Andata senza ritorno.

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Entrai in macchina e lui da vero gentiluomo mi aprii la portiera per poi richiuderla.

Spero davvero di farti passare una bella serata stasera-disse guardandomi dritto negli occhi pogiando per un attimo la sua mano sulla mia coscia.

Già stare qui vicino a te è stupendo.-cazzo avevo detto?! Non potevo essere così dolce con lui, non subito almeno. Lui sorrise soddisfatto.

C'è una cosa che mi tiene sveglio giorno e notte, e cerco una risposta che non riesco a trovare-disse con aria triste.

Se posso esserti d'aiuto-dissi mettendo la mia mano sulla sua mentre ingranava la terza.

L'antipatia che hai verso Bruna è per il nostro bacio in discoteca?- mi disse spegnendo la macchina. Mi si gelò il sangue. Non potevo dirgli che da quel bacio lo sognavo giorno e notte e che avevo sempre una voglia matta di baciarlo così risposi semplicemente...

No, noi siamo amici e quella sera eravamo entrambi ubriachi, Bruna mi sta antipatica a pelle- dissi forzando un sorriso.

Menomale, perché io non riuscirei ad essere amico ad una ragazza che mi ama, io non sono il tipo che ama, amo le donne per una notte ma poi passa. Sai, tu sei la mia amica più cara e avevo paura che con quel bacio avessi cambiato qualcosa.-disse felice.

Quelle parole fecero più male di migliaia di pugnalate contemporaneamente. La piccola possibilità che lui potesse provare qualcosa per me mi cadde addosso, lui non mi amerà mai.

La cena andò molto bene, parlammo di tutto, della sua carriera, della mia vita, ma avevo sempre quelle parole nella testa.

Mentre mi accompagnava a casa squillò il suo cellulare.

Piccola, devo scappare, fa niente se ti lascio qui?!.- mancavano circa 5 minuti per arrivare a casa di Marc, ma prima chiesi il perché.

Senti, non te la prendere, ma mi ha chiamato Bruna e vuol..-non lo feci finire di parlare che sbottai.

Dopo tutto quello che mi hai detto mi abbandoni in strada?! Per quella poi... Neymar, o lei o me. Non possiamo andare avanti così.-dissi con le lacrime agli occhi.

Bhe.. Bhe lei..-Disse abbassando la testa.

Sono stata una cogliona a stare con te, a pensare che noi potessimo essere amici, anzi se te la devo dire tutta io ho pensato anche di amarti, poi le parole che mi hai detto nel parcheggio mi hanno distrutta. Sei l'unico ragazzo dopo Marc a cui mi sono mostrata così come sono e tu sei stato capace di farmi del male. Tu sei solo un bimbo che non riesce a prendere decisioni.-dissi piangendo. Lui per tutto il discorso mi guardava dritto in faccia.

Bhe hai finito? Ti sei sfogata? Ora devo andare-sputò freddo. Uscii dalla macchina e me ne andai.

Ricordati solo che quando capirai che ti manco, io non ci sarò più.-dissi sbattendo la portiera.

Andai a casa, presi le mie cose, baciai Marc mentre dormiva e me ne andai. Dormii in aereoporto per tutta la notte.

Presi l'aereo, dovevo scappare da Barcellona, l'unico posto in cui avevo dimostrato la vera me e la vita mi ha distrutto. Erano le 6 di mattina, quando l'aereo decollò. Misi gli occhiali da sole per non far vedere gli occhi rossi di lacrime, quando sentii una voce richiamarmi.
Merda, non poteva guardarmi in questo stato.

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