Capitolo 45

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Saliamo sulla furgone che contiene più di sette posti. Monia dice:'Piacere ragazzi, io sono Monia.'E anche Desiree si presenta. Loro si siedono rispettivamente vicino a Pierozzi e a Riccardo. L'unico posto rimasto è quello vicino ad Alessio e ovviamente mi siedo io. Nicole e Alessia mi lanciano delle occhiate come per dire:'Bacialo,è la tua occasione'io le fulmino con gli occhi. Non riesco a girarmi per guardarlo. Tengo lo sguardo basso verso le mie mani che sono agitate. Mi metto i capelli che si attaccano al viso dietro le orecchie e finalmente riesco ad alzare lo sguardo. Sento gli occhi di Alessio addosso. E' bello sentirsi guardata da lui, no Benedetta stai svalvolando. 'Hai i capelli biondi adesso'dice Alessio.'Ehm si, li ho tinti appena ti ho lasciato'dico timida. Cazzo, no cosa ho detto?'Ehm, cioè un po' di tempo fa'cerco di riparare quello che la mia bocca ha pronunciato. Poi lo guardo e vedo i suoi lineamenti perfetti. Di profilo è bellissimo. E' ancora più bello di come me lo ricordavo. Il naso, la bocca, le orecchie, i suoi capelli. E dio quanto mi mancano le sue braccia che mi stringevano come se esistessi solo io. Nel frattempo siamo arrivati alla casa di Rimini dei ragazzi. Saliamo le scale ed entriamo. Mentre Francesco e Riccardo fanno da cicerone alle due nuove arrivate. Io parlo con Alessia e Nicole:'Vi giuro ragazze, non respiro se non ci parlo e non chiarisco' dico bevendo un po' di birra.''E cosa aspetti allora, la carrozza del principe' dice Nicole spingendomi sulla spalla.Non faccio in tempo a girarmi verso di lui che lui mi dice:'Benny, possiamo parlare?'Annuisco e ci dirigiamo in camera sua. Apre la porta e io mi siedo sul letto. Faccio un respiro profondo e dico:'Ale per favore, lasciami parlare'dico iniziando a piangere. Ma perchè piangi adesso?Benedetta basta. Parla e poche ciance.

' Allora ho provato non sai quante cavolo di volte a cercarti in questo anno e mezzo, hai cambiato numero di telefono, non hai mai accettato una mia richiesta di amicizia sui social. Ai ragazzi quando ci vedevamo chiedevo sempre come stavi, e davo segni a loro di poter dire a te che avevo voglia di vederti per poter chiarire, nonostante sia stata io a lasciarti. E cazzo Alessio, non sei un bambino. Come pensi che sia stata io in questo anno e mezzo?Che ogni volta che vedevo i tuoi amici speravo che ci fossi anche tu. Sapevo per certo che eri tu a non voler venire, sono piccola ma stupida no. Sai quanto avrei voluto essere ancora la tua fidanzata,starti vicino nei tuoi momenti bui,vederti scrivere le canzoni del cd sul tavolo, poterti accompagnare ad ogni evento. Sono anche venuta a trovare i tuoi genitori e tu non c'eri. Ho dato tanti segni in questo tempo per poterti riparlare,ma tu sei stato cieco caro mio. Sai quante volte ho aspettato una tua chiamata, nelle volte che sei venuto a Rimini una tua citofonata, un qualcosa per potere riparlare e magari ritornare non fidanzati ma almeno amici? Posso passare da incoerente perché ti volevo rincontrare. Ma fidati che non riuscivo a stare senza di te'dico ancora piangendo.

'Benny sono un coglione, sarei dovuto venirti dietro il giorno che mi hai lasciato e dirti che sono un stupido e che potevamo ricominciare, ma sono troppo orgoglioso.' dice guardandomi negli occhi.

'Bene, allora questa è una delle tante occasioni che hai mandato a puttane, Alessio. E ce n'è una che forse è quella che mi fa più male: l'instore. Il benedetto instore di Rimini. Sono stata la prima a salire da voi, i ragazzi mi hanno salutato e io mi sono subito catapultata su di te, abbracciandoti e baciandoti. Ma tu pensavi che fossi una fan qualunque. Avremmo potuto parlare lì se fosse andata diversamente, ti avrei aspettato fino alla fine. Ma me ne sono andata Ale. Ho sempre fatto tutto io per avvicinarmi a te e non viceversa. Anche oggi, cazzo. Io mi sono quasi ammazzata per venirti ad abbracciare. Ho pensato fino all'ultimo che tu visto che sapevi che sarei venuta al concerto a venire da me, ma ovviamente no Alessio. Ho dovuto farlo io, come al solito d'altronde. Non eri tu quello che dicevi che il nostro amore era forte, che avresti superato gli ostacoli e corso il rischio di stare con me?Lo dicevi, ma non lo pensavi. Era amore quello che vedevo nei tuoi occhi?No era il riflesso dei miei. E adesso voglio sapere cosa hai da dirmi tu'dico asciugandomi le lacrime che scorrono profondamente.

~lamiawendyseisoltantotu~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora