Mi svegliai per l'ennesima volta con la suoneria del mio cellulare ma quando cercai di muovermi venni bloccata da qualcosa e sentii un mugolio.
'No dai, ancora 5 minuti tanto smetterà prima o poi' disse niall al mio fianco stringendomi più forte la vita.
'No, devo rispondere potrebbe essere importante' dissi per poi sentirlo brontolare e allentare la presa, mi allungai verso il comodino e risposi senza vedere il numero sullo schermo.
-tesoro- dissero dall'altro lato della linea.
-papà?- domandai con la voce ancora impastata dal sonno.
-si tesoro, volevo dirti che un appuntamento importante a Orlando e non tornerò prima della prossima settimana-
-ok papà ci vediamo appena torni, ora continuo a dormire un po'- dissi ormai abituata ai suoi viaggi di lavro.
-riposati tesoro, ci vediamo al mio rientro- disse per poi attaccare, mi rigirai per accoccolarmi nuovamente a niall ma non lo trovai più nel letto, probabilmente sarà andato a preparare la colazione.
Lo raggiunsi in cucina e lo vidi alle presa con dei pancake.
'Credo che tu li stia bruciando biondo' dissi avvicinandomi e,vedendo del fumo grigio alzarsi dalla padella, presi il comando della situazione togliendo la padella dal fuoco.'Buongiorno anche a te comunque' disse niall dandomi una leggere spintarella.
'Ok da questo deduco che nessuno si è accorto della nostra presenza' disse una voce alle nostre spalle, mi girai e trovai Sam e Noemi appoggiate al bancone.
'Da quanto siete qui?' Chiesi ridendo, non le avevo proprio notate.
'Dai pancake bruciati più o meno' rispose Noemi facendoci ridere tutti, apparecchiammo la tavola e finimmo di preparare i pancake facendo colazione insieme.
'Domani mattina avrò l'intervista dove farò conoscere al mondo la mia nuova "fidanzata"' annunciò niall con la bocca piena di pancake e proprio mentre stavo per rispondere, per la seconda volta da quella mattina, sentì la suoneria del mio telefono quindi con la delicatezza e l'agilità di un'elegante corsi a prendere il telefono e non fui sorpresa dal leggere "jace <3" sullo schermo.
-ehi bellezza- disse immediatamente
-buongiornooo- dissi prolungando un po' troppo la 'o' per l'emozione.
-ti ho chiamato perché volevo chiederti di compiere con me un una missione impossibile- disse con la voce più ridicola che io abbia mai sentito.
-certo capo, mi dica- risposi con una voce altrettanto ridicola.
-tra qualche giorno sarà il compleanno della mia adorata sorellina e devo andare a comprarle un regalo, ti piacerebbe accompagnarmi?-
-ma certo, adoro i negozi di giocattoli- risposi emozionata.
-allora ci vediamo tra mezz'ora al negozio in centro-
- ok a dopo jace- dissi chiudendo la telefonata.
'Ok e chi sarebbe questo jace?' Mi domandarono contemporaneamente sam e noemi mentre niall sembrava concentratissimo sul suo piatto di pancake.
'Un ragazzo con cui sto uscendo' risposi imbarazzata.
'Uuuuuu ed è carino?'chiese Noemi sporgendosi verso di me.
'Si e ora devo andare a prepararmi o farò tardi'dissi alzandomi per salutare ognuno di loro con un bacio sulla guancia.
'Ti chiamo dopo' mi disse niall nell'orecchio quando mi avvicinai per salutarlo.
Salì in camera di niall e mi misi i vestiti della sera precedente per poi arrivare a casa e cambiarmi.
Feci tutto a piedi perché il tempo era davvero bellissimo e quando arrivai al negozio lo trovai già lì che si stringeva più che poteva in quella giacca di pelle che a me piaceva tanto.'Ehi bellissima'disse dandomi un bacio sulla fronte, cosa che mi fece subito ricordare niall...
'Ciao' risposi imbarazzata.
Entrammo in quello che probabilmente era il negozio di giocattoli più bello e grande di tutta londra, inutile dire che lo adoravo.
'Io gli prenderei la bambola di Elsa, è bellissima'dissi prendendo in mano quella bambola che avrei preso anche per me,se non fosse stato così imbarazzante.
'Ma il pupazzo a forma di orsetto gigante è più tenero e poi è grande quanto lei' disse ridendo e indicando un pupazzo enorme.
'Si, hai ragione' dissi posando di malavoglia la bambola.
'Io vado a pagare se vuoi fatti un giro io torno subito' disse sorridendo e andando verso la cassa, io non me lo feci ripetere due volte e schizzai verso una pila enorme di pupazzi.
'Ehi andiamo?' Mi chiese avvicinandosi e notai che aveva una busta in più.
'Sisi, hai comprato qualche altra cosa?' Dissi ormai fuori il negozio.
'Si...beh è per te' disse porgendomi la busta e grattandosi il collo nervoso,che dolce.
'Oddio è bellissima grazie, ma non dovevi' esclamai entusiasta quando vidi quella bellissima bambola di Elsa tra le mie mani.
'Una bella bambola per una bellissima ragazza, e poi ho visto quanto ti piaceva' rispose gesticolando un sacco per il nervoso quindi gli diedi un bacio sulla guancia per ringraziarlo.
'Grazie' dissi semplicemente dopo il bacio.
'Oh...ehm...grazie' disse ancora più imbarazzato di prima.
'Io dovrei andare all'università ora, devo controllare la collezione, quindi potremmo vederci domani se vuoi' dissi.
'Oh...ok se vuoi ti accompagno' disse gentilmente.
'Ok' dissi iniziando a camminare, valutai l'opzione di raccontargli tutta la storia di niall e del contratto, ma infondo noi non eravamo niente quindi perché avrei dovuto?!.
'Eh già piccola marti voi non siete niente purtroppo' no vi prego di nuovo la vocina no, ma forse aveva ragione, forse iniziava a piacermi.
'Eccoci' disse fermandosi e mettendosi le mani nella tasche.
'Se vuoi puoi venire a dare un'occhiata alla mia collezione, non è ancora completa ma se vuoi vieni' dissi sorridendogli.
'Oh certo' rispose mentre ci avviavamo verso l'aula.
Entrammo e vidi tutti i modelli uno di fianco all'altro come li avevo lasciati, lui li vide e mi fece un sacco di complimenti, facendo anche un sacco di domande su come avevo fatto questo e quello facendomi arrossire molte volte.
'No davvero sei bravissima, non dimenticarti di me quando sarai famosa' disse toccando con cura uno dei modello sul manichino.
'Non potrei...' Pensai e solo quando lo vidi arrossire di nuovo mi accorsi di averlo detto ad alta voce.
'L'ho detto ad alta voce vero?' Gli chiesi con gli occhi chiusi dal l'imbarazzo.
'Ehm si, ma mi fa piacere' disse 'ma ora devo andare, mi aspettano a casa'
Ci salutammo e io rimasi in quell'aula enorme a contemplare quelli che dovevano rappresentare la mia occasione per avere uno splendido futuro. Rimasi fino a tardo pomeriggio poi ricevetti un messaggio di sam che mi informava della data della sua partenza e la mia voglia di continuare a cucire andò a farsi fottere, e proprio quando stavo per uscire dall'università per tornare a casa di noemi il mio cellulare iniziò a squillare, era niall.
-Dobbiamo parlare- disse e riattaccò.
#me
Scusate, scusate e scusate ancora, non avevo idea che i preparativi per il viaggio mi avrebbero tenuta così occupata, ma mi farò perdonare anche perché no avete idea di cosa succederà nel prossimo capitolo muahahahha
Marty.xx
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Like a warrior
FanficIl mio nome? Martina Black, madre italiana e padre inglese, nessuno mi chiama più Martina da quando mi sono trasferita a Londra con mio padre dopo il divorzio dei miei, amo Londra non mi manca per niente l’Italia per il semplice fatto che ho sempre...