48. "Friends"

704 46 7
                                    

Arriviamo davanti al bar con venti minuti di ritardo e sono dannatamente in ansia, non volevo sforare l'orario già al secondo giorno.

Scendo velocemente dalla moto e lascio il casco nella mano di Ian, che mi guarda come in attesa.

"Uhm, grazie." Gli do un bacio sulla guancia e mi volto per andare via.

Mi trattiene il polso e mi costringo a girarmi ancora verso di lui, incontrando quelle pietre luccicanti che ha al posto degli occhi.

"Siamo tornati ai baci sulla guancia, adesso?"

"Dimmi una cosa, ieri sera chi era quella che ho visto alla finestra, mentre le mettevi la lingua in bocca?" Ribatto, impuntandomi come mio solito.

Non abbiamo un minuto di tregua, soprattutto per via delle mie insicurezze.

"Ieri sera non c'era nessuna ragazza a casa, questo posso giurartelo. Puoi chiedere anche a mia madre se vuoi." Dice serio e sembra veramente sincero.

"Ma ho visto attraverso la tenda della tua finestra due corpi vicini e sembrava che si stessero baciando, non sono cieca."

Lui scoppia a ridere.

Perché ride?

"Hannah, era tardi, più o meno le tre?" Chiede, sempre mantenendo quel ghigno fastidioso.

"Forse, penso di si, non ricordo bene." Rispondo insicura.

"Ecco, quella che hai visto alla finestra, mentre ci abbracciavamo, era mia madre.
Era venuta a darmi la buonanotte e a vedere se stessi bene." Afferma, continuando a ridere soddisfatto.

Ascoltando le sue parole, mi sento mortificata e un po' in imbarazzo, dato che sono sempre pronta a dargli contro senza aspettare.

Mi passo una mano tra i capelli, rendendoli, se possibile, ancora più disordinati di prima.

"Beh, okay, scusa. È che... Ho paura e mi serve che tu sia sincero, sempre." Borbotto, nascondendo il volto tra le mani.

Ian si allunga verso di me e scosta piano ogni dito.

"Va bene, lo capisco. Ma ricordati che hai promesso di fidarti e devi mantenere la promessa allo stesso modo in cui lo farò io." Fa scivolare la mano lungo il mio braccio e arriva a far intrecciare le nostre dita. "Ora, me lo concedi un bacio prima di andare via?"

"E se Elena ci avesse fatto seguire? Se ci vedesse?" Domando in ansia, ripensando momentaneamente a quella faccia tosta della sua ragazza.

"Oh, non preoccuparti di questo, ci penserò io." Mormora.

In qualche modo, ciò che dice mi rende più sicura.

In quest'ultima ora mi sta riempiendo di piccole rassicurazioni che spero tanto siano sincere e durature.

"Mh, allora un bacio penso che potrei concedertelo, uno breve però." Dico, afferrandolo per la giacca e facendo aderire il suo corpo al mio.

"Piccola, vorrei anche più di quello." Sussurra malizioso al mio orecchio.

Gioca sporco.

"Sono in ritardo, devi accontentarti."

Lo guardo negli occhi, prima di far aderire le nostre bocche.

Non so perché, ma sembrava che mi mancassero da una vita.

Stringe le mani alla base della mia schiena e lo vedo che cerca di approfondire.

Peggio le mani sul suo petto e lo allontano con difficoltà.

"Basta, basta, altrimenti penso che non finirà bene." Gli sorrido e Ian poggia la fronte sulla mia.

One Last Time [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora