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Harry
23:45
Cosa desideri accada nel nuovo anno?
Continuo a cambiare canale. Trovo una giornalista eccitata che è in diretta da New York. Ha un rossetto decisamente troppo rosso per la tv. Avanti. Un film su una coppia che si ama a Capodanno. Non adatto al momento. Avanti. Una pubblicità di fuochi d'artificio. Avanti. Oh, un canale musicale. Nelle mie orecchie si diffonde "you found me" ed inizio a canticchiare automaticamente.
È una canzone troppo triste per non piangere. Non posso semplicemente farmi cullare dalle note senza pensare. Mi lascio sopraffare dalla melodia triste ed in poco tempo delle lacrime calde mi rigano il viso. Non mi stupisco di ciò, sono giorni che cerco di trattenere tutto dentro, di non piangere.
Ma è troppo difficile, perché il mio corpo, il contenitore che cerca di controllare il mare di lacrime pieno di emozioni che possiedo, è sottile. Fragile. Sempre più fragile. E si sta fratturando.
Temo che potrei scoppiare da un momento all'altro. E la cosa negativa delle mie esplosioni è il fatto che io non ferisca nessuna delle persone che mi circondano, se non me stesso. Sono delle esplosioni interne. L'unica cosa che esce dal mio corpo, di solito, è il vomito.
Cerco di non pensarci. Mi ripeto di non essere stato io a sbagliare, ma l'unica conclusione a cui giungo è che non sono abbastanza. Non sono abbastanza per Rain e vorrei esserlo. All'inizio non ci credevo, ma poi mi aveva convinto, con le sue parole ed i suoi baci. E piacerle mi aveva aiutato molto. Non mi vegognavo più del mio corpo.
Ma forse lei non lo ama più e non ama più me. Lei non vuole la persona fragile, lei vuole un ragazzo che possieda forza bruta e non riesco a fare a meno di pensare a Zayn. Quello forte, quello che se la prende con le persone perché ha le palle.
Cerco di asciugare le mie lacrime quando qualcuno bussa alla porta.
- È quasi mezzanotte. Dovresti scendere e festeggiare con noi.
Gemma mi sorride, avvilita. Le ho raccontato tutto, appena tornato a casa. Lei ha iniziato ad insultare Rain e a promettermi che l'avrebbe presa a schiaffi, convinta che le sue parole mi avrebbero fatto bene. Ma io non voglio che Rain soffra, nonostante le sue labbra abbiano sfiorato una bocca non mia. Io voglio che torni da me. Diamine, dov'è la mia dignità? Poco importa. Io ho bisogno di lei per stare bene. E voglio riaverla.
- Arrivo - rispondo. Lei mi dedica un ultimo sorrido e torna giù.
Respiro e chiudo gli occhi. Raggiungo lo specchio. Cerco di sistemare i capelli che dovrei definitivamente tagliare. Sono lunghi, spenti, non più ricci come una volta. Non danno l'idea di una persona forte, al contrario. Forse dovrei fare come Liam. Cambiare il mio aspetto per cambiare l'idea che le persone hanno di me. Adocchio le forbici sulla scrivania.
Le afferro e ritorno davanti allo specchio. Mi mordo il labbro. Potrebbe essere una buona idea. Anno nuovo, taglio di capelli nuovo. Ragazza vecchia, si spera.
Infilo le dita nei buchi delle forbici e taglio la prima ciocca. Poi passo alla seconda e mi sento già diverso. Il collo sembra più voluminoso e le spalle più larghe. Li taglio tutti e corti. Non come Liam, ma quasi.
Mi guardo allo specchio. Rain vuole l'uomo forte. Io voglio essere quell'uomo.
Afferro il telefono: - Dobbiamo parlare. Appena torno alla Newton.
La sua foto di Whatsapp mi sorride.

***

- Oh Harry... Cosa hai fatto ai capelli?
Mia madre mi guarda sconcertata. Probabilmente è inorridita da quanto siano storti, ma nonostante questo, subito indossa un sorriso.
Gemma e papà sghignazzano. Lottie e Fiz mi guardano, anche loro stupite.
- Siete ancora qui? - chiedo, sedendomi sul divano: - Non avreste dovuto tornare a casa oggi pomeriggio?
Loro scuotono la testa.
Mia madre si intromette: - Ho scritto a Jay, avevo
Sorprendentemente ancora il suo numero di telefono, ma non mi ha risposto e quindi ho preso il suo silenzio per un sì. Rimarranno fino a dopo la mezzanotte, poi immagino che venga a riprendersele. La chiamo dopo i festeggiamenti.
La sua voce è fredda. Immagino che non le piaccia parlare con la persona che ha dato alla luce lo stupratore di sua figlia. Non ha mai nutrito simpatia per Jay, onestamente. Le urla che provenivano dalla sua casa le impedivano di darle una torta di benvenuto o di stringere amicizia a fondo.
Lottie e Fiz hanno un'espressione triste. Immagino che non vogliano tornare a casa dalla loro madre, senza la presenza di Louis.
Louis.
Il mio pensiero passa alla sua relazione con Rain. Sono riuscito a conquistarla facendole dimenticare Louis. Non sarà così difficile farlo un'altra volta.
Cosa ti aspetti dall'anno nuovo?
Ancora quella pubblicità. Mi giro per non vederla, nonostante io abbia comunque delle aspettative. Tipo quella di rivolerla indietro.
Penso a quanto io sia stato stupido ad andarmene senza ascoltare le sue parole. Magari...
Magari no. Cerco di smetterla con le congetture. Ciò che è successo in lei può dirmelo solo la sua bocca.
So solo che ho fino al mio ritorno per diventare ciò che Rain desidera.
Mia mamma prepara il tavolino con i dolci e lo spumante. Guardo l'orologio.
Eccolo, il rumoroso e brillante countdown sullo schermo della mia tv. Lottie e Fiz si abbracciano, mio padre ha la mano in quella di mia madre ed io mi sento solo. Gemma intuisce i miei pensieri perché mi abbraccia. Chiudo gli occhi.
7,6,5...
Ci sovrebbe essere lei qui con me.
4,3...
Ad abbracciarmi.
2...
E baciarmi.
1.
Dei coriandoli esplodono sulla mia testa. Gemma mi schiocca un bacino sulla guancia e va ad abbracciare i miei genitori. Loro si baciano teneramente accogliendo Gemma tra le loro braccia. Lottie e Fiz si stringono teneramente e canticchiano, con pezzi di torta tra i denti.
Ed io mi sento come i coriandoli. Esplosi, di carta, a pezzi.

AmnesiaWhere stories live. Discover now