Cara Erin,
Perché sei svenuta? Førse facciø cøsì ribrezzø? Pff, ma che dicø? Iø sønø perfettø e tu sei sølø una stupida ragazzina.
Da øra in avanti la tua vita cambierà. Vedrai.By Ben
Continuai s leggere quella lettera per diverso tempo. Non mi ricordavo cosa fosse successo la sera, avevo il vago ricordo di un elfo. Ma cosa poteva mai centrare un elfo?
Non lo sapevo, e non mi andava di saperlo.
Guardai attenta la busta della lettera e sul sangue secco ci passai il dorso del pollice sospirando.
Quando tenevi in mano quella maledetta lettera il cuore accellerava ed ero felice. Non capivo perché provavo tutto questo.
Il telefono incominciò a vibrare segno che qualcuno mi stava chiamando. Lo presi guardando chi mi stesse chiamando. Era Spencer la mia migliore amica.
Io ‹ pronto›.
Spencer ‹ hey, come mai oggi non c'eri?›.
Io ‹ tranquilla solo un po' di febbre...›.
Spencer ‹ senti vengo a trovarti tra poco ok?›
Io ‹ ok›.
Chiusi la chiamata e mi misi sotto le coperte portandomele sopra la la testa. Guardai ancora una volta la lettera.
Sentii il letto abbassarsi sotto il peso di qualcuno, sentii il cuore accellerare e chiusi gli occhi facendo finta di dormire.
Sentii le coperte spostarsi e il respiro di qualcuno si posò leggero sul mio collo.
Avevo davvero paura, non poteva essere mio padre e neanche Spencer era impossibile. X ‹ smettila di far finta di dormire Erin›. La voce era di un ragazzo, una voce sdoppiata... Ricordavo! Era l'elfo che alla notte era venuto a farmi "visita".
Io ‹ ti chiami Ben no?›.
Ben ‹ si, Ben. Ben Drowned›.
Avevo sentito parlare di Ben Drowned da Spencer, ma non mi ricordavo nulla di quello che mi aveva detto. Mi alzai leggermente su un gomito guardandolo fisso negli occhi neri. Erano due pozzi vuoti e cupi che trasmettevano un senso di ansia e di malinconia allo stesso tempo. Erano così particolari e allo stesso affascinanti che mi incantai a guardarli finché Ben non mi scosse leggermente.
Presi la lettera da sotto le coperte e gli mostrai una particolare frase: da ora in avanti la tua vita cambierà.
Io ‹ in che senso scusa?›.
Ben non mi rispose si limitò a sospirare leggermente.
Ben ‹ non sono abituato a parlare con le mie vittime›.
Io ‹ se davvero mi volevi uccidere lo avresti fatto già stanotte mentre ero svenuta›. Volevo provocarlo, insomma volevo tenere una conversazione con lui perché ogni volta che lo vedevo il mio cuore accellerava.
Ben ‹ mi piace vedere la vittima soffrire, e di certo non voglio ucciderti mentre sei svenuta, voglio sentire le tue grida di dolore›.
Io ‹ maniaco›. Gli tirai un leggero pugno sul braccio, non avevo forze e il braccio si irrigidì a quel gesto. Guardai di nuovo Ben negli occhi, ancora una volta il cuore accellerò. Maledetto.
Dovevo ringraziarlo per avermi salvata da Mike, era stato gentile anche se era un killer.
Un killer che su mise a sedere sul letto spostandosi alcune ciocche di cappelli che gli erano andate sul volto ribelli.
Mi sedetti al suo fianco e guardai il muro dove su di esso erano appesi poster di Attack on Titan e di Tokyo Ghoul.
Ben ‹ ma io ti voglio bene›. Disse fiondandosi su un pupazzo di Nico Robin. Lo abbraciò forte a se, come farebbe un bambino con un micetto.
Io ‹ Ben senti...›.
Non finii la frase che quest'ultimo si alzò e tese le orecchi, come se avesse sentito qualcosa provenire da fuori dalla stanza.
Ben ‹ senti ora vado a sta notte, e giuro che ti ucciderò›.Spencer entrò nella stanza tutta sorridente, e con in mano un sacchetto della pasticceria accanto a casa sua. La mora mi saltò addosso avvolgendomi in un caldo abbraccio che mi fece sorridere leggermente.
Un profumo di ciambelle mi invase e lo stomaco brontolò leggermente.
Spencer si staccò dall'abbraccio e dal sacchetto tirò fuori due ciambelle ricoperte da glassa al cioccolato, le mie preferite!
Ne assalii una ridendo insieme a Spencer che con calma si gustò la sua ciambella.
Spencer ‹ sai, oggi in classe è arrivato un nuovo alunno, cioè era già iscritto nella nostra scuola ma ha voluto trasferirsi nella nostra classe perché nella sua non si trovava a proprio agio›.
Fece una piccola pausa togliendosi rimasugli di zucchero sui lati della bocca.
Spencer ‹ e te lo posso assicurare, è bellissimo! Capelli biondi ed occhi verdi, porta occhiali rossi e poco più alto di te... Lo vorrei come fidanzato!›.
Non ne sapevo il motivo, ma subito mi venne in mente Ben, cioè era un assassino!
Io ‹ come si chiama?›.
Spencer ‹ Benjamin Fergusson›.
Ah si, ne avevo sentito parlare. Era un asociale a quanto mi avevano detto, ma subito non volevo fare pregiudizi, perché li odiavo. Lo avevo visto poche volte nei corridoi ed era sempre accompagnato da amici.
Io ‹ Spencer Price si è innamorata›. Cantilenai mangiando l'ultimo boccone di ciambella.
Spencer ‹ ma che dici!? Non.. Non sono innamorata..›. Le sue guance si tinsero di rosso sulla sua pelle leggermente abbronzata.
Non sapeva mentire, e quando lo faceva aveva sempre il tic di portarsi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. La conoscevo sin dalle elementari quando per caso lei mi rovesciò un bicchiere di the al limone sul grembiule bianco, ci eravamo date botte per quasi una settimana, dopo però eravamo diventate migliori amiche.
Io ‹ Price, tu non sai mentire sputa il rospo o ti picchio il criceto›.
Spencer ‹ tu Mr. Bubble non lo tocchi... Comunque si, mi sono innamorata di lui. Ma non tutto in una volta, da molto tempo lo guardo nei suoi minimi dettagli... Per esempio è molto simpatico e il suo colore preferito è il verde e ha lineamenti molto dolci per esser un ragazzo›. Disse tutto d'un fiato diventando sempre più rossa on viso.
Non sapevo perché ma mi ricordava sempre di più Ben, Ben Drowned. Era un sesto senso che mi diceva di starci attenta.
Io ‹ tranquilla Spencer ti aiuterò io in caso di bisogno›. Le poggiai una mano sulla spalla sorridendole.
Spencer ‹ grazie Erin›.La notte si fece vicina prima di andare a letto però, scrissi una lettera per Ben, che lasciai vicino alla radio che tenni accesa.
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Buonsalve, buonciao e buongiorgio ragazzi. Come state? E niente.. Eccomi in un nuovo capitolo... Spero, come sempre vi piaccia e buona serata! \(Ü\)
By da Black.