The Hanging Tree.

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Il cimitero di Arkham è piccolo, recintato con del filo spinato.
È un odore pesante quello che sento; porta con sè pianti e vuoto, e ora mi sento vuota anch'io. Ivy sta recuperando il suo corpo, non so dove la porteremo, non so come andremo avanti, non so cosa succederà. Non so niente. Starfire è libera, questa è la cosa che conta, mi ripeto, ma so che non è vero. Una parte di me se n'è andata per sempre, nessuno potrà restituirmela. Mi fermo davanti a una delle tombe, è coperta di edera, una grande croce grigia, di pietra, ne segnala la presenza. Sfioro le foglie verdi, mi siedo tra l'erba umida e piango. Non fermo le mie lacrime, qualcuno mi consola; sento una mano sulla mia spalla, ma quando mi volto non vedo nessuno.

***

La porteremo da Batman, questa è la cosa giusta da fare.
"Mi dispiace, ragazze. Non sapete quanto."
"Barbara, dobbiamo lasciarla a Bruce."
"A Batman? Sì, hai ragione, Ivy. Vediamoci questa notte, sulla torre della Justice Legaue."
Chiudo la comunicazione senza rispondere.

***

Le lacrime rigano il viso di Bruce Wayne; così forte, coraggioso, impassibile. Il mio eroe di quando ero bambina che mostra la sua umanità; in braccio ha Cat, il corpo abbandonato, sordo, cieco. Intorno alla ferita il sangue si è coagulato, la sua anima straziata, le sue arterie vuote. Barbara, Ivy, Robin, Nightwing, rimangono in silenzio.
Harley inizia a cantare.

Are you, are you coming to the tree?
Wear a necklace of rope, side by side with me. Strange things did happen here, no stranger would it be, if we met at midnight in the hanging tree.

E allora lì, sotto la pioggia, sulla torre che domina Gotham, si alzano le nostre voci, come una unica.
Per le strade rimbomba la sua canzone preferita, la gente ascolta e inizia a urlare. Tutta la città canta:

Are you, are you coming to the tree?

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