Dopo la telefonata di niall chiamai un taxi per farmi portare a casa sua e approfittai di quei 10 minuti per scambiare quattro chiacchiere con Sam, che oltre a chiedermi una mano con il trasloco mi informò di dover partire prima del previsto. Bussai tipo quattro o cinque volte prima che niall venisse ad aprirmi, si era vestito e a giudicare dall'insolito odore si era anche fatto una lunga doccia.'Ehi' disse spostandosi per farmi entrare, senza che mi invitasse a farlo mi buttai sull'enorme divano al centro del salone e così fece anche lui.
'Che dovevi dirmi?' Chiesi curiosa mentre mi sfilavo la giacca.
'Volevo solo assicurarmi che tu fossi assolutamente sicura della tua scelta, e volevo che tu fossi a conoscenza di tutto quello che questa finta relazione può portare, non voglio vederti soffrire...' inizió grattandosi la testa, cosa che faceva sempre quando era nervoso o si sentiva a disagio, quando mi vide annuire continuó il suo discorso.
'Dovrai sopportare gli insulti delle fan, dovrai dire addio alla tua privacy e non potrai più vederti con jace insomma...' Lo bloccai subito, che voleva dire che non potevo vedere più jace? Certo che potevo, non eravamo fidanzati per davvero.
'Oh no no no, io jace continueró a vederlo, ti ricordo che non siamo davvero fidanzati biondo' dissi staccando la schiena dallo schienale del divano e sporgendomi verso di lui.
'Se continuerai a vederlo tutti ti daranno della poco di buono perché starai tradendo me, l'idolo di quasi tutte le ragazze del mondo' disse iniziando ad alterarsi,e io non potei fare a meno di pensare 'modesto il ragazzo'.
'Niall io continuerò a vedere jace che tu lo voglia o no, e non mi farò vedere in giro con lui così nessuno mi darà della poco di buono' dissi rilassandomi di nuovo sul divano, avevo programmato tutto, nessuno mi avrebbe impedito di vedere jace, rimanemmo in silenzio per un po' e lo vidi incerto sul cosa dire.
'Ok, fai come vuoi' disse infine rilassandosi anche lui.
'Pizza?' Chiesi
'Pizza' rispose subito.Passammo la serata tranquillamente tra chiacchiere e ricordi, mi parlò della nascita del piccolo theo e delle sue pazze avventure con i ragazzi, fui talmente rapita dalle sue parole che non mi accorsi neanche dell'orario.
'Biondo meglio che vada, domani sarà una giornata pesante' dissi fermandomi sotto la porta.
'Hai ragione, appena finisco l'intervista corro da te, lo prometto' mi disse e dopo un abbraccio interminabile e le infinite richieste di riaccompagnai a casa finalmente mi incamminai nella gelata londra per arrivata a casa,dove noemi mi stava ancora aspettando per andare a dormire. Quando aprii la porta fui travolta da un calore bellissimo e un profumo di cioccolato che mi fece girare la testa.
'Vedo che qualcuno si è dato da fare qui' dissi entrando in cucina e vedendo noemi con due cioccolate calde con panna in mano e uno sfondo di mille pentole che mi sarebbe sicuramente toccato pulire.
'Ehi stronzetta ti pare questa l'ora di tornare?' Inizió ' ti perdono solo perché ora ti incollerai a questa sedia finche non mi avrai raccontato tutto su cosa avete fatto tu e jace' continuó porgendomi la cioccolata e spingendomi sulla sedia. Le raccontai tutto, dal negozio di giocattoli alla pizza con niall.
'Domani resterai con me vero?' dissi preoccupata da quello che l'intervista avrebbe portato.
'Sempre' disse abbracciandomi. Quando finalmente anche lei si scocció di parlare del ragazzo super carino che aveva incontrato all'orientamento della sua università quella mattina, ci buttammo sul letto e cademmo entrambe in un sonno profondo.
STAI LEGGENDO
Like a warrior
FanfictionIl mio nome? Martina Black, madre italiana e padre inglese, nessuno mi chiama più Martina da quando mi sono trasferita a Londra con mio padre dopo il divorzio dei miei, amo Londra non mi manca per niente l’Italia per il semplice fatto che ho sempre...