- Io non... - Harry scuote la testa, cercando di far passare il rossore dalle sue guance.
Mi sento avvampare dentro, come se qualcosa stesse solleticando le mie budella.
- Scusa – dice infine, passandosi una mano tra i capelli: - Non avrei dovuto.
Sorride, come se si stesse dando dello sciocco. Si sta pentendo di averlo detto. Come mai pentirsi di una cosa tanto bella e che mi rende così felice?
- Grazie... Mi fa piacere che tu pensi questo – rispondo timidamente, ed evitando il suo sguardo. Vorrei sprofondare nella sabbia.
- Se potessi, ti ripeterei ogni minuto della mia vita che sei stupenda - sorride a sé.
Lo afferro per la mano, involontariamente. E quando dico involontariamente, intendo che tutti i miei organi vogliono compiere questa azione, persino lo stomaco, comandati da chissà quale impulso elettrico che mi sta facendo tremare. Tutti, eccetto il cervello.
- Scusa... - lascio lentamente la presa. Ora è come se alla mia mano mancasse qualcosa. Lui si guarda la sua e piega le dita. Poi alza le sopracciglia: - Era una bella sensazione. Proibita, ma sempre bella.
Si gira e mi da le spalle. Inizia a strisciare sulla sabbia verso la sua tenda.
- Harry - lo chiamo, guardando la luna: - Perché non puoi? Chiamarmi bella, intendo. O darmi la mano. Hai paura di Louis?
La mia domanda risulta vaga e confusa; rende giustizia al mio stato d'animo.
- Ho paura di innamorarmi di una persona che non ricambia veramente i miei sentimenti.
Respira profondamente, quasi vivesse con questa convinzione, e se ne va.
Mi accoccolo sulla spiaggia. Harry pensa di fare ribrezzo al mondo. Crede che nessuna ragazza si possa mai interessare a lui. È convinto di non meritare la felicità.
Ed io vorrei tanto fargli cambiare idea.
***
- Rain, mi ascolti?
La persona davanti a me sventola la mano quasi sul mio naso.
- Uh? - mugugno, rendendomi conto di star parlando con Louis.
Ha qualche accenno di barba e baffi, che lo rendono ancora più sexy.
- Ti andrebbe di andare a prendere Niall all'ospedale? - mi ripete, sbuffando ed incrociando le braccia.
- S-solo noi?
Non so perché, ma ora l'idea di stare sola con lui non mi alletta tanto. Devo dire che i miei desideri, in questi ultimi tempi, hanno subito grandi variazioni.
- No, Zayn ha insistito per essere presente - sbuffa ancora.
Annuisco e chiudo l'armadietto, dopo aver afferrato i libri. Louis appoggia la mano su di esso e si posiziona davanti a me.
- Parlando di cose serie - inizia, carezzandomi il viso: - Ho perso la testa, senza di te.
- Ed hai perso anche il rasoio, scommetto - indico il suo mento pungente.
Ride di gusto, senza allontanarsi un secondo.
- Mi sei mancata - guarda le mie labbra, fino a scendere sempre più giù: - E mi è mancata anche la tua divisa sexy.
Mi zittisco del tutto, non sapendo come reagire. Il buon 70% del mio cervello, sostiene che dovrei rimanere ferma e non scatenare le sue ire, ma il 30% del mio cuore, che quasi mi ordina di andarmi a nascondere da Harry, pulsa.
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Amnesia
FanfictionHarry ha paura delle dimensioni. Ha la vita troppo sottile ed il cuore troppo grande per stare nel suo piccolo corpo fragile. Ha imparato a contare sfiorando le sue ossa. Louis, al contrario di Harry, ha il cuore molto piccolo. Sua madre lo ha f...