"Hannah!" La voce della nonna si alza di un'ottava, penetrandomi le orecchie in maniera fastidiosa. "Cosa stavate facendo tu e il nostro vicino?" Aspetto qualche istante, riflettendo e, proprio quando sto cercando di darle una risposta, mio fratello si intromette nel discorso, "si vedeva che cosa stavano facendo nonna." Borbotta lui. "E dovresti metterla in punizione almeno per un mese. Suggerirei anche una cintura di castità." Continua Al, più serio che mai. Certo, ora avevo proprio bisogno del suo intervento da fratello geloso e iperprotettivo. Di grande aiuto, sul serio.
"Alexander, non immischiarti e vai a letto. Devo parlare di alcune cose con tua sorella e tu non sei invitato," gli dice lei.
"Ma, ma..." prova a ribattere. "Niente ma, ragazzo. A letto, adesso!" Alexander mette su la sua faccia da cane bastonato e batte in ritirata, restando in silenzio. Quando si arrabbia, preferisce stare in silenzio, perché è capace di dire cose di cui poi si pentirebbe. È già successo altre volte e nessuno vuole capitarci di nuovo.Quando sentiamo il rumore della sua porta che sbatte, la nonna torna a voltarsi verso di me. Sussurra, come per paura di essere sentita, "credi che abbia sbagliato a gridargli contro in quel modo?" Domanda poi, passandosi la mano curata sul viso. "Gli passerà. Sappiamo che non gli piace essere rimproverato." Appoggio una mano sulla sua spalla e la stringo a me, siamo praticamente alte quasi uguali. Mi indica con la testa la cucina e ci spostiamo verso quella stanza, restando sempre vicine. Io mi siedo sull'isola e lei mette sul fuoco l'acqua per tre camomille. Sembra più calma, so che tutto questo stress non le fa bene, ha comunque la sua età, anche se cerca di non farcelo pesare mai. "Allora," inizia, muovendo una mano per aria, "raccontami tesoro, cosa ci faceva il figlio dei nostri vicini sul divano con te?" Ripete, come poco prima. Sembra meno arcigna e più la solita, premurosa donna dai saggi consigli.
"Niente, nonna." Lei alza un sopracciglio e mi scappa una risata leggera. "Ecco, era venuto per dirmi una cosa e poi l'ho invitato a restare a cena e dopo abbiamo messo un film, Moulin Rouge, nonna! Non so nemmeno come sia successo, giuro che non volevo spingermi oltre." Cerco di spiegarmi, eppure sembra estremamente difficile con i suoi occhi che mi scrutano curiosi. Vorrei capire anch'io cosa succede tra me ed Anderson, ma come è possibile spiegare una cosa che non riesco a definire nemmeno io stessa?
"Okay, Hannah." Si mette difronte a me e prende le mie mani tra le sue. "So che stai crescendo e so che è difficile sapere bene cosa fare in certi casi, senza avere una vera e propria figura di riferimento. Però capiscimi. Potevi benissimo dirmi che stavi insieme a lui, non ti avrei detto nulla."
"Ma non stiamo insieme, nonna!" Borbotto, avvampando all'istante e ricordandomi della presenza ingombrante di Elena e il suo seno gonfio. "Allora perché vi stavate baciando in quella maniera, bambina mia? Conosco l'attrazione, l'ho provata anche io alla tua età e capisco com'è con le prime storie d'amore. Puoi dirmi ogni cosa."
"Per favore," mormoro "è imbarazzante fare certi discorsi con te. È solo... successo e prometto che non accadrà più. D'accordo?" Dio solo sa quanto vorrei poter credere alle mie stesse parole, ma non ci riesco. Uh, sto diventando una tremenda bugiarda.
"Hannah, voglio fidarmi e dare adito a ciò che hai detto. Però, la prossima volta, ti metterò in punizione. Ah, domani farò a te e tuo fratello una lezione sul sesso sicuro e tutte quelle cose. Avete bisogno di saperlo, l'ho letto su Cosmo." Sembra entusiasta della sua decisione, mentre - da parte mia - mi sento imbarazzata e scioccata.
"Cosa?" Neanche stavamo facendo sesso e lei se ne esce così, come se fosse una cosa normale. "Nonna, non ne abbiamo bisogno, sappiamo... ecco, sappiamo come nascono i figli e il resto. Non ho bisogno di storie su impollinazioni e cicogne felici. Ti prego, evitiamo." Non riesco a contenermi, non so se scoppiarle a ridere in faccia o mettermi a piangere.
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One Last Time [in revisione]
Teen FictionSiamo un olio su tela. Un'opera d'arte con contorni indefiniti. Siamo punti di luce essenziali e tratti casuali. Nella complessità di un grande quadro, siamo una piccola componente, quella fondamentale, che regala significato. Siamo e basta, è qualc...