Capitolo 14

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Pov's Crystal

Stava.. piangendo?!
Ma perché?

Mi sentivo male a vederlo cosi, non sapevo cosa fare per aiutarlo, non sapevo cosa lo faceva stare cosi male.

Mi sedetti a terra, accanto a lui.
Il silenzio che regnava nella stanza era interrotto solo dai suoi singhiozzi.

Aveva le ginocchia al petto e la testa tra le mani, sapevo che non voleva farsi vedere così, sapevo quanto odiasse farsi vedere debole.

Avrei solo voluto fargli capire che non era un male sfogarsi ogni tanto e che non era un bene tenersi tutto dentro come faceva lui.

Non sapevo davvero che fare, non ero mai stata brava a confortare qualcuno cosi decisi di fare ciò che mi sentivo di fare, passai un braccio dietro le sue spalle e lo attirai a me abbracciandolo.

'È tutto ok Davide, qualunque cosa tu abbia passerà anche questa' cercai di consolarlo stringendolo di più a me.

Aspettai che si calmasse, poi notai la sua mano destra che sanguinava.

'Aspetta qui' gli dissi prima di uscire dalla stanza e tornare subito dopo con un'infermiera.

La donna gli medicò la mano e gliela fasciò poi uscì lasciandoci dinuovo soli.

Davide era seduto sul letto, stava in silenzio e si fissava la mano fasciata.

Lo raggiunsi sedendomi difronte a lui con le gambe incrociate.

'Che hai?' Provai a chiedergli, sapevo che ci sarebbe voluto molto per farlo parlare.

Non era il tipo che si sfogava, tendeva sempre a tenersi tutto dentro e poi quando accumulava troppo esplodeva.

'Nulla' rispose lui freddo.

'Smettila di tenerti tutto dentro cazzo, non capisci che cosi ti distruggi da solo? Nessuno qui dentro vuole vederti star male, e se tu parlassi con qualcuno e ti sfogassi staresti molto meglio' gli dissi alzando di poco il tono della mia voce.

Lui non rispose.
Non mi guardava nemmeno.

'Io non ci riesco Crys, non sono mai stato il tipo che racconta i suoi problemi alla gente' disse dopo un po il riccio

'Lo so ma dovresti iniziare a farlo, qual'é il tuo problema?' Chiesi dolcemente

'Sono io il problema' rispose il riccio più a se stesso che a me, ma io lo sentii lo stesso.

Lo guardai confusa cercando di farlo continuare per capire di più.

'Sono un completo disastro Crys, non ne combino una giusta porca puttana. Non avrei dovuto trattare Mirko cosi, ma l'ho fatto ugualmente. Dopo tutto quello che gli ho fatto passare lui é venuto lo stesso qui per essere mio amico, e ti giuro che mi sarebbe piaciuto tanto ma non posso.
Non posso permettere che qualcun'altro si affezioni a me, non posso permettere che qualcun'altro soffra per me.
Io morirò Crystal e meno persone soffrono meglio é' mi disse il riccio.

Adesso quella che piangeva ero io.

'Non dire certe cose o giuro che ti ammazzo io, tu non morirai ok? Sei forte cazzo puoi farcela, e puoi anche diventare amico di Mirko perché tu guarirai ed uscirai di qui' gli risposi tra le lacrime.

Non rispose, non era convinto di farcela ma perché?

Lo abbracciai dinuovo e rimanemmo cosi per qualche minuto prima che arrivassero gli altri.

Avevano delle facce strane, troppo strane.

Si avvicinarono al letto e ad un certo punto Rocco scoppiò a piangere.

'Tu non morirai Davide, non puoi lasciarci promettimi che lotterai fino alla fine' disse il bambino tra le lacrime abbracciando con slancio il riccio.

Io e Davide guardavamo la scena confusi

'Abbiamo sentito la vostra conversazione, stavamo venendo qui e.. scusate' si scusò Vale

'Promettimelo Davide' disse dinuovo Rocco.

'T-te lo prometto' rispose poco sicuro il riccio, ricambiando delicatamente l'abbraccio.

'Romeo sappi che se dici dinuovo qualcosa del genere ti faccio male con le mie stesse mani, non azzardarti a morire' gli puntò il dito contro Leo.

'Siamo un gruppo, ricordalo, se sta male uno stiamo male tutti ma insirme possiamo superare qualsiasi cosa' disse Toni sorridendo come al solito

'Grazie ragazzi' rispose Davide sorridendo,era un sorriso sincero, di quelli che faceva raramente.

Pov's Davide

Era la prima volta che mi sentivo cosi apprezzato da qualcuno.

Loro ci tenevano a me, e anche se la mia idea sul fatto di morire non era cambiata mi faceva stare bene sapere che loro mi avrebbero sostenuto.

Stavo diventando troppo sentimentale.

Se tutto questo sarebbe successo fuori di qui probabilmente mi sarei preso a sberle da solo per tornare il solito stronzo, ma ora no.

Ora non avevo paura di fidarmi o di mostrarmi per quello che ero veramente.

E tutto grazie a loro, grazie a lei.

Stavamo ridendo e scherzando come al solito ma fummo interrotti da Ulisse

'Davide la macchina per il tuo esame é stata riparata, domani farai l'artereografia' mi disse prima di uscire.

Il sorriso scomparve dal mio volto.

Ok adesso avevo seriamente paura.

Hello.

Che dirvi, mi scuso perché il capitolo fa veramente schifo ma é soltanto un capitolo di passaggio, dal prossimo capitolo le cose si faranno serie e credo che manchino pochi capitoli alla fine.
Lo so che dopo questa notizia state festeggiando, comunque sia volevo ringraziarvi davvero tantissimo perché abbiamo raggiunto le 204 visualizzazioni ed io davvero non me lo aspettavo quindi GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!
Come al solito scusate eventuali errori, se ho tempo probabilmente più tardi posterò l'altro capitolo
Alla prossima.

-Crystal

Braccialetti Rossi|| Davide e CrystalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora