34. "Disappointment"

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Il giorno seguente, appena prendo il telefono per vedere l'orario, trovo un messaggio inaspettato.
Un messaggio che mi fa battere il cuore.

Da Ian:
'So che hai detto che quello tra noi è stato tutto uno sbaglio.
Ma nulla mi impedisce di starti accanto anche solo per messaggio.
Ieri non volevo essere freddo, il problema è che non so mai come comportarmi in tua presenza, non mi riesce facile guardarti da lontano sapendo che qualche settimana fa eravamo a ridere e scherzare tra le lenzuola o in giro a fare due passi.
Perciò, qualsiasi cosa farai o dirai, ogni mattina ti manderò un messaggio. E non importa se sarà stupido o banale, è solo per ricordarti che nonostante le distanze che abbiamo preso, io sono qui e non ti dimentico.'

La sua ostinazione è fastidiosa e allo stesso tempo mi fa sentire desiderata. Mi fa pensare che davvero ci tiene a me.

Sono belle le sue parole, troppo belle.

Non sembrano neanche scritte da lui e mi sorprende sempre quel miscuglio di dolcezza, arroganza, superbia e gentilezza che c'è in lui.

Più tento di togliermelo dalla testa, più la sua immagine mi si imprime a fuoco nella mente e nel cuore.

Perché continua a rendere le cose così difficili?
Perché non può semplicemente lasciarmi andare?

Io sento un po' di Ian in tutto quello che faccio.

In ogni canzone che canto, in ogni libro che leggo, in ogni sguardo che incrocio e mi domando se sia possibile pensare più ore di quante ne esistano razionalmente, a pensare alla stessa persona.

Faccio un profondo respiro e decido di non rispondergli.

Nel frattempo imposto la riproduzione casuale di canzoni sul mio cellulare e lascio che le note di Stitches si diffondano in tutta la stanza.

Svolgo le solite cose come da routine e copio i compiti di fisica dalle foto che mi ha inviato Lisa ieri sera.

Sento il clacson suonare e capisco che la mia scapestrata amica è arrivata. Mentre scendo le scale il telefono vibra nella mia mano e mi fermo un secondo per leggere il messaggio appena ricevuto.

Da Ian:
'Anche se non mi rispondi, io continuo con la mia idea del mandarti messaggi tutte le mattine. So che questo è il secondo, ma quello di prima non valeva. Quindi, buongiorno piccola straniera.
Mi si sono congelate le chiappe mentre andavo a scuola in moto, forse dovrei farmi una macchina, tu che dici? Meglio una Smart o una Mini?'

Sono tentata di rispondergli per dirgli che è uno stupido e che non dovrebbe per nulla al mondo cambiare quella magnifica moto, ma prendo un respiro e lascio perdere. Per il mio bene e per il suo.

Per quanto è stupido questo messaggio, mi ritrovo comunque a sorridere in mezzo alle scale di prima mattina.

Ed è davvero raro che io sorrida a quest'ora, ma lui è Ian, riesce a farmi fare tutto.

-

Devo riportare i palloni da pallavolo al loro posto, ma nel tragitto dalla palestra a quella specie di magazzino, sento un vociare. Sembrano due voci, un maschio e una femmina.

La parte ragionevole della mia mente, mi suggerisce di lasciare perdere e andare avanti, quella curiosa, di avvicinarmi per ascoltare meglio.

Logicamente, ha la meglio la parte curiosa.

"... Tu sei solo uno stupido. Credi che non lo sappia che non mi ami e che stai con me solo perché aiuto la tua famiglia? Credi che non ho saputo in tutto questo tempo di non essere l'unica ai tuoi occhi?"

"Elena, smettila..."

Oh mio Dio, sono Ian ed Elena.

"Smettila con tutte queste storie. Si, sto con te solo per quel motivo, perché tu non meriti amore. Sei fredda e cinica e forse se mi avessi conquistato in un altro modo, ora potrei anche amarti. Ma mi hai fottutamente ricattato. Hai preteso il mio amore in cambio di un tuo aiuto economico alla mia famiglia.
È unicamente per questo che sono il tuo fidanzato e quindi ho il diritto di innamorarmi o di frequentare qualcuno che non sia tu!"

Non avevo mai sentito parole così fredde uscirgli dalle labbra, o almeno non con così tanta ferocia.
Non sembra lo stesso Ian di questa mattina e ad ogni parola uno strano sentimento prende forma in me.

"Sei innamorato di lei è? Di quella orfanella che conosci da solo cinque dannati mesi? Lo so, ho letto i messaggi che le mandi, anche dopo aver fatto l'amore con me, scrivi a lei. Potresti mostrarmi un minimo di rispetto ogni tanto, in fondo potrei far sospendere gli aiuti alla tua azienda di famiglia solo con uno schiocco di dita."

"Vedi? Non sei capace ad affrontare una discussione con me senza passare al ricatto!
Non sono innamorato di nessuno.
Te l'ho già detto che io e Hannah siamo solo amici. Potrà anche essere un'orfanella, ma ha più cuore di te. Non ti ha fatto niente e non merita di essere trattata così. E, ti ripeto, che non sono innamorato né di lei, né di nessun'altra. Però potrei innamorarmi prima o poi di qualcuno che non sei tu e non potrai farci nulla."

Orfanella.
Solo amici.
Non ama nessuno, ma potrebbe innamorarsi di qualcuno.

Mi viene quasi da piangere e sento un dolore forte, un vuoto.

È come se mi fosse caduto il mondo addosso.

Me ne vado, lascio i palloni per terra e procedo lungo il corridoio verso il bagno.

Non ho bisogno di sentire altro.

Quei due sono perfetti per stare insieme, altroché.

Sono io la stupida intrusa.
Mi sento come se fossi tornata alle medie. Sola e sbagliata.

E delusa.

One Last Time [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora