Esco, ho bisogno di prendere una boccata d'aria. Cammino nel vicolo, dò un calcio a un sasso ricoperto di muschio marcio, poi lo sento.
È qualcosa che mi opprime, pesante, che mi lascia senza fiato. Paura.
Mi sento osservata, seguita, anche stanotte; ultimamente ho l'impressione che qualcuno mi stia fissando, continuamente. Non so chi, nè perché, ma me ne occuperò più tardi, ora devo soltanto calmarmi, tornare in casa e riuscire a dormire.
Mi siedo sulla scalinata della chiesa.
Sento una mano sulla spalla.***
È la stessa mano che ho avvertito nel cimitero. Quanto mi erano mancate le sue dita lunghe e affusolate, quanto la sua follia.
E il suo sorriso eterno.***
Due occhi di ghiaccio nel buio mi osservano. Giocherello con una ciocca, verde brillante, liscia e perfettamente pulita, come se nulla fosse successo. Mi guarda e sorride.
Infila le mani nei miei capelli e mi bacia, poi scende, afferrandomi i codini. Continua a tenerli, stretti, imprigionandomi ancora nel nostro folle amore.***
Mi sveglio.
Sono euforica, ancora fuori di testa dopo la notte più bella della mia vita.
I nostri vestiti sono in giro per la stanza, raccolgo velocemente i miei, gli lancio in faccia una maglietta e un paio di boxer.
"Heeeyy!" Una voce dalle lenzuola.
"Alzati, dobbiamo parlare..."
"Io continuerei a divertirci."
"Dopo. Dai, è importante."
"Ok, dimmi."
"Resteremo insieme, vero?"
"In realtà sono tornato per questo; vorrei vivere con te, stare insieme, baciarci, mangiare cupcakes di mille forme e colori, i tuoi sono buonissimi, accidenti."
Non voglio farlo, ma la mia voce si fa sentire senza preavviso, continuando l'elenco dei nostri sogni.
"Guardare un film ingozzandoci di Junk Food, prendere per il culo quello stupido Batman, andare nelle fabbriche abbandonate, nelle foreste, nelle chiese e in tutti quei luoghi pieni di mistero."
"Voglio stare con te, Harl."
"Dillo, Jack."
"Io ti amo."***
E così è riuscito a dirmelo, ad ammetterlo. Non lo aveva mai fatto, prima. Vivrò con lui, dividendomi tra amore e le azioni delle Gotham Flames. Intanto Jack starà con me e... Beh, si occuperà di essere Joker. Il mio pasticcino. No, ok, non userò più quel nome. Mai più.***
E mentre mi bacia, una canzone risuona nella mia testa.
The people are talking, the people are saying that you have been playing my heart, like a grand piano.
So play on, play on, play on.Lo bacio anch'io.
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Play on.
FanficHarley Quinn. Che cosa le succede nella nostra dimensione, nel presente in cui viviamo? Seguiamola, ma in silenzio, tra i bui vicoli di Gotham City e nel suo covo di vipere. Arkham Asylum. - L'AVVENTURA CONTINUA NEL SEQUEL, "SMILE".