Chapter 25: Don't be afraid.

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Una volta che l'ascensore arrivò al piano di sotto trovai Simon e Casey ad aspettarmi. Mi diressi verso di loro con un sorriso stanco e spento.

"La prossima mossa Stefania?"chiese Simon abbastanza divertito.
"Riprendermi Luke. E fargli capire tutto"Simon annuii abbracciandomi.
"Spero che tu c'è la faccia. Siete fatti per stare insieme."sorrisi mentre il mio telefono squillò obbligandomi a staccarmi da Simon.

Era un numero anonimo, risposi con riluttanza.

"Pronto?"sentivo un respiro affannato.
"Ste"la voce spezzata di Irene mi fece raddrizzare la schiena.
"Cosa succede? Irene cosa succede?"chiesi allarmata mentre la pelle d'oca comparì su tutto il mio corpo.
"Luke..."le lacrime cominciarono a pizzicarmi ma mi ero ripromessa di non piangere.
"Cosa è successo a Luke?!"sentii delle urla e dei colpi. Come quando qualcuno sfonda una porta.
"Lui ha provato a suicidarsi"le lacrime scesero calde mentre Simon e Casey mi guardavano confusi.
"C-cosa?...adesso. Ire. Come sta?"lei sospirò.
"Harry e i ragazzi lo stanno portando all'ospedale qua a Milano. Stefania dove sei? Mi spieghi cosa è successo?"sospirai.
"Sono alla Modest. I ragazzi hanno chiuso con questa azienda. Mike ha illuso tutti e presto andrà in carcere. Ho dovuto lasciare Luke per un'altra questione che vi dirò presto...non ora...ma io lo amo così tanto...ti prego stacci attenta. Sto tornando"chiusi riprendendo fiato.
"Luke ha cercato di suicidarsi"Simon spalancò gli occhi mentre Casey socchiuse le labbra sorpresa.
"Devo tornare subito a Londra..."Simon annuii prendendomi per un polso.

Mi fece entrare in auto mentre lui e Casey entrarono subito dopo. Ero ancora incredula di ciò che aveva appena fatto Luke. Feci una smorfia mentre continuavo a trattenere le lacrime. Aveva provato ad uccidersi?...Cosa?

Dopo pochi minuti ci ritrovammo dentro l'angar dove vi era un jet con scritto sulla fiancata destra 'Modest Pubblish' risi mentalmente per la brutta fine che aveva appena fatto.

Ci dirigemmo tutti e tre velocemente verso il Jet. Credo di aver viaggiato troppe volte oggi.

"Pensi che capirà?"mi chiese Casey allacciandosi la cintura.
"Dio spero solamente che stia bene. In questo momento desidero solo rimanere fra le sue braccia"lei annuii abbassando la testa.
"Sai...ho conosciuto il tuo amico Calum...è un bel ragazzo"le sue guance si tinsero di un rosa pallido mentre io metabolizzavo ciò che mi aveva appena detto.
"Ti piace Calum? Calum Hood?"lei annuii ridacchiando per la mia sorpresa.
"Beh sai, non c'è nulla che ti vieta di provare a stare con lui"dissi semplicemente alzando le spalle. Era gentile a farmi distrarre.
"Solo penso di non essere all'altezza"risi sarcasticamente.
"Casey sei una bellissima ragazza. Provaci. Se lui non ti vuole allora non è quello giusto. Sai mi ci sono voluti quattro lunghissimi anni per capirlo. Ho aspettato quattro anni per dire a Luke che lo amavo. Probabilmente a quest'ora sarei stata tra le sue braccia ma invece eccomi qua. Cercando di non piangere e sperando che stia bene. Devi buttarti, devi affrontare le cose...perché se Calum ti appartiene. Può essere che non sarà domani, ne dopodomani e neanche fra un anno ma starete insieme. Perché siete destinati a stare insieme"dissi gesticolando. La gola si seccò mentre lasciai cadere una lacrima. Una sola e singola lacrima.
"G-grazie"mi sorrise gentilmente mentre girai lo sguardo stordita.

Guardai fuori dal finestrino aereo guardando la Francia. Eravamo già li? Quanto tempo era passato?

Mi alzai slacciando la cintura mentre presi il telefono chiamando a Martina.

Dopo vari squilli mi rispose.
"Pronto Ste?"sospirai.
"Hey Marti...c-come sta Luke?"chiesi con una voce stridula mentre qualche volta veniva a mancare.
"Male. I dottori dicono che ha perso molto sangue..."lasciai andare le lacrime e un singhiozzo mi uscii dalle labbra facendomi sussultare.
"Sta dormendo?"chiesi tirando su con il naso.
"No...vuoi parlargli?"potevo? Avevo questo diritto? Annuii anche se lei non poteva vedermi.
"Si"dissi velocemente mentre la sentii armeggiare con una porta e la voce debole di Luke che chiedeva chi fosse.
"Stefania"dopo di che sentii silenzio. Uno strano e fastidioso silenzio. Per poi sentire il respiro accelerato di Luke(?)
"S-Stefania?"lasciai andare un singhiozzo.
"Luke. C-come ti senti?"chiusi gli occhi mordendomi il labbro mentre continuavo a piangere ininterrottamente.
"Male. Mi sento male"sospirai.
"Luke...mi lascerai spiegare?"chiesi asciugandomi alcune lacrime.
"Voglio delle spiegazioni, quindi si"annuii, fortunamente mi starà a sentire.
"Dove sei?"chiese. Sentivo il suo disgusto e potevo anche immaginare il suo sopracciglio alzato.
"Sono sul Jet della Modest. Sto arrivando a Milano da te...ti spiegherò tutto Luke. Promesso."lo sentii sospirare.
"È vero che non mi ami?"boom. Colpita al cuore. Rimasi in silenzio per molto tempo cercando di calmarmi. Continuavo a piangere rumorosamente singhiozzando.
"No Luke! Dio no! Ti amo più della mia stessa vita. Ti amo"singhiozzai.
"Perché mi hai fatto del male?"la sua voce era impassibile e d'altronde non potevo biasimarlo. Aveva pianto troppo.
"Non volevo. Volevo solo proteggerti da qualcosa di troppo doloroso. Ho cercato di proteggerti ma ho distrutto tutto..."dissi tirando su con il naso.
"Devo andare"annuii abbassando la testa.
"Luke? Un ultima domanda posso fartela?"mi morsi il labbro trattenendo un pianto esageratamente doloroso.

Ci fu un lungo silenzio e per un momento pensai che avesse attaccato ma riuscii a sentire il suo respiro e un piccolo singhiozzo. Quasi impercettibile, quasi mi immaginai di averlo sentito ma invece era lì. La prova confutabile che io gli avevo distrutto il cuore. Una cosa che non mi sarei mai perdonata. Qualcosa che mi perseguiterà per tutta la vita.

"Si"Luke mi risvegliò dai miei pensieri sgradevolmente. La sua voce era piacevolmente calda e soave. Era lo stesso Luke?
"Mi perdonerai mai?"chiusi gli occhi preparandomi al peggio. Conoscevo Luke e conoscevo i suoi difetti e uno dei suoi difetti che aveva in comune al mio era il rancore. Forse la forma d'odio più brutta che esista. Distrugge tutto. Amicizie e amori. Anche legami familiari.
"Forse, un giorno. Stefania non nego che in questo momento ti vorrei al mio fianco. Come sempre. Ma fa male capisci? Ciò che hai fatto. Mentirmi anche se per il mio bene mi ha distrutto sia emotivamente che fisicamente. Cosa ne è stato di noi e del nostro amore? Della nostra fiducia?"chiusi gli occhi sospirando.
"Voglio mantenere la mia promessa Luke. Voglio mantenere tutto ciò che c'è stato e che ne sarà di noi. Ho promesso che sarei tornata da te"il suo respirò gli si bloccò mentre io chiusi gli occhi cercando di immaginare il suo viso o la sua semplicissima espressione.
"Fallo. Torna da me."eh dopo di che riattaccò. Rimasi sorpresa mentre una scarica di adrenalina si estese per tutto il corpo.

Ero impaurita?...

No Control || L.H [ sequel Stars ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora