capitolo 16

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Preparo la valigia prima di fare colazione.
La partenza si avvicina e mi sento malinconica, inoltre dopo la nottata movimentata mi è difficile essere felice e sorridente come lo sono di solito.
Sono contenta di tornare alla mia vita normale, ma se non ci fosse Johan credo che non lo sarei per niente, nella mia vita mi è sempre mancato qualcosa, stavo a Madrid e mi mancavano le mie sorelle, stavo qui e mi mancava la mia cara mamma. Non c'è mai stato equilibrio e mi chiedo se un giorno, anche lontano, avrò tutto vicino, avrò la serenità che non ho mai avuto, certo, prima della perdita di mamma ero felice, ma mi mancavano comunque le mie sorelle.
Parlo della serenità in cui non ti senti solo, quella serenità che ti fa sentire accolto e vicino alle persone che ami.

Sistemo tutto e vado in cucina, trovo la colazione composta da cornetti al ciocciolato e caffè macchiato, come piace a me.

-" da domani a dieta".

Dice Menica sorridendo.

- " buongiorno "

Dico e rido per ciò che ha detto lei.
Ecco di cosa parlavo, di questa accoglienza, la colazione sul tavolo, i sorrisi, il bacio che Ross mi stampa appena mi vede, Mena sempre alle prese con la casa e le tante tante chiacchiere.

- " Hilary, ti posso fare una valigia piena di roba"?

Mi dice con speranza

- " ehm devo prendere l'aereo e poi sono sola, meno roba porto e meglio è ".

- " ma almeno ti porti qualcosa di buono".

- " lo so, ma non conviene, in aereo c'è il peso specifico il che vuol dire che se carichi la valigia come il tuo solito fare, non me la accettano".

Rossella e Menica ridono

- " uffa, io la faccio lo stesso".

- " come ? Ma dai la prossima volta mi faccio il viaggio con il pullman e così mi fai la valigia come vuoi, adesso non posso, magari dammi qualcosina di piccolo, così me la metto in una borsa".

- " mmmm ok".

Dice in modo triste.

Mena è la tipica italiana che se potesse dare un cuore per far stare bene qualcuno , lo farebbe , eppure non ha un lavoro, non ha niente!
Ma se potesse farebbe tante cose.
È bravissima a cantare e mi chiedo, come mai non si butta, anche a fare qualche serata giusto per guadagnare qualcosa.

- " mi mancherà il cornetto italiano, in Spagna le cose sono buone, ma non è la stessa cosa".

- " vorrà dire che apriremo una pasticceria italiana".

Dice Menica.

- " perché no? È una buona idea".

Rispondo entusiasta

- " ma dai, dovremmo andare via e lasciare tutto".

Risponde Mena. Lei è anche legata alla sua casa, senza contare che ha casa anche al Sud, quindi non lascerebbe l'Italia.
Anche se, secondo me , è comunque una buona idea.

Andiamo al supermarket dove le mie sorelle fanno la spesa e io decido di prendere dei dolci da portare ai genitori di Rossella, sono stati molto gentili con me, quindi voglio ricambiare in qualche modo. Saluto le mie sorelle, andiamo a casa di Rossella

- " buongiorno Giorgia, ti ho portato i dolci, è un modo per ringraziarvi per tutto quello che avete fatto"

- " ma non dovevi, che carina che sei".

Ross si prepara , salutiamo la mamma e andiamo alla stazione per prendere il treno e visitare una delle mie città preferite.

Nel treno ovviamente gira sempre un po' di gente strana, per questo non mi piace viaggiare con questo mezzo, per fortuna ci sono le telecamere. Io mi chiedo perché , in un mondo così grande, esistono i barboni, la gente senza una casa, proprio non riesco a capire perché queste persone non trovino un tetto, non trovino un modo per cambiare i vestiti, perché?

innamorata di un professoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora