"Senti... Mi devi aiutare."
Non mi risponde; da quando il nostro gruppo si è sciolto per me prova soltanto odio. Un fruscio. Un'ombra.
"Non ho intenzione di perdere tempo. Cat, Harley sta male, di nuovo." Eccola, Catwoman. Balza da un asse, molto in alto, dove non mi aspettavo si nascondesse. "Cosa posso fare per te, Poison Ivy? Credi forse che la mia frusta e i miei artigli possano porre fine alle lamentele di quella stupida ragazzina? Altri problemi con quel clown, lo so. È un'adulta, può risolverli da sola." I suoi occhi sono freddi, il suo sguardo impenetrabile. È un gatto; indipendente e opportunista. Bada a se stesso e a nessun altro.
***
Sento la porta chiudersi. Mi sono addormentata sul divano, accidenti. "Dove sei stata, Red?"
"Mi serviva immediatamente la cura per la mia Cardamine heptaphylla, è ammalata."
"Eh? Non ci capisco niente con quelle cavolo di piante."
"Ignorante."
Rido e la bacio da dietro, sulla guancia, scostandole i capelli rossi dal viso; poi le sussurro, all'oreccchio:
"Scordatelo. Stasera niente fiorellini. Stasera si esce."
STAI LEGGENDO
Play on.
Fiksi PenggemarHarley Quinn. Che cosa le succede nella nostra dimensione, nel presente in cui viviamo? Seguiamola, ma in silenzio, tra i bui vicoli di Gotham City e nel suo covo di vipere. Arkham Asylum. - L'AVVENTURA CONTINUA NEL SEQUEL, "SMILE".
