Chapter 16

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La sveglia suonò puntualissima come al solito, la odio.

Mi andai a lavare e cercai qualcosa da mettere nell'armadio, fornitissimo come sempre, pur avendo molta roba non so mai cosa mettere come la maggior parte delle ragazze credo.

Mio padre mi aveva preparato la colazione ed era uscito prestissimo per prendere l'aereo per new york, per lavoro ovviamente e come capitava molto spesso sarei rimasta a casa da sola per qualche giorno, anche se di solito facevo venire a dormire Sam.

Finalmente il meccanico mi aveva riportato la mia bella macchina così non sarei più andata a scuola con quelle metropolitane sovraffollate, sembrerà strano ma adoro andare a scuola, sono sempre circondata da persone con la mia stessa passione, sempre vestite bene, anche se molto competitive infatti non credo che nella mia università ci siano dei veri amici ma solo persone che puntano al successo, anche in semplici concorsi, ne ho vinti alcuni disegnando dei modelli ma quello a cui tutti ambiscono è un contratto con una delle più famose case di moda europee che la scuola assegna allo studente più meritevole alla fine dell'anno, quest'anno sarebbe toccato a quelli del mio anno quindi stavo cercando di impegnarmi il più possibile nel disegnare la mia collezione.

Senza accorgermene arrivai nel parcheggio dove trovai Sam, ma non era sola, era con un ragazzo tutto vestiti di nero e abbastanza coperto, in effetti faceva un pó freddino ma non così tanto, poi peró il ragazzo si alzó le maniche della giacca e subito capì chi era, chi poteva portare un tatuaggio con scritto zap sul braccio se non zayn?!

'Ciao ragazzi' dissi ormai a pochi passi da loro, mi guardarono entrambi con una faccia strana.

'Ho interrotto qualcosa?' Chiesi incerta, sam mi avrebbe uccisa.

'Nono tanto stavo per andare, ciao avis ciao sam' disse salutandola con un bacio sulla guancia e ignorandomi del tutto 😅. Saltó sul suo macchinone nero e andó via velocemente.

'Spero veramente di non aver interrotto niente' dissi girandomi nuovamente verso Sam che aveva ancora un sorrisino sulla faccia.

'Nono non ti preoccupare'mi rassicuró.

'Ma come mai era qui?' Chiesi, era una cosa abbastanza strana.

'Non lo so' disse frettolosa.

'Mmmh capisco' dissi pensando a quanto sarebbero belli i loro figli se si sposassero, era un pensiero strano ma sarebbero davvero bellissimi.

Andammo a lezione con molta molta calma, ci fermavamo sempre a fare colazione e in effetti questa volta si era fatto davvero molto tardi così iniziai a correre per non fare troppo tardi ma come mio solito andai a sbattere contro qualcuno.

'Oddio scusa davvero non volevo' disse per scusarsi iniziando a raccogliere la sua roba.

'No non ti preoccupare sono abbastanza maldestra' gli dissi per rassicurarlo.

'Comunque piacere io sono Jace tu sei...?' Mi chiese alzandosi.

'In tremendo ritardo' risposi come per scusarmi della mia fretta.

'Ok allora non ti tratterrò per molto'disse spostandosi e lasciandomi il passaggio libero.

'Avis mi chiamo avis' urlai mentre correvo verso la porta.

'Lo sappiamo come si chiama signorina Blak' disse una voce, mi girai ed era il professore, ovviamente avevo urlato troppo a lungo e il mio piano di non farmi notare non era riuscito, ero riuscita a convincere anche i professori a chiamarmi avis.

'Mi scusi' dissi timidamente e andandomi a sedere, il professore stava spiegando e quindi cercai di prendere un pó di appunti.

Le ore scolastiche passarono in fretta e all'uscita ero pronta per pranzare con sam ma a quanto pareva non poteva per un appuntamento improvviso con la madre, non ci credevo per niente ma fa niente.

Andai verso casa ovviamente sarei stata sola, come sempre praticamente.

La mia pigrizia mi fece restare digiuna poiché mi scocciavo di cucinare o fare qualsiasi altra azione.

Mi alzai solo dopo qualche oretta dal mio comodissimo divano per iniziare a studiare qualcosa, ma mentre invocavo la voglia di studiare sentì il mio telefono vibrare.

-Pronto-

-Martina sono Niall devi correre da me- era abbastanza agitato.

-Perchè?-

-Tu fallo e basta-

-ok, ma dove abiti?- già...piccolo particolare.

-Giusto... Ok mando una macchina a prenderti-

-aspetta ma come sai dove abi...- neanche il tempo di finire che aveva attaccato.

SPAZIO AUTRICE

Ok scusate tanto per la lunghissima attesa ma sono in America per le vacanze e sono riuscita a scrivere questo capitolo sull'aereo, cercherò di aggiornare presto 😘

Like a warriorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora