Gun

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Apro gli occhi ed il mondo sembra essere al contrario. O meglio, è il mio stomaco ad essere sottosopra. Sento di dover vomitare da un momento all'altro.

Mi alzo in piedi e scopro che Zayn non c'è. Prima di riuscire a pensare a qualsiasi cosa, sono vittima di un conato fortissimo ed arrivo in bagno appena in tempo. Mi sciacquo la bocca, dopo aver rimesso, rubo un po' di dentifricio e con il dito, cerco di pulire al meglio i miei denti.

Solo guardandomi allo specchio, mi rendo conto di quanto la mia faccia sia colpevole. Abbasso la tavoletta del WC e mi passo una mano tra i capelli. Mi sfrego il viso, cercando di mandare via l'espressione pentita o di cancellare i miei ricordi. Perché le persone, in tv, dopo una bella sbronza, dimenticano tutto ed invece io, la solita sfortunata, sono costretta a ricordarmi ogni errore e sorbire mal di testa e nausea?

Ritorno in camera da letto e cerco il telefono, per rintracciare Zayn. E' sul comodino. Premo il tasto centrale per sbloccarlo ed il sorriso di Harry si illumina.

E' solo quando vedo il suo viso, che mi rendo conto davvero di ciò che ho fatto.

Io ho tradito Harry, ripeto a bassa voce, fissando i suoi occhi verdi.

Io ho baciato Zayn, sussurro, mettendomi una mano sul petto.

Io sono una grandissima stronza.

Come un flashback, rivivo tutti i momenti passati con il ricciolino e, ad ogni secondo, il mio senso di colpa aumenta sempre di più. Scuoto la testa animatamente. Non posso averlo fatto, no. Cerco di ricordare ogni minimo particolare, ma ricordo le cose solo generalmente, in modo confuso. L'essenziale.

Sfioro lo schermo, intenzionata a chiamare Zayn ed insultarlo telefonicamente, ma il registro chiamate è già aperto.

Ultima chiamata, Luke.

Corrugo la fronte. Io non ho chiamato Luke. Controllo l'orario. Ieri sera? Ero definitivamente troppo fuori per contattare mio fratello.

Lo chiamo.

- Sorellona. Ti fai viva ogni tanto, eh? - mi saluta, con un tono di rimprovero.

Roteo gli occhi, ma so che ha ragione, alla fine. Concedo moltissimo tempo a tutti tranne che a mio fratello.

- Hey! Scusami, sono stata occupata con Louis, sai... Tu come stai?

- Bene - si limita a dire: - Bliss mi ha raccontato di ciò che gli è successo. Sai, mia sorella non mi racconta mai nulla, dovrò pur informarmi in qualche modo.

- Ti ho chiesto scusa, Luke.

- Va bene.

Il silenzio gela la nostra conversazione per dei secondi interminabili, in cui sono indecisa se attaccare, se tirarmi un pugno o se tirare un pugno telefonico a mio fratello.

- Ti ha chiamato Zayn, ieri? - chiedo, dopo un po'.

- Sì. Non voglio chiederti perché fossi con lui ieri sera...

- Allora non chiedermelo - lo interrompo: - Come mai Zayn ti ha chiamato?

Nel profondo, credo di sapere benissimo il perché. Stringo gli occhi. Fa' che non sia per quello, fa' che non sia per quello.

- Voleva sapere dove fosse George.

E' per quello.

- Tu cosa gli hai detto? - domando, alzando la voce terribilmente.

Il cuore inizia a battermi a mille. Mi alzo ed inizio a cercare nei cassetti. Niente. Guardo sulla scrivania e nel cassettone. Niente.

- Gli ho detto che avrebbe potuto trovarlo al supermercato della nostra cittadina, oggi, a mezzogiorno. Ora lavora lì, e finisce il turno a quell'ora.

AmnesiaWhere stories live. Discover now