungere quei raggi.
O Alex.
I suoi piedi nudi toccarono il manto erboso. Si voltò indietro a guardare la finestra dove poco prima era affacciata. Come aveva fatto a raggiungere il terreno?
Ah, il sogno...
Dove doveva andare?!
Alex.
I suoi piedi si mossero da soli, velocemente, eppure a lei sembrava solo di camminare.
Camminare. Camminare.
Ma come sarebbe arrivata da lui?
I suoi piedi però macinavano il terreno, passo dopo passo, nell'erba alta, fra gli alberi e gli arbusti alti. Belle si fissò i piedi sporchi prima di sollevare lo sguardo, gli alberi erano finiti.
Finiti.
Sollevò la mano per coprirsi da un raggio di luna. La finestra di Alex era aperta.
Sentiva anche lui quel caldo?
Anche lui bruciava?
Vide una debole ombra passare accanto alla finestra.
Alex.
Sognó di arrampicarsi sul portico per arrivare alla piccola tettoia sotto la finestra. Si tagliò le mani. Le ferite bruciavano.
Bruciavano, si.
Si lamentò, guardando con occhi corrucciati il sangue sgorgare dai tagli.
La finestra di aprì facendola sussultare. Alex la guardó sorpreso, mentre lei lo osservava con piacere. Non portava t-shirt ma solo un pantalone grigio di una vecchia tuta, lasciando il petto muscoloso in bella vista.
-Belle! - Alex l'afferró per le braccia, - Cosa é successo? Come sei arrivata qui? -
Le sollevò il viso mentre lei socchiudeva gli occhi al suo tocco.
Il calore non spariva dove lui posava le mani, ma era più sopportabile.
Allungó le braccia per stringerlo, ma lui si scostò.
No! Ancora! Toccarmi ancora!
-Belle, ti prego parlami. Guardami tesoro, dimmi che succede. Sto impazzendo! -
Impazzendo. No. No.
Alex la sollevò dal davanzale, facendola sedere sul letto.
Preoccupato le sfiorò il viso più volte. Belle sembrava come in trance, non gli rispondeva e ciò lo preoccupava da morire.
-Sei venuta qui a piedi? -
Le controlló i palmi insanguinati ma le ferite si stavano rimarginando.  Sussultó sorpreso.
Che fosse in transizione?! Proprio stanotte?!
-Belle, tesoro, rispondimi...-
Le sue piccole mani si allungarono, avvolgendogli il collo, si premette contro di lui, gemendo di piacere.
Le sue labbra sfiorarono la sua bocca e si lasciarono travolgere. Il bacio esplose e loro due si ritrovarono sul letto ad accarezzarsi i corpi accaldati.
Belle si scostò da lui, afferrandosi l'orlo della maglietta e sfilandola, la gettó via, seguita dai pantaloncini.
-Ancora. - mormorò schiacciando il suo corpo quasi del tutto nudo su Alex. I seni floridi toccarono il suo petto muscoloso,mentre intrecciava le mani fra i suoi capelli.
Che la Luna lo aiutasse.