No Control || L.H [ sequel Stars ]

Chapter 13: Dangerous.

Stefania's pov
"Sei sicura di voler uscire?"mi chiese Martina sistemandosi i capelli.
"Si"risposi semplicemente, non ero arrabbiata con Luke ma solamente amareggiata.

Dopo essere svenuta mi ritrovai a letto accanto a Luke. Lui dormiva e io mi alzai andando nel salotto, dopo un po io e le ragazze decidemmo di cominciare a prepararci e adesso eccoci qua pronte per uscire.

"Finalmente usciremo tutti insieme"spostai il mio sguardo dai pantaloni strappati a Irene che si metteva un paio di decoltè nere lucide.
"Già, spero che il mio umore cambi dopo dieci shots di tequila"le ragazze si guardarono.
"Oggi niente alcool Ste"mi riprese Serena mentre is aggiustava allo specchio.
"Oh ma andiamo. Non volete fare le moraliste adesso"dissi io mettendo le mie amate converse total black.
"No, ma non penso sia bello ubriacarsi ad una cena dove dobbiamo fare pace"sbuffai guardando Martina che se metteva le Vans.
"Siete davvero cattive. Il mio umore non è dei migliori sta sera, peggio per voi"uscii dalla stanza nervosa.

Non dovevo prendermela con le ragazze, avevano più che ragione, ma io avevo bisogno di alcool.

Uscendo ovviamente m'imbattei in Calum, mi guardava arrabbiato quasi incazzato nero.

"Spero tu non c'è l'abbia con me Hood"dissi nervosamente incrociando le braccia sul petto.
"Oh invece si. Perché non gli hai tirato un pugno in faccia?!"sbuffai esasperata.
"La finite? Mi confondete così. Ci sono le ragazze che mi dicono che ho fatto bene e che l'alcool non risolve nulla e poi ci sei te che mi rimproveri per non averla picchiata. Sai quanto volevo picchiarla? Così tanto da mandarla in ospedale ma sai la novità...Luke è il suo migliore amico e non permetterò ad una sgualdrina da quattro soldi di distruggere la mia relazione"le mie parole uscirono velocemente e nervosamente. Calum annuii semplicemente arrendendosi al fatto che io avessi ragione.

Per di più oltre ad avere ragione avevo dei buoni motivi per comportarmi bene con la troia. Semplicemente non avevo abbastanza auto controllo da invitarla a cena. Sicuramente avrei messo del veleno e conoscendomi...avrei riso alla sua morte.

"Ste? Come sto con questa giacca?"Michael uscii dalla sua stanza con una giacca formale, risvegliandomi dai miei pensieri poco gentili su come uccidere Ashley.
"Bene, le giacche ti donano Mikey"sorrise annuendo.
"Nuova tinta?"indicai i suoi capelli totalmente blu.
"Si, avevo bisogno di cambiare"sorrisi anche io. Questa ragazzo era la dolcezza in persona, tutti possono caratterizzarlo come una persona scontrosa e strana ma in realtà si c'è la un animo gentile. Con me all'inizio ovviamente non era in buoni rapporti ma adesso mi ritrovo pure a considerarlo uno dei miei migliori amici.

Dopo aver dato quel piccolo consiglio a Michael andai nella mia stanza per mettermi il mio cappello preferito. Una volta entrata trovai Luke e Harry discutere.

"Non puoi mettere lei prima di Stefania. L'ho fatto pure io all'inizio...ora devi mandarla a fanculo"aggrottai la fronte tossendo. Il riccio e il biondo ovviamente mi guardarono sorpresi.
"Harry non c'è n'era bisogno di fare la predica a Luke. È grande e vaccinato. E sa benissimo quali sono i suoi sbagli ma non c'è l'ho con lui...quindi puoi anche uscire e grazie lo stesso"Harry annuii semplicemente mentre Luke si sedette sul letto incrociando le gambe.

Mi guardava attentamente e i miei soliti pensieri vennero a galla. Era così dannatamente bello. I suoi capelli scombinati perché appena sveglio, la sua pelle bianca e pura, e i suoi occhi di un blu quasi più bello del mare...anzi che dico...più bello del mare e quelle mani, quelle grandi mani, che reggevano la sua gamba in posizione.

Non c'è la feci, il mio auto controllo con lui non esisteva...svaniva sempre. Mi buttai fra le sue braccia, lo abbracciai fortissimo mentre lui rideva.

Mi sembrava quasi un sogno...un illusione. Era così bello per essere vero. Era come se io ero ancora ferma a quella sera del concerto. Dove lui mi venne a dire che eravamo state scelte per venire in tour con loro. Era qualcosa di spettacolare quel giorno e ancora oggi dopo quattro anni...a solo 22 anni, mi sembra qualcosa di spettacolare. Qualcosa di unico.